Abbiamo sfogliato il catalogo Playstation Now e abbiamo trovato qualche titolo che dovreste assolutamente provare!

 

Playstation Now è appena arrivato nel nostro paese, e ovviamente non abbiamo perso un minuto e abbiamo subito provato la versione definitiva del servizio streaming – ma non solo – di Sony. Facciamo prima una piccola ma doverosa introduzione: Playstation Now è un servizio in abbonamento (14.99€ il mensile, 99€ l’annuale), che permette di giocare a un vasto catalogo (600 giochi) che pesca tra le librerie Playstation 4, Playstation 3 e Playstation 2, garantendo di fatto un certo tipo retrocompatibilià. La differenza tra le tre piattaforme è importante, perché se i giochi PS4 e PS2 possono essere scaricati e riprodotti su hardware Playstation 4, i giochi Playstation 3 vengono invece giocati in streaming. Sony consiglia una velocità di almeno 5Mb/s, ma per un’esperienza ottimale è preferibile avere una connessione più prestante. Veniamo un po’ al tasto dolente di Playstation Now: i giochi in streaming vengono riprodotti a 720p.

Sarebbe possibile obiettare che i giochi Playstation 3 raramente giravano a risoluzioni superiori ai 720p, e sarebbe corretto, ma non eravamo nel 2019 e soprattutto non c’era un florido mercato delle remaster. Perché giocare a Dishonored o ai primi quattro Devil May Cry a 720p quando è possibile recuperarli per Playstation 4 e giocarci a risoluzioni ben più alte? Inoltre i 720p sarebbero anche accettabile se si trattasse dei solo giochi Playstation 3, ma anche i giochi Playstation 4 se riprodotti in streaming e non direttamente dalla console girano alla stessa risoluzione. La questione è importante soprattutto se si pensa che Playstation Now è disponibile anche su PC, ed è quindi possibile giocare ad esempio Bloodborne su computer, ma a 720p, perché ovviamente il gioco è riproducibile su PC solo in streaming, e proprio per questo si può giocare su hardware decisamente non all’avanguardia. Lo streaming d’altra parte funziona più che bene, risoluzione a parte, e proprio con Bloodborne abbiamo iniziato la nostra prova del servizio data l’importanza del timing nel gioco From Software. Non ci è sembrato di incorrere in particolari problemi di input lag, nonostante qualche raro tentennamento nello streaming. Certo, non vi consiglieremmo di giocare a livello competitivo a Guilty Gear Xrd in streaming, ma ci pare di dire l’ovvio. La resa è quindi ottima, e anche i giochi in cui è importante la velocità di reazione si comportano ottimamente in streaming.

Veniamo ora al catalogo: Playstation Now offre circa 600 titoli a cui accedere liberamente in qualsiasi momento, fino a che l’abbonamento è sottoscritto. Ai giochi scaricati – ma non a quelli in streaming –  si possono anche aggiungere DLC comprati separatamente, che non è male per niente. Segnaliamo che navigare tra i giochi disponibili su PC è un’agonia, perché semplicemente non c’è una barra di ricerca. Il catalogo è molto variegato, e offre titoli di qualsiasi genere, quasi sempre di ottima qualità. Abbiamo così deciso di selezionare per voi dei giochi che dovreste assolutamente provare. Dalla lista sono stati esclusi titoli quali God of War, ICO, Uncharted o Metal Gear Solid, giusto per dirne quattro, perché ci pare ovvio che si tratti di giochi meritevoli.

Ci siamo invece più concentrati su titoli un po’ meno noti, di cui magari avete sentito parlare ma che non avete mai acquistato, e che valgono decisamente la vostra attenzione soprattutto perché “gratis”. Trovarsi coperti di centinaia di giochi senza sapere da dove iniziare può essere soverchiante, e spesso ci si trova a passare più tempo a sfogliare la lista che a scegliere effettivamente cosa giocare: lo abbiamo quindi fatto noi per voi!

Asura’s Wrath

Asura’s Wrath è un gioco particolarissimo, con una struttura da anime (diviso in episodi con tanto di interruzione a “metà puntata”). Si prende il controllo di Asura alla ricerca della figlia rapita, in una storia tipicamente da shonen che lo vedrà affrontare i suoi ex compagni. Il gameplay ruota (quasi) tutto attorno ai Quick Time Event, con brevi sessioni da adventure. Purtroppo la versione presente su Playstation Now non include il DLC che serve da finale del gioco, e non è neanche possibile acquistarlo a parte.

Disgaea D2, Disgaea 3, Disgaea 4 e Disgaea 5

Disgaea è una delle serie di tattici giapponesi più famose di sempre, grazie al suo eccezionale sistema di combattimento e alla sua ironia pungente. Su PS Now trovate ben quattro episodi, compreso l’ultimo uscito (seppure nella sua versione vanilla). Se cercate un gioco profondo, coloratissimo e ironico, Disgaea certamente fa al caso vostro. Certo, non è un genere proprio adatto a tutti, ma se vi mancano i giochi alla Final Fantasy Tactics o alla Tactics Ogre, la serie NIS fa al vostro caso!

Catherine

Catherine è da poco riuscito su PC su Steam e tra pochi mesi uscirà su Playstation 4 la Full Body, una nuova versione espansa. Se però non sapete aspettare e non avete un PC adatto, o semplicemente volete dare un’occhiata al gioco del team di Persona per decidere se acquistare la prossima versione, potete provarlo su PS Now. Si tratta di un puzzle game con un forte impianto narrativo che ha come tematica portante la vita di coppia e il matrimonio. Uno stile sopra le righe nasconde una narrazione adulta e profonda, molto più di quanto non potreste immaginare a una prima occhiata.

Deadly Premonition

Deadly Premonition è l’opera probabilmente più famosa di Sweary65. Sporco, con una grafica pessima e una componente tecnica complessiva peggiore di molti giochi Playstation 2 è probabilmente una delle migliori opere horror degli ultimi anni, grazie a un cast di personaggi eccezionale, un’atmosfera incredibile e una storia che non potrà che rapirvi. Ispirato fortemente a Twin Peaks di David Lynch, se riuscirete a passare sopra a tutti i limiti tecnici vi troverete davanti a un gioco indimenticabile. Certo, è richiesto un buono sforzo iniziale.

House of the Dead 3, House of the Dead 4 e House of the Dead Overkill

Dove sono finiti gli sparatutto con light gun? Ce lo chiediamo tutti, ma su PS Now trovate tre episodi di House of the Dead, con supporto a Playstation Move. Non crediamo di dovere dire altro, giusto?

Ninja Gaiden 2 e Ninja Gaiden 3

Ninja Gaiden è una delle migliori serie di action 3D che siano mai state fatte. Se non li avete mai provati, su PS Now trovate il secondo episodio e il terzo. Purtroppo manca il primo – il più bello per chi vi scrive – ma anche quelli disponibili sono due giochi fantastici. Sì, anche il terzo che è stato ingiustamente maltrattato da tutti! Se ne volete ancora dopo aver finito Devil May Cry 5, provate l’opera di Team Ninja, e siamo sicuri che non potrete che innamorarvi delle avventure di Ryu Hayabusa.

Yakuza 4 e Yakuza 5

Ci fosse stato anche Yakuza 3 avremmo potuto dire che, finalmente, era possibile giocare tutto Yakuza su Playstation 4. Invece bisognerà ancora aspettare. L’aspetto più importante degli Yakuza su PS Now è sicuramente la presenza del quinto, uscito a ciclo vitale di Playstation 3 praticamente concluso e quindi probabilmente saltato da molti che vendettero PS3 per passare alla console successiva. Cos’altro dire su Yakuza che già non sapete, a parte che si tratta di una delle serie più belle degli ultimi vent’anni di videogiochi?

Silent Hill HD Collection

https://www.youtube.com/watch?v=MXdAXAWo-Xk

Una collection monca, visto che manca il primo capitolo per Playstation e il quarto, ma ci accontentiamo. La Silent Hill HD Collection in streaming è probabilmente il modo più “comodo” per rigiocare due su tre capitoli Playstation 2 della serie Konami, dal momento che anche sugli store digitali PC i giochi non sono disponibili. Il secondo capitolo di Silent Hill è probabilmente l’episodio più bello della serie, ma anche Silent Hill 3 è un gioco che bisogna assolutamente provare, anche se non si è fan dell’horror!

Se avete voglia di leggere molto: Divinity: Original Sin, Toment: Tides of Numenera e Pillars of Eternity

Abbiamo raccolto assieme questi tre CRPG perché, semplicemente, se ve ne piace uno probabilmente apprezzerete anche gli altri! Sono sicuramente gli RPG occidentali più importanti degli ultimi anni, tanto che Divinity: Original Sin e Pillars of Eternity hanno già ricevuto un sequel. Le caratteristiche chiave dei giochi sono però molto diverse tra loro: Divinity: Original Sin ha il sistema di combattimento più innovativo dei tre, si può giocare in cooperativa locale e ha una narrazione spesso ironica; Pillars of Eternity è un fantasy molto classico, scritto da Chris Avellone, nel quale sarà possibile costruire e gestire il proprio castello; Infine, Torment: Tides of Numenera è negli intenti un sequel spirituale di Planescape: Torment, nonostante non ne condivida né l’universo narrativo né le regole. L’ambientazione, Numenera, è estremamente particolare, e tutto il gioco è incentrato su profonde riflessioni di stampo filosofico che rendono il gioco effettivamente complesso per chi non è estremamente ferrato in inglese.

Per menare le mani: Garou: Mark of the Wolves e Guilty Gear Xrd – Revelator

Due giochi Playstation 4, che quindi potete scaricare senza avere i problemi del gioco in streaming riguardo l’input lag! Garou: Mark of the Wolves è uno dei picchiaduro più importanti e belli e dell’epoca Dreamcast, a firma SNK. Se vi piacciono i piacchiaduro della vecchia scuola SNK, difficilmente potrete trovare di meglio. Guilty Gear Xrd – Revelator è invece la penultima incarnazione della storica serie di Arc System Works. Il capitolo più maturo, complesso e divertente di Guilty Gear “gratis” è sicuramente un gioco da non farsi sfuggire, anche se non si tratta propriamente dell’ultima revisione (che potete trovare qui) soprattutto se avete voglia di concentrarvi nell’imparare a padroneggiare correttamente il gioco, per poi cimentarvi in sfide con una community piccola ma estremamente coesa e affezionata!

Indie da recuperare assolutamente: SOMA, Braid, The Unfinished Swan e Abzu

Il servizio di PlayStation Now può essere una valida scusa per recuperare piccoli titoli che, per la loro estetica e il loro gameplay, celano grandi potenzialità.

Tra i primi videogiochi risalta subito Abzu, l’avventura poetica di Giant Squid, ambientata nelle profondità marine. Nei panni di un piccolo sub nuoteremo accanto alle creature degli oceani, tra giochi di luci e ritmi distesi, esplorando anfratti e cavità nascosti dalla vegetazione o dall’oscurità. Un’esperienza rilassante e intimistica da non lasciarsi sfuggire.
Per chi invece è in cerca di emozioni forti, il secondo titolo che vi proponiamo è SOMA, un survival horror creato da Frictional Games, team che ha dato i natali ad Amnesia: The Dark Descent, altro importante esponente contemporaneo del genere survival horror. La peculiarità di SOMA è la sua capacità di immergerci all’interno di un’atmosfera ansiogena, in cui non è la paura a far da padrona, ma la profondità delle tematiche trattate, legate alla psicologia umana.
Un titolo importante, che si fonda su una salda componente narrativa, senza però tralasciare il trasporto ludico, grazie a un’ambientazione spettrale e al costante senso di ansia così tipico nei titoli di Frictional Games.
La nostra lista prosegue con Unfinished Swan, di Giant Sparrow e supportato da Santa Monica Studios. Il titolo, in prima persona, ha un concept astratto e ci mette nei panni di un bambino che, persa la madre, cercherà di riportare un cigno da lei dipinto, scomparso improvvisamente dal quadro.
Un’avventura incentrata sui colori, che già dall’incipit lascia intendere la sua anima tenera.
Concludiamo con Braid, un puzzle-platform realizzato dallo sviluppatore indipendente Jonathan Blow, in cui la manipolazione del tempo fa da fulcro all’intera avventura, di per sé molto colorata e cartoonesca.
Nei panni di Tim gireremo all’interno di sei mondi, nel tentativo di salvare la nostra principessa, finita sotto le grinfie di un mostro malvagio.
Riavvolgere il tempo diverrà la nostra arma principale, non solo per non soccombere – nel gioco non esiste il concetto di game over – ma per trovare tutti i pezzi dei puzzle richiesti per potere raggiungere la nostra amata.

Piccole icone Playstation: LocoRoco, Echochrome, Tearaway, Puppeteer e Gravity Rush

Uno dei punti forti di PlayStation Now è la possibilità di recuperare dei capisaldi della produzione Sony usciti in origine sulle console portatili, nelle loro trasposizione per home console. Un’occasione ghiotta per chi, ai tempi, non poteva contare su PSP e PS Vita.
A tal proposito, la prima proposta non può che essere LocoRoco, il videogioco giapponese del 2006 in cui la rotondità e la pucciosità dei protagonisti sono oramai diventate iconiche. A proposito di dolcezza, ricordate la canzoncina del menù di gioco?
Un puzzle-platform adorabile e divertente, impossibile da tralasciare nella vasta libreria offerta dal servizio.
Dai colori accesi e vividi di LocoRoco passiamo al minimalismo di Echocrome. Attraverso le direzioni impartite al nostro manichino – che è capace di muoversi da solo -, dovremo risolvere i rompicapo che costituiscono il titolo. Questi sono basati sulle cinque regole della prospettiva, il che ci permetterà di arginare le norme del mondo reale per raggiungere i nostri obiettivi. Un’esperienza particolare, esteticamente basata sulle spesse linee nere e il quasi accecante bianco dello sfondo.

Se lo stile minimal non vi si addice, passiamo a un titolo che fa dei colori e della fantasia le sue caratteristiche principali. Del resto, il gioco che stiamo per proporvi è realizzato da Media Molecule, il team che ha dato origine a LittleBigPlanet e al prossimo e particolarissimo Dreams. Stiamo parlando di Tearaway, un platform con protagonisti degli esserini quadrettati ma non per questo meno adorabili.
A differenza dei titoli citati sinora, Puppeteer uscì nel 2013 su PlayStation 3, e non su PS Vita. Ciononostante, perché non consigliarvelo?
Si tratta di un platform a scorrimento laterale, in cui comanderemo Kutaro, un ragazzo tramutato in pupazzo. Il concept è infatti incentrato sul mondo del teatro, basato su cambi di scenografia e costumi. O meglio, nel caso di Kutaro è meglio parlare di teste. A voi il piacere di scoprirlo.
Concludiamo con quella piccola perla di Gravity Rush, l’action RPG uscito nel 2012 su PS Vita. Interamente tratteggiato in cel-shading, comanderemo l’avvenente Kat, in grado di sfruttare la gravità – da qui il titolo del gioco – per esplorare da diversi punti di vista le meravigliose ambientazioni ricche di dettagli e tinteggiate da colori freddi e tipicamente urbani.
Uno stile di gioco ammaliante, arricchito da una trama profonda e coinvolgente. D’altronde, dietro la sceneggiatura di Gravity Rush, c’è solo Naoko Sato, ovvero lo sceneggiatore di Frbiden Siren e del primo Silent Hill.

(Articolo a cura di Luca Marinelli Brambilla e Lorena Rao)

Luca Marinelli Brambilla
Nato a Roma nel 1989, dal 2018 riveste la carica di Direttore Editoriale di Stay Nerd. Laureato in Editoria e Scrittura dopo la triennale in Relazioni Internazionali, decide di preferire i videogiochi e gli anime alla politica. Da questa strana unione nasce il suo interesse per l'analisi di questo tipo di opere in una prospettiva storico-politica. Tra i suoi interessi principali, oltre a quelli già citati, si possono trovare i Gunpla, il tech, la musica progressive, gli orsi e le lontre. Forse gli orsi sono effettivamente il suo interesse principale.