Addio a Daria Nicolodi: aveva 70 anni

Lutto nel mondo del cinema per la scompasa di Daria Nicolodi, storica interprete di Profondo Rosso e compagna del regista Dario Argento.

A darne la notizia è stata la figlia Asia Argento, che l’ha salutata con un commosso messaggio via social. Riposa in pace mamma adorata. Ora puoi volare libera con il tuo grande spirito e non dovrai più soffrire. Io cercherò di andare avanti per i tuoi amati nipoti e soprattutto per te che mai mi vorresti vedere così addolorata. Anche se senza di te mi manca la terra sotto i piedi, e sento di aver perso il mio unico vero punto di riferimento. Sono vicina a tutti quelli che l’hanno conosciuta e l’hanno amata. Io sarò per sempre la tua Aria, Daria”.

Figlia del partigiano Aurelio Nicolodi, Daria si formò sulle reti Rai, prendendo parte al programma Babau. Già la partecipazione a quel primo progetto mostrò il suo spirito anticonformista e aperto a ogni genere di interpretazione. La tv nazionale reputò scabroso il contenuto nella trasmissione, censurandolo e mandandolo in onda solo sei anni dopo.

 

 

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daria nicolodi

Nel frattempo ebbe alcuni importanti esperienze nel settore del cinema e del teatro, collaborando tra gli altri con Carmelo Bene, Francesco Petri e comparendo anche nel crudo ritratto della Prima Guerra Mondiale di Francesco Rosi, Uomini Contro. Fu tuttavia solo nel 1975 che la sua carriera e la sua vita ebbero una svolta, con la partecipazione a Profondo Rosso.

Oltre a diventare la protagonista della pellicola intrecciò una relazione con il regista horror, dalla quale sarebbe poi nata Asia.

Parallelamente alla sua carriera di attrice iniziò a distinguersi anche come sceneggiatrice. Collaborò infatti ai testi di Suspiria, primo capitolo della Trilogia delle Madri, alla quale prese parte anche come interprete. Tornò anche nel seguito della pellicola, Inferno e scrisse il soggetto insieme all’ex marito Dario Argento per il terzo film.

 

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.