È morto sir Ian Holm: l’attore scompare a 88 anni

Bilbo Baggins ha lasciato queste sponde per un nuovo viaggio: l’attore Sir Ian Holm, celebre volto dell’hobbit di Tolkien, è mancato in un ospedale di Londra nelle scorse ore.

“È con grande tristezza che l’attore Sir Ian Holm CBE è deceduto questa mattina all’età di 88 anni”, recita la dichiarazione ufficiale rilasciata dal suo agente al Guardian, nel comunicare la triste notizia. “Affascinante, gentile e di grande talento, ci mancherà moltissimo. È morto pacificamente in ospedale, con la sua famiglia”.

Holm nacque come interprete di teatro. Debuttò con la Royal Shakespeare Company nel 1954, con la quale si esibì per dieci anni, distinguendosi in particolare per il suo apprezzatissimo Re Lear. Successivamente passò al cinema, ottenendo ruoli in produzioni di primo piano. Holm poteva vantare di aver recitato per Zeffirelli, Cronenberg, Scott, Gilliam e molti altri. Fu anche candicato all’Oscar per il ruolo di Sam Mussabini nel capolavoro del 1981 Momenti di Gloria di Hugh Hudson, per il quale vinse anche un BAFTA.

Ma nell’immaginario collettivo il suo nome e il suo volto saranno per sempre legati a quelli di Bilbo Baggins. Nel 2000 Peter Jackson lo scelse per interpretare l’anziano e carismatico Hobbit, ruolo che riprese anche dodici anni dopo, nella parte introduttiva della trilogia trasposizione del romanzo per ragazzi scritto da J.R.R. Tolkien.

ian holm

Holm era malato da tempo. Negli ultimi anni aveva dovuto rinunciare a diversi ruoli per colpa del Parkinson, malattia che ne aveva condizionato la vita nei suoi ultimi anni.

La notizia della sua morte ha destato grande commozione nella comunità degli attori internazionale, segnando la perdita di uno straordinario interprete e il definitivo addio di un grande frammento del nostro immaginario. Per quanti hanno visto e amato il Signore degli Anelli di Peter Jackson, il volto di Bilbo Baggins sarà sempre il suo.

 

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.