Alita Day

Durante l’evento Alita Day, che si è svolto in diverse località del mondo (in Italia presso l’Uci Cinema di Pioltello), abbiamo avuto l’occasione di visionare circa mezz’ora di clip inedite di “Alita – Angelo della battaglia”, la cui uscita nei cinema è prevista per il 14 febbraio del 2019.

L’intera location è stata allestita a dovere per festeggiare l’evento, con tanto di distribuzione delle locandine all’entrata, possibilità di farsi truccare come la protagonista e di farsi scattare una fotografia in una posa plastica che richiama fortemente il film.

Prima della proiezione dei contenuti, il pubblico ha assistito ad un breve intervento di James Cameron e Robert Rodriguez, rispettivamente produttore e regista di “Alita – Angelo della battaglia”. Il primo ha dichiarato che inizialmente avrebbe voluto dirigere il film, ma in un secondo momento sono emersi i sequel di Avatar e perciò ha dovuto delegare il compito a Rodriguez, onorato di aver preso le redini di un progetto così ambizioso.

Il materiale mostrato durante questo incontro corrisponde circa a un quarto del film completo (non ancora ultimato) ed è stato proiettato in una sala Imax 3D. La maggior parte delle clip si concentrano sulla parte iniziale della storia, ovvero sul ritrovamento di Alita e sul suo approcciarsi per la prima volta al mondo esterno. Tra i personaggi più approfonditi, infatti, c’è il Dottor Daisuke Ido, interpretato da Christoph Waltz, che si occupa di riportare in vita la protagonista, i cui resti sono stati ritrovati nella discarica cittadina. Un altro comprimario a venir presentato durante questa anteprima è Hugo, ragazzo per il quale Alita prova un’attrazione istantanea, che si trasformerà poi in vero e proprio interesse amoroso.

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Queste sequenze basate sull’introspezione dei personaggi non risultano riuscite come in molti si sarebbero aspettati, essendo uno dei punti chiave del manga originale. In questo caso, la sensazione che suscita di primo acchito è quella di un fortissimo deja-vu, giustificato dal fatto che certe tematiche siano state analizzate miriadi di volte da pellicole fantascientifiche con pretese ben più alte. Il discorso sull’umanità dell’androide appare qui molto abbozzato e semplicistico, tuttavia aspettiamo a pronunciarci definitivamente quando avremo visionato il film completo.

A funzionare alla perfezione sono le scene più concitate ed action (private però della componente splatter del fumetto, in quanto verrà venduto come prodotto “per tutti”), in cui emerge il vero obiettivo dell’operazione, ovvero regalare due ore di spettacolo visivo mozzafiato al pubblico.

Il materiale di questo genere si focalizzava sugli scontri con altri androidi, che vedono la figura di Alita come una minaccia che potrebbe destabilizzare l’equilibrio dell’intera società.

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Sicuramente la visione del film è vivamente consigliata nella più grande sala e con la tecnologia migliore possibile, per godere appieno degli effetti speciali allestiti. Nel nostro caso specifico, l’Imax fa il suo sporco lavoro, seppur con un 3D decisamente nauseante, del quale si poteva fare volentieri a meno.

Per quanto riguarda l’effettistica vera e propria, si è deciso non puntare ad una CGI estremamente realistica, ma ad una volutamente “finta”, seppur uniforme e coerente con l’universo che viene portato sul grande schermo, con esagerazioni e iperboli per conferire al film quella natura fumettistica del prodotto originale.

Rimandiamo quindi a febbraio un giudizio vero e proprio su “Alita – Angelo della battaglia”, ma già possiamo intuire quanto l’operazione sia maggiormente basata sul creare un prodotto d’intrattenimento spettacolare, che sull’impartire lezioni morali di gran levatura.

Davide Colli
Iniziato alla settima arte sin dalla tenera età, Davide Colli è un giovane totalmente alienato dalla realtà circostante, che scrive di cinema, tv e musica ovviamente in un modo tutto suo. Qualche volta riesce ad imbucarsi a qualche festival importante, e non lo hanno ancora scoperto. Vorrebbe diventare uno sceneggiatore in futuro, ma come quelli di Boris. Talvolta venera David Lynch o gioca con il suo modellino di DeLorean.