Durante il Cartoon Village abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con Cristina Garosi, artista eclettica nata proprio a Manciano, che nella vita fa la doppiatrice ma è anche una youtuber, con un canale molto attivo, e una cosplayer.
L’abbiamo dunque intervistata e ci ha svelato un po’ di curiosità sul suo mondo così poliedrico.

Come hai intrapreso il tuo percorso da youtuber?

Il mio canale attuale l’ho aperto due anni fa, ma la passione dello youtuber ce l’avevo già da qualche anno, perché quando avevo circa 15 anni è esplosa questa “moda”, se vogliamo chiamarla così, quindi coi primi video di Willwoosh, Cane Secco e via dicendo. Mi sembrava  un’idea geniale e così aprii anche io un piccolo canale, che però era conosciuto solo qua a Manciano, perché facevo dei video che parlavano del territorio o che venivano proiettati a scuola, video divertenti e ironici ma che non hanno mai fatto successo; era un mero passatempo. Il canale che ho attualmente è sempre un passatempo, però l’ho presa un po’ più seriamente.

Ovvio, se si vogliono raggiungere dei risultati…

Sì, esatto. Ma non è un lavoro, sia chiaro.

Ma vorresti che lo diventasse?

Non necessariamente, perché il mio lavoro principale è il doppiaggio. Sono contenta di quello che faccio lì e la cosa che mi piace di più di youtube è che comando io. Quando sono al doppiaggio sto al servizio del direttore di doppiaggio, mentre sul mio canale faccio ciò che voglio. Però, usandolo come hobby, ogni tanto faccio uscire dei video che piacciono.

Qual è il traguardo più grande che pensi di aver raggiunto, e invece qual è quello che ti sei prefissata per il futuro?

Sicuramente quello di avere una visibilità. Non ho tantissimi iscritti, sono 23mila, che possono sembrare tanti e per me lo sono, ma Youtube Italia ha ben altri numeri. Per me questo è stato un grande traguardo, o anche il fatto che ci siano persone che mi riconoscono e che mi dicono che apprezzano ciò che faccio. Il prossimo traguardo è quello di far conciliare meglio il lavoro di doppiatrice con questa passione che ho per youtube, e quindi cercare di fare più video. Ho delle serie in mente e le voglio fare uscire entro l’anno prossimo.

Ci vuoi anticipare qualcosa?

Meglio di no, dai.
Però sono dei video abbastanza difficili da fare, e voglio prima girarla tutta, montarla e poi metterla settimanalmente.

Invece come ti sei avvicinata al mondo del doppiaggio? Hai fatto uno scuola o sei autodidatta?

Mi sono avvicinata a quel mondo grazie al Cartoon Village. Era il 2012 e io avevo appena 16 anni, e non sapevo cosa avrei fatto “da grande”, però avevo già la passione per il cosplay e per il doppiaggio. Quando ho finito la scuola ho detto a Mirko Fabbreschi che mi sarebbe piaciuto provare a fare la doppiatrice, e lui mi ha messo subito in guardia, dicendomi che è un ambiente molto difficile, ma mi ha consigliato una buona scuola di teatro e doppiaggio a Roma, così grazie a ciò sono diventata doppiatrice.

cristina garosi

Accennavi al mondo del cosplay. Come ti sei avvicinata a questa realtà, e a quale personaggio sei più legata?

Mi è sempre piaciuto mascherarmi. Per me Carnevale e Halloween erano dei momenti bellissimi, perché potevo mostrare il costume che avevo costruito. Poi, sempre nel 2012, se non erro, sono stata a Lucca Comics e ho visto tutte queste persone “mascherate” ed ho iniziato così anche io. Il primo cosplay che ho fatto è stato Ryoga di Ranma, al Cartoon Village di Manciano, ed è sicuramente uno di quelli a cui sono più affezionata.

Tornando a Youtube: come ci hai detto, il tuo canale è attivo soltanto da due anni, ma sai che questo strumento è cambiato molto negli ultimi tempi. Come è stata vissuta questa cosa tra gli youtuber?

Quando sono arrivata io su Youtube ormai le cose erano già cambiate. Ma almeno 7-8 anni fa c’era terreno fertile, e pure se si metteva un video al mese la gente era contenta e non gli importava di come fosse realizzato. Poi gli youtuber hanno capito che mettendo più video si ottenevano più visualizzazioni, più visibilità e di conseguenza più denaro e così hanno alzato le pretese del pubblico. Io mi considero una youtuber di vecchia generazione, perché nonostante abbia iniziato quando le cose erano già cambiate, mi rispecchio più nello youtuber che fa i video per divertimento e non prende le cose troppo sul serio, come un hobby. Anche se ovviamente sono contenta di essere seguita da persone che apprezzano quello che faccio.

Vuoi dare un consiglio “nerd” ai nostri lettori? Un film, un fumetto e, se sei una videogiocatrice, un videogioco che vuoi suggerire?

Devo ammettere che non leggo fumetti, ma mi piacciono gli anime, anche se sono un po’ mainstream in tal senso. Per esempio mi è piaciuto tantissimo Death Note, mentre mi ricordo che quando ero piccola in TV guardavo degli anime che adoravo e adoro ancora adesso, ovvero Sampei, Ranma e City Hunter. Sono i primi che ho visto e sono stati il semino che poi ha fatto esplodere la mia passione per il mondo nerd.

Tiziano Costantini
Nato e cresciuto a Roma, sono il Vice Direttore di Stay Nerd, di cui faccio parte quasi dalla sua fondazione. Sono giornalista pubblicista dal 2009 e mi sono laureato in Lettere moderne nel 2011, resistendo alla tentazione di fare come Brad Pitt e abbandonare tutto a pochi esami dalla fine, per andare a fare l'uomo-sandwich a Los Angeles. È anche il motivo per cui non ho avuto la sua stessa carriera. Ho iniziato a fare della passione per la scrittura una professione già dai tempi dell'Università, passando da riviste online, a lavorare per redazioni ministeriali, fino a qui: Stay Nerd. Da poco tempo mi occupo anche della comunicazione di un Dipartimento ASL. Oltre al cinema e a Scarlett Johansson, amo il calcio, l'Inghilterra, la musica britpop, Christopher Nolan, la malinconia dei film coreani (ma pure la malinconia e basta), i Castelli Romani, Francesco Totti, la pizza e soprattutto la carbonara. I miei film preferiti sono: C'era una volta in America, La dolce vita, Inception, Dunkirk, The Prestige, Time di Kim Ki-Duk, Fight Club, Papillon (quello vero), Arancia Meccanica, Coffee and cigarettes, e adesso smetto sennò non mi fermo più. Nel tempo libero sono il sosia ufficiale di Ryan Gosling, grazie ad una somiglianza che continuano inspiegabilmente a vedere tutti tranne mia madre e le mie ex ragazze. Per fortuna mia moglie sì, ma credo soltanto perché voglia assecondare la mia pazzia.