La CIA. La Casa Bianca. Pablo Escobar. Solo un uomo ha lavorato per tutti e tre.

Barry Seal fu un aviatore stanunitense, ma anche un collaboratore della CIA, e un narcotrafficante. Di sicuro un personaggio dalla vita tutt’altro che noiosa, e per il quale valeva la pena realizzare un film. In realtà l’avevamo già visto durante la serie televisiva Narcos, in un episodio, interpretato da Dylan Bruno, ma Doug Liman ha deciso metter su un film totalmente su di lui, con la sceneggiatura di Gary Spinelli, prodotto – tra i vari – da Imagine Entertainment e distribuito da Universal Pictures.
Dopo aver visto, un bel po’ di tempo fa, il film nell’anteprima dedicata alla stampa, ve ne abbiamo parlato ma ora che abbiamo messo le mani sulla versione blu-ray ecco che arriva anche la recensione dell’home video.

 

Scheda Tecnica:

Formato: blu-ray standard
Dischi: 1
Durata: 1 ora e 55 min. ca.

Video: 1080i/p HD Widescreen 1.85:1
Audio: Eng DTS Headphone:X; Eng, Deu DTS:X; Ita, fra, spa DTS Digital Surround 5.1
Sottotitoli: ita, spa, deu, eng non udenti, fra, por, dan, hol, swe, nor, fin.

Il Disco

La versione blu-ray di Barry Seal – Una storia americana è quella classica. Cofanetto standard in plastica, privo di slipcase, e al cui interno troviamo un solo disco.
Una volta avviato il film, veniamo accolti dalla suggestiva fotografia di César Charlone, direttore che ha sempre lavorato col maestro brasiliano Fernando Meirreles, che ottenne addirittura la nomination all’Oscar per la regia nel 2004 per City of God.
La fotografia è particolarmente acida, con tinte sul giallo che ci donano un effetto quasi a là Smetto quando voglio (non ce ne vogliano Liman e Charlone), con delle sfumature tuttavia meno aggressive anche perché durante le quasi due ore di film assistiamo a dei cambiamenti piuttosto sostanziali in questo ambito, tanto che l’opera sembra un montaggio perfetto di vari spezzoni realizzati da più troupe.
Ad ogni modo la qualità del dettaglio è molto buona e i primi piani evidenziano le particolarità dei volti e degli oggetti, nonostante appunto una fotografia un po’ estraniante e che non facilita sempre tutto questo.

Audio

Il comparto del sonoro è senza dubbio uno degli aspetti positivi di questa edizione blu-ray. Il DTS:X è assolutamente favoloso e consente di distinguere alla perfezione tutti i differenti suoni con cui abbiamo a che fare. Questo è percepibile soprattutto in alcune scene concitate, come quando il nostro Tom Cruise aka Barry Seal si trova costretto a far decollare l’aereo con molto peso in più rispetto a quello consigliato, oppure quando dovrà effettuare una sorta di atterraggio di emergenza: in queste occasioni riusciamo a distinguere nitidamente tutti i rumori, dalle voci ai molteplici suoni del velivolo. In linea generale abbiamo comunque sempre a che fare con un sonoro totalmente immersivo, che si tratti delle ambientazioni della natura più selvaggia o quelle metropolitane.

Extra

Molto ricco il reparto dedicato ai surplus. I contenuti aggiuntivi sono davvero tanti e tutti assai interessanti. Il primo che ha attirato la nostra attenzione è stato Il vero Barry Seal, in cui il figlio dell’uomo ci parla dell’aviatore e della sua vita, della sua infanzia, e lo fa attraverso fotografie e ricordi ma anche tramite racconti di chi ha conosciuto Seal. Anche Girare Barry Seal: una storia americana è un extra che potrà raccogliere il gradimento di molti, dal momento che il cast tecnico, in compagnia di Tom Cruise, analizza il film, come è nata l’idea e come si è poi sviluppata.
Insomma, avrete intuito che c’è davvero parecchia carne al fuoco, molto di più delle solite scene eliminate (che comunque ci sono) e i surplus da backstage.

barry seal blu-ray

Verdetto:

Questa edizione blu-ray di Barry Seal – Una storia americana è quella classica, dal packaging minimale, con un comparto video buono seppur non eccezionale, ma che di certo cattura l’interesse per una fotografia estremamente particolare. Ottimo il sonoro, così come gli extra, che sono tanti e di qualità.

Tiziano Costantini
Nato e cresciuto a Roma, sono il Vice Direttore di Stay Nerd, di cui faccio parte quasi dalla sua fondazione. Sono giornalista pubblicista dal 2009 e mi sono laureato in Lettere moderne nel 2011, resistendo alla tentazione di fare come Brad Pitt e abbandonare tutto a pochi esami dalla fine, per andare a fare l'uomo-sandwich a Los Angeles. È anche il motivo per cui non ho avuto la sua stessa carriera. Ho iniziato a fare della passione per la scrittura una professione già dai tempi dell'Università, passando da riviste online, a lavorare per redazioni ministeriali, fino a qui: Stay Nerd. Da poco tempo mi occupo anche della comunicazione di un Dipartimento ASL. Oltre al cinema e a Scarlett Johansson, amo il calcio, l'Inghilterra, la musica britpop, Christopher Nolan, la malinconia dei film coreani (ma pure la malinconia e basta), i Castelli Romani, Francesco Totti, la pizza e soprattutto la carbonara. I miei film preferiti sono: C'era una volta in America, La dolce vita, Inception, Dunkirk, The Prestige, Time di Kim Ki-Duk, Fight Club, Papillon (quello vero), Arancia Meccanica, Coffee and cigarettes, e adesso smetto sennò non mi fermo più. Nel tempo libero sono il sosia ufficiale di Ryan Gosling, grazie ad una somiglianza che continuano inspiegabilmente a vedere tutti tranne mia madre e le mie ex ragazze. Per fortuna mia moglie sì, ma credo soltanto perché voglia assecondare la mia pazzia.