Una famiglia pericolosa

La vita sa essere molto ironica, lo diceva Alanis Morissette e lo conferma anche Animal Kingdom, film australiano del 2010 che ha ispirato il network TNT per una serie TV omonima. La trama della serie parla infatti di Joshua Cody detto J, un ragazzo abbandonato prima dal padre e successivamente rimasto orfano dopo l’omicidio della madre. L’unica sua parente ancora in vita è la nonna Janine, che invece se la passa decisamente bene, insieme agli altri membri della famiglia che Joshua non ha mai avuto modo di conoscere per motivi ignoti. Ignoti finché la serie non comincia ad indagare sulle numerose particolarità che la caratterizzano, ad esempio un’intensa attività criminale che farà da sfondo al particolarissimo viaggio di crescita del ragazzo.

È infatti doveroso precisare come Animal Kingdom non sia una serie TV crime come tante, perché la storia di Joshua e il suo diventare adulto con tutti i pregi e difetti della crescita, ed in più una situazione familiare tremendamente borderline e mai noiosa, rende la visione consigliata soprattutto a chi è in cerca di prodotti non convenzionali. La caratterizzazione dei personaggi è infatti eccellente, in particolare la capofamiglia Janine, soprannominata Smurf, che è un vero tornado di personalità capace sempre di sorprendere lo spettatore, con sviluppi psicologici credibili e che fanno di questa serie un prodotto lodevole.
Un po’ meno apprezzabile tuttavia è l’edizione Blu-ray di questa prima stagione, non esente da difetti. Analizziamola insieme.

Scheda Tecnica:

Formato: edizione Blu-ray con slipcase

Dischi: 2

Durata: 499 minuti ca

Blu-ray

Video: 1080p HD, 16:9

Audio: ita,spa,fra 2.0 Dolby Digital, ted, 5.1 Dolby Digital, Inglese 5.1 DTS-HD Master Audio

Sottotitoli: spa,fra,ola, nonudenti ita,eng,ted

 

Il Disco

Contenuta in uno slipcase di cartone, la custodia ci fa trovare al suo interno due dischi: nel primo abbiamo i primi cinque episodi della stagione mentre nel secondo, oltre ai cinque restanti per un totale di dieci puntate, troviamo i contenuti speciali. Ogni episodio, inoltre, ha anche diverse scene eliminate corredate che troveremo nel disco di appartenenza.

La visione della serie è di buonissima fattura per quanto concerne i contenuti in alta definizione e perde un po’ di qualità quando si passa ai contenuti in SD, ovvero alcuni contenuti speciali. Ad ogni modo, il lavoro di masterizzazione fa il suo dovere e restituisce sempre dei colori brillanti e piacevoli, anche quando non guardiamo contenuti alla massima definizione che comunque godono di una qualità tutto sommato discreta.

Audio

La vera nota dolente di questa edizione fisica è però il sonoro: solo la traccia vocale inglese è in 5.1 DTS-HD Master Audio, mentre per le altre lingue si passa dal tedesco in 5.1 Dolby Digital all’abbastanza vergognoso 2.0 Dolby Digital per spagnolo, francese e italiano. È un vero peccato non poter avere una qualità audio di spessore e vi assicuriamo che passare dal surround allo stereo fa una differenza enorme in termini di godibilità ed è inspiegabile visto che parliamo di una serie di neanche due anni fa.

Extra

Per quanto concerne i contenuti speciali, invece, nulla da obiettare: oltre alle già menzionate scene tagliate presenti per ogni singolo episodio, le featurette contenute nel pacchetto sono numerose ed interessanti. Dentro Animal Kingdom offre ad esempio un approfondimento dei legami della famiglia narrati da cast e produttori, oltre a speciali riguardanti i componenti della stessa e il lavoro attoriale svolto per l’interpretazione. Troviamo poi dei contenuti sugli stunt eseguiti e uno studio attento della magione dei Cody, guidata dalla scenografa della serie Nina Ruscio.

animal kingdom prima stagione blu-ray

Verdetto

Al netto del fatto che Animal Kingdom sia indubbiamente una serie appassionante, il cofanetto proposto da Warner Bros. non è esente da imperfezioni. I tanti contenuti speciali sono interessanti e la visione è gradevole sia in HD che in SD, ma la scelta di includere la traccia audio italiana in 2.0 ci ha lasciati francamente perplessi. Confidiamo in un recupero con il cofanetto della stagione due.

Francesco Paternesi
Pur essendo del 1988, Francesco non ha ricordi della sua vita prima del ’94, anno in cui gli regalarono un NES: da quel giorno i videogiochi sono stati quasi la sua linfa vitale e, crescendo con loro, li vede come il fratello maggiore che non ha mai avuto. Quando non gioca suona il basso elettrico oppure sbraita nel traffico di Roma. Occasionalmente svolge anche quello che le persone a lui non affini chiamano “un lavoro vero”.