Addio a Nadia Toffa, volto de Le Iene

Nella mattinata di oggi la pagina Facebook del programma Le Iene ha diffuso la notizia della morte di Nadia Toffa, ad appena 40 anni.

La giornalista era malata da molto tempo e alla fine è dovuta soccombere alla malattia con cui era costretta a convivere da anni.

Di seguito vi riportiamo il messaggio di cordoglio della sua redazione.

Apparsa sin da giovanissima sulle emittenti televisive locali, dal 2009 era diventata una delle inviate del programma Le Iene. In questo contesto lavorativo realizzò servizi sulle truffe al sistema sanitario nazionale e sull’elevata incidenza di tumori nella terra dei fuochi, tra Napoli e Caserta, e su quella dei veleni, vicino Crotone.

Particolarmente attiva nella lotta contro la ludopatia, si è distinta anche per la stesura di un libro in cui spiega il fenomeno. Tra i suoi servizi più famosi ricordiamo perciò quello sulla proliferazione delle sale da gioco. Nel corso della sua collaborazione con le Iene destò molto scalpore un servizio del novembre 2017 su un esperimento pericoloso avvenuto nel laboratorio del Gran Sasso. La cosa le attirò numerose critiche dal mondo accademico e giornalistico, in quanto il servizio non sarebbe stato svolto con le adeguate fonti.

Colta da malore nel corso di un servizio a Trieste a fine 2017 aveva scoperto di essere malata di cancro, evento da lei annunciato nel corso di una puntata del suo programma televisivo. La lotta con la sua malattia era proseguita per il resto della sua vita, senza tuttavia impedirle di tornare alla conduzione del proprio programma al fianco di Nicola Savino.

Il peggiorare della malattia, la cui recidività era stata annunciata nel corso di un’intervista a ottobre dello scorso anno, è giunta a conclusione nella mattinata di oggi, spegnendo la vita della conduttrice alla prematura età di appena quaranta anni.

(fonte: ansa.it)

 

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.