Palpatine: Mostro o statista?

Gentili lettrici e cari lettori, conoscete tutti il nostro assistito. O, almeno, credete tutti di conoscerlo. Perché da oltre quarant’anni la vile Nuova Repubblica ha tessuto un arazzo di inganni sull’Imperatore Sheev Palpatine. L’ultimo grande statista della Galassia.

L’opposizione che è stata fatta al nostro cliente è ridicola e qui la smonteremo pezzo per pezzo, in maniera tale da dimostrare quanto bene abbia fatto costui per le vite di tutti. Ricordandovi che alle elezioni galattiche mancano pochi mesi.

Partiamo da un presupposto fondamentale: il razzismo che è stato costretto a subire per tutta la vita, dovuto alle sue convinzioni religiose. I Jedi, questi professoroni della Galassia, da sempre lo hanno discriminato per via della sua fede in quello che loro chiamano Lato Oscuro.

Questa è un’affermazione discriminatoria! Solo ai Sith è concesso usare il termine Lato Oscuro! Quello è un loro modo di dire che i Jedi hanno sottratto a scopo denigratorio! Per tale motivo chiediamo che d’ora in poi si prediliga la definizione “Lato-un-po’-meno-chiaro-della-Forza”!

palpatine

Rimasto orfano il giovane Palpatine fu affidato a un individuo alieno di nome Plaeguis, il quale lo adottò, dandogli il suo cognome, Darth. Che poi sia rimasto orfano per aver sterminato lui stesso la sua famiglia sono dettagli! Chi di noi non ha mai sognato, almeno una volta, di strozzare un proprio congiunto!?

Il padre adottivo si rivelerà brutale: oltre a non comprargli lo speeder da corsa desiderato, lo costrinse a studiare il Lato-un-po’-meno-chiaro-della-Forza, facendogli apprendere dei poteri fuori dal comune, cosa che lo isolò negli anni del liceo: provate voi a rispondere a una domanda con un fulmine che vi parte dalla mano. Alla fine, quando gli negò pure la possibilità di comprasi un esercito di cloni tutto suo, non appare sorprendente la scelta di uccidere il padre adottivo. C’è da dire che nel tempo la cosa lo sconvolse. A tutti quelli che lo incontravano moriva dalla voglia di raccontare della tragica fine di Darth Plaeguis il Saggio.

La cosa certa è che un uomo del genere potrebbe diventare uno psicopatico, dedito agli stermini di massa; invece lui scelse di operare per il bene di tutti, buttandosi in politica! Con suo slogan “Prima Naboo!” convinse gli elettori in maniera netta, aggiudicandosi l’elezione. Il suo primo scopo fu una severa regolamentazione delle libertà personali dei Gungan. E qui i buonisti della Galassia grideranno allo scandalo e al razzismo.

Non siamo razzisti. Abbiamo anche degli amici Gungan. Ma i Gungan non ci hanno mandato in superficie i migliori! Ci hanno mandato Jar Jar Binks, la vera mente criminale dietro ai problemi della Galassia, e lo sappiamo tutti come è andata a finire!

Questo fu solo il primo atto di molti. Idee che gli valsero una carriera sorprendente. Palpatine in pochi anni passò da senatore di un piccolo e inutile pianetucolo periferico a Cancelliere. Nella Galassia ne conosciamo solo uno che sia stato più veloce di così.

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Giunto al governo si trovò di fronte a uno scenario di corruzione e desolazione. Le iperstrade erano piene di buchi neri, le corriere interplanetarie esplodevano, la spazzatura non veniva mai ritirata e attirava gli ewok sui pianeti! E nel frattempo il maestro Jedi Ki-Adi-Mundi finiva sotto processo per aver messo in una zona a traffico limitato il suo speeder.

Il primo compito di Palpatine fu proprio quello di distruggere la corruzione dell’ordine Jedi, ristabilendo l’onestà! E ci riuscì, anche se per farlo dovette allearsi coi nemici di sempre, i Gungan, sfruttandone uno per mettere in piedi quell’esercito che sognava da tanto tempo. Poco importa che fino a qualche anno prima si fosse lasciato andare a qualche canto goliardico sui Gungan.

So che molti hanno criticato la scelta di formare un esercito della Repubblica. Ma nei fatti tutto ciò giovò moltissimo alla produzione della Galassia. Il PIL galattico salì del 10000,02%, con le produzioni di blaster d’assalto che toccarono una vetta mai raggiunta prima. Anche la ricerca medica tagliò nuovi traguardi, riuscendo a salvare donne cadute da altezze improbabili e gravi ustionati. Anche se non fu mai in grado di capire perché una persona molto triste potesse morire senza motivo.

Ma qui veniamo alla prima e orribile accusa che viene fatta al nostro cliente. Parliamo dello sterminio dei Jedi tramite l’Ordine 66. In realtà fu tutto un tragico equivoco! Il nome di quell’ordinanza senatoriale era stato Spazzajedi, ma questioni di diritto d’autore costrinsero Palpatine a cambiare in un generico Ordine 66. In seguito, una sera che Palpatine voleva festeggiare l’arrivo del suo nuovo allievo, tentò di ordinare da un ristorante mandaloriano.

Purtroppo l’aver confuso i numeri di telefono fece sì che l’intera popolazione Jedi venisse distrutta prima del tempo. Il tutto per una porzione di involtini di bantha. Ma se qualcuno definì la Grande Purga Jedi una tragedia, essa fece nascere il periodo di massimo splendore della Galassia, con la fondazione dell’Impero! Fondazione che fu accolta da applausi scroscianti, dedicati a un uomo orribilmente sfigurato dai suoi oppositori.

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Nonostante la stampa revisionista dei Jedi abbia cercato di far passare questo periodo come oscurantista e incivile, possiamo affermare che invece fu il momento in cui la Galassia visse la sua età dell’oro. L’Imperatore Palpatine riuscì a creare posti di lavoro per la costruzione della Morte Nera, istituì fondi pensionistici per gli Stormtrooper, fece arrivare sempre in orario gli incrociatori, bonificò le paludi di Dagobah (almeno di una parte), e risolse l’annoso problema della sovrappopolazione su Alderan. Anche il suo referendum per l’abolizione del Senato portò a un netto risparmio per i costi di gestione che gravavano sui cittadini, oppressi da millenni di fiscalismo Jedi. Non si può negare, signore e signori, che Palpatine abbia fatto delle cose buone.

L’Impero fu un’età dell’oro in cui Darth Sidious diede alla Galassia orgoglio e rispetto nell’universo. Il tutto senza mai smettere di essere vicino ai cittadini, postando ogni giorno sul social Sitther immagini dei manicaretti locali, dal latte blu di Tatooine alla frittura di Mon Calamari. Un vero capitano ed eroe del popolo, capace di impedire gli sbarchi di massa dei Gungan, degli Ewook e dei Wookie.

Il popolo lo amava ed era con lui, nonostante la stampa Jedi avesse cercato di infangarlo a più riprese. Oltre alle numerose accuse di corruzione, come l’utilizzo di fondi pubblici per la costruzione di misteriosi centri di clonazione, ci fu chi rimproverò all’Imperatore di essersi riempito la sua villa su Geonosis di Twi’lek, chiamate scherzosamente le “Geonosine”. I Jedi non hanno mai provato niente di tutto ciò. Inoltre le sue ospiti hanno sempre ammesso di aver ricevuto uno splendido trattamento galante da parte sua.

Questo almeno fino al tradimento del suo stesso allievo, Darth Vader. Le premesse c’erano tutte, ma Palpatine volle credere al suo pupillo, il quale gli mandò un messaggio pochi giorni prima dicendogli “Palpie, stai sereno”. Inutile raccontare come sia andata a finire.

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Oggi Sheev Palpatine si è ritirato dalla vita politica, dedicandosi all’arte e alla letteratura. Celebre e meraviglioso è stato il suo documentario “Naboo secondo me”, dove ha voluto raccontare le bellezze del suo pianeta natale, come solo un uomo dotato di profondo carisma avrebbe mai potuto fare. E intanto la Galassia è nel caos: il Primo Ordine si è dimostrato incapace di finire quello che lui aveva iniziato, la Nuova Repubblica è votata al disordine e l’intera Galassia, con l’approssimarsi delle nuove elezioni, chiede a gran voce un salvatore, un uomo del popolo che possa guidarlo verso tempi migliori e ignorare i continui richiami dell’Universo. Chiede il ritorno di Palpatine.

Il nostro appello è a voi, signori della giuria, affinché vi pronunciate per la salvezza non di un uomo, non di un Sith e nemmeno di un Imperatore, ma per la salvezza della Galassia intera!

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.