I’m a Barbie girl, in a Barbie world

Si può negare fino allo sfinimento, ma in un modo o nell’altro abbiamo avuto tutti a che fare con la Barbara di plastica più famosa del mondo. Tantissime femminucce, e anche diversi maschietti, hanno trascorso parecchie ore della propria infanzia e vestirle, pettinarle e a volte anche torturarle.
Nata nell’ormai lontano 1959, la Barbie si può definire icona culturale per svariati motivi, ma come ha influenzato la nostra crescita? A proposito di bambole, giocheremo ad elencare alcune situazioni che in un modo o nell’altro ci siamo ritrovati ad affrontare e nelle quali le Barbie sono direttamente, o indirettamente, coinvolte.

1) Ombretto celeste e rossetto rosa

Alla bella bambolina donano molto, quindi non c’è da meravigliarsi che le primissime prove trucco potessero ricadere su quel celeste “madonnina del presepe” rubato dai trucchi della mamma e solitamente rimasto rigorosamente intonso prima del nostro arrivo, e per una buona ragione. Onestamente, quell’ombretto celeste spalmato fino alle sopracciglia fa davvero schifo e con il rossetto rosa confetto si incornicia l’apoteosi della bruttura dello stile dei primi anni ’90 che tutti gli over 25 conoscono fin troppo bene. Ma perché poi proprio celeste? Mah…

2) Gli uomini preferiscono le bionde

Citando il famoso film con Marilyn Monroe, inciampiamo nell’ideale di bellezza più comune, e stereotipato, della nostra società. Quando si parla di Barbie non possiamo che immaginarla super biondissima, magari con i capelli che arrivano fino alle caviglie – una fra tante Barbie Hollywood – e sarebbe sciocco negare che ogni volta che una ragazza si è ossigenata non abbia pensato, anche solo inconsapevolmente, di somigliare pur solo vagamente alle bambole che hanno caratterizzato la sua infanzia. È curioso il fatto che in realtà la prima Barbie avesse i capelli scuri. Piccola postilla, anche parecchi maschietti preadolescenti hanno azzardato la tinta bionda, ma la maggior parte piuttosto che Barbie o il fidanzatino Ken, lo facevano per somigliare ad un Super Sayan. Chi dimentica è complice.

3) Abbinare le scarpe alla borsa

Inutile dire che la maggior parte del tempo in compagnia delle Barbie è stato trascorso a provare gli outfit più disparati, anche se non sempre azzeccati, visto che certi vestitini sfoggiavano delle fantasie che farebbero impallidire Malgioglio. Questo in qualche modo ci ha fornito degli input nel creare uno stile personalizzato: che sia bello o brutto rimane però del tutto soggettivo. Tuttavia esistono dei capi di vestiario che esulano totalmente dal tipico abbigliamento da bambola, e non è infatti una novità che Barbie vestisse capi firmati Dior, Chanel o Versace, dei veri pezzi da collezione in grado di far sentire dei poveracci i rispettivi proprietari.

 

4) Life in plastic, it’s fantastic

Appena si ha a che fare con un esempio di sciacquetta carina e non particolarmente intelligente, definirla “Barbie” è quasi una risposta istintiva. Esistono fin troppe donne, o uomini, cresciuti con in testa una iconografia ben precisa che ha influito sugli ideali di bellezza. Dimostrazione assoluta sono le famose Barbie e i Ken viventi, ma senza arrivare a risultati così drastici, la consuetudine di ricorrere alla chirurgia plastica non è un desiderio intrinseco di voler raggiungere una bellezza in qualche modo irreale? Questo aprirebbe una questione etica forse troppo spinosa e sulla quale si è speculato a sufficienza, quindi probabilmente è meglio accantonare la cosa e passare oltre.

5) Voglio fare l’astronauta!

Nonostante ciò che si crede, la nostra cara bambolina tutta curve è ciò che di più lontano ci possa essere dalla tipica casalinga oppressa dagli ideali maschilisti. Negli anni, Barbie si è infatti cimentata in una gamma infinita di lavori – sempre onesti, sia chiaro – tra cui alcuni particolarmente qualificati come il medico o addirittura l’astronauta. Questo, fortunatamente, ha sempre fornito un modello positivo per quanto riguarda le aspirazioni nel campo del lavoro. Per inciso, anche se esistono diverse versioni di Barbie sposa, la signorina è ufficialmente single, addirittura divorziata se si va a recuperare il background della nostra beniamina. Non stiamo scherzando, andate a controllare su Wikipedia!

6) Maschietti e femminucce

Siate onesti con voi stessi, tutti hanno fatto fare “le zozzerie” tra Barbie e Ken. Magari non si conoscevano propriamente le meccaniche, ma la curiosità verso il sesso è naturale e la Barbie con la sua sensualità prorompente ha aiutato a stuzzicare un canovaccio di fantasie piuttosto difficili da confessare ai propri genitori. Il problema è che il povero Ken risultava manchevole in un elemento chiave nell’amore tra maschi e femmine, il che poteva portare le varie Barbie ad arrangiarsi tra loro, ma questa è decisamente un’altra storia.

modi barbie vita

7) Non stiamo a pettinar le bambole

Anche se quasi tutte le bambine ci hanno giocato, la Barbie demarca una linea di confine che andrà a definire ciò che traccerà certi lineamenti del carattere di quelle che poi diventeranno donne. Ci sono quelle ragazze che in un modo o nell’altro avranno sempre una piccola Barbie che le parlerà sulla spalla, suggerendole consigli su vestiti e make up, e poi ci sono quelle che sono arrivate a staccare la testa alle proprie bambole, tingerle i capelli di nero o infilarle nel microonde. Tutte le adolescenti affrontano un momento conflittuale con la propria esistenza e sorprendentemente il rapporto che hanno con le loro Barbie è in grado di dire molto sulla costruzione della loro personalità.

Quindi è inutile negarlo, per quanto possa sembrare strano, la Barbie è, e rimane, un simbolo di ciò che sono state le donne, di come vorrebbero essere e di come sono in realtà.

Erika Pezzato
Laureata in lettere, cinefila per vocazione e scrittrice a tempo perso. Appassionata di film cult, fumetti e videogiochi, con un amore spasmodico per la letteratura, in particolar modo per il genere fantastico. In costante attesa che uno stregone bussi all'uscio di casa per offrire una nuova avventura alla quale non si può rinunciare.