Non solo supereroi

Un mondo pieno di alterazioni genetiche che hanno permesso la comparsa di persone dotate di super poteri, due fazioni di ALTER (nome con il quale vengono classificati) pronte a darsi battaglia in una costante lotta tra bene e male, per accaparrarsi, sotto i rispettivi vessilli, il maggior numero di persone “speciali”.
Questo, e molto altro, fa parte dell’ambientazione in cui decide di catapultarci Paul Jenkins, grazie alle matite di Leila Leiz, tramite il loro Alters Volume 1, pubblicato da SaldaPress nella collana Aftershock.

In un periodo storico dove i cinecomic dominano la scena cinematografica mondiale, disintegrando progressivamente ogni record di box office, l’idea di Jenkins risulta essere coraggiosa, a tratti esageratamente azzardata (viste le tematiche socio-culturali di contorno trattate), ma nonostante tutto efficace.
Il fumettista di casa Marvel, famoso per i suoi lavori riguardanti Hulk, Spectacular Spider-man e Gli Inumani, ci propone una storia dal respiro “millenials”, capace di trasportare su carta non il classico e stereotipato eroe senza macchia e senza paura, bensì un adolescente in pieno sviluppo, prigioniero delle sue crisi esistenziali, dei suoi dilemmi, e mosso dalla pura genuinità ed irresponsabilità tipiche della sua età.

Alters è un viaggio alla scoperta delle debolezze dei supereroi, è un racconto dove le pagine ipercolorate ed il flusso narrativo costantemente dinamico sono volti unicamente a celare il lento declino della nostra protagonista Chalice.
Una eroina transgender che, oltre alla lotta quotidiana e privata coi propri genitori per via del suo cambio di sesso, si ritrova a combattere anche contro il maniacale e folle Matter Man, un supercattivo che tiene in pugno l’umanità e tutti quanti gli Alter tramite atti terroristici.

Purtroppo, nonostante la degna caratterizzazione di Chalice (Charlie nella vita privata), la sua nemesi tende a rimarcare i soliti, e quasi nostalgici, cliché degli antagonisti tipici dei comics anni ’80, con una punta di sadismo in più, ma lasciando carta bianca alla protagonista, vero e proprio deus ex machina dell’opera di Jenkins.
Non sappiamo se questa sia stata una scelta voluta e studiata da parte del pluridecorato autore, ma l’aver messo così tanta carne addosso all’eroina dai molteplici poteri, ha fatto in modo che rimanesse poco spazio per i personaggi di contorno, e non, finendo per fornirci pochi spunti interessanti a livello di caratterizzazione.

Tralasciando questo aspetto, Alters si presenta come una storia fresca, nonostante le tematiche trite e ritrite, con uno sviluppo a livello di script lineare e dinamico (seppur qualche flashback risulti d’intralcio per la fluidità narrativa), in grado di intrattenere il lettore anche, e soprattutto, grazie alle ricche tavole di Leila Leiz.
La disegnatrice francese, con figure “pastose” e una palette variegata e accesa, riesce a donare vita a tutti i personaggi del racconto, permettendo di contribuire in toto alla vivacità dell’opera, che non cade mai nell’errore di omaggiare/copiare le opere di casa Marvel e/o DC, mettendosi a nudo costantemente e mostrandoci la sua identità chiara e ben definita.

Un’identità che, volente o nolente, pecca nel voler politicizzare esageratamente ogni frammento dell’arco narrativo, proponendoci dialoghi (in particolar modo gli scontri tra il liberal, gay friendly e progressista Charlie, con il padre conservatore) e confronti decisamente non necessari per un’opera già fortemente intrisa di tematiche sociali delicate come il gender swap.

Ovviamente questa non può essere una critica esplicita, tutt’altro, nonostante ciò non tutti i lettori di comics sono desiderosi di confrontarsi con opere apparentemente leggere, ma volutamente impegnative.

alters volume 1 chalice recensione

Verdetto

Alters Vol.1 – La storia di Chalice è una delle ultime opere supereroistiche partorite dalla mente del celebre fumettista Paul Jenkins.
In un mondo dove le persone nascono con alterazioni genetiche capaci di donare superpoteri, il vero nemico numero uno non sono i vari supercattivi di turno, o meglio, non solo loro, ma i pregiudizi contro i quali si dovrà scontrare la nostra eroina Chalice, una transgender in piena età adolescenziale.
Una storia che, seppur complessa a livello di tematiche, risulta lineare, fluida e dinamica nella narrazione, e ricchissima di scene d’azione mai confusionarie e sempre interessanti.
Tutto ciò viene supportato dalle brillanti matite della fumettista francese Leila Leiz, che sa imprimere sulla carta, nel migliore dei modi, le emozioni e le sensazioni dei nostri personaggi.
Molto bene anche la caratterizzazione del protagonista Charlie, ma purtroppo ci si ferma qui, visto che i personaggi di contorno, nemesi compresa, finiscono per essere leggermente piatti.

Leonardo Diofebo
Classe '95, nato a Roma dove si laurea in scienze della comunicazione. Cresciuto tra le pellicole di Tim Burton e Martin Scorsese, passa la vita recensendo serie TV e film, sia sul web che dietro un microfono. Dopo la magistrale in giornalismo proverà a evocare un Grande Antico per incontrare uno dei suoi idoli: H. P. Lovecraft.