Google rilascia la nuova versione del suo sistema operativo

Un po’ a sorpresa, nella giornata del 6 agosto Google ha deciso di rilasciare la nuova major release del robottino verde più amato del mondo: dopo mesi di developer preview, si alza il sipario su Android 9. Quest’anno il nome scelto dai nerd di Mountain View è Pie.

La release è in distribuzione su tutta la gamma Pixel di prima e seconda generazione e su Essential Phone. È anche possibile scaricare sia le OTA che le factory. Entro la fine dell’autunno (si spera) l’update sarà ufficiale anche per tutti gli smartphone che hanno partecipato al programma beta: OnePlus 6, Nokia 7 Plus, Sony Xperia XZ2, Xiaomi Mi Mix 2S, Oppo R15 Pro e Vivo X21.
Quest’aggiornamento sarà un importante test anche per gli smartphone che hanno sposato Android One: vedremo se le promesse sugli aggiornamenti saranno rispettate.

A rendere ufficiale questo rilascio anche l’installazione della consueta statua nel Googleplex.

Ho avuto il modo di installare questo update, possedendo il Google Pixel 2 XL (e trovandomi benissimo).

Le novità estetiche sono evidenti sin dal primo avvio: Google abbandona gli stili spigolosi in favore di un qualcosa di più tondeggiante: probabilmente un escamotage per inventarsi un’innovazione sul design.

Altra novità, che rimanda un po’ al mondo Apple, sono le gesture: al posto dei consueti tasti di navigazione presenti nella parte bassa dello schermo adesso troviamo un “tastone”, con il quale possiamo interagire nei seguenti modi:

Tap: Vai alla home;

Pressione lunga: Google Assistant;

Swipe verso l’alto: App Drawer;

Swipe in basso verso destra: scorre le applicazioni recenti presenti nell’app Drawer, tenendo premuto e navigando verso destra o sinistra;

Tasto indietro: come prima, schermata precedente.

Per coloro i quali, dopo aver eseguito l’aggiornamento, vogliano provare queste gesture va sottolineato il fatto che queste vanno attivate manualmente andando in Impostazioni, aprendo Sistema, Gesti e attivando Scorri verso l’alto sul pulsante Home.

A primo impatto sono abbastanza efficaci, e non ho riscontrato alcuna difficoltà nell’utilizzo. La domanda sorge spontanea: come si attiva adesso il multiwindow, dato che il tasto apposito non c’è più? Semplice: nell’app drawer ogni applicazione visualizzata ha un’icona, e se tenuta premuta apre un menù dove si può sia scegliere di visualizzare le informazioni dell’app selezionata, sia avviare lo schermo diviso.

Altra simpatica novità è data dalla possibilità di poter cambiare rapidamente l’orientamento dello schermo, per coloro i quali utilizzano lo smartphone con la rotazione automatica disattivata: nel momento in cui si vuole visualizzare un qualsiasi tipo di contenuto da portrait (verticale) a landscape (orizzontale), basta ruotare il dispositivo e in automatico compare in basso a destra l’icona per effettuare lo switch.

Per ripristinare il settaggio originale, basterà semplicemente ruotare nuovamente lo schermo e premere di nuovo l’icona. Un’idea semplice, ma geniale.

Le altre novità funzionali sono tutte realizzate in base alle abitudini di utilizzo dello smartphone e delle applicazioni. Nel dettaglio:

Adaptive Brightness modifica in base alle abitudini dell’utente le impostazioni della luminosità;

Adaptive Battery si occupa di ottimizzare la gestione della batteria in base all’utilizzo dell’utente;

android 9.0

App Actions suggerisce le azioni da compiere con un’app in base a quelle più effettuate;

Selezione del testo intelligente in multitasking.

Tutte le informazioni dettagliate sono presenti sul sito ufficiale della nuova versione del robottino verde.

Dante Granese
Nato nel lontano 1987, alla tenera età di 5 anni chiese come regalo un libro...nulla di strano, se non fosse che riguardasse il prompt dei comandi. Decide di rovinarsi definitivamente la vita iscrivendosi e laureandosi in Ingegneria Informatica. Appassionato da sempre di tecnologia, reputa gli smartphone Google la perfezione assoluta. Se possibile, eviterebbe di dormire per dedicare più tempo a questo fantastico mondo.