Una breve analisi del teaser del nuovo film di Quentin Tarantino

Dopo tanta attesa, è stato finalmente rilasciato il primo teaser di C’era una volta a Hollywood (Once upon a time in Hollywood), il nono film di Quentin Tarantino che arriverà nelle sale statunitensi a luglio, ma solo a settembre in quelle italiane.

Per un film del genere e per il ritorno sulla scena del maestro Quentin, fuori dai radar da circa 4 anni (The Hateful Eight), l’hype era già alle stelle e questo breve filmato non ha fatto altro che mettere benzina sul fuoco.

Quello che è certo è che si tratta di un trionfo annunciato, quantomeno per ciò che riguarda il botteghino, poiché con un cast leggendario in cui spiccano i nomi di Leonardo DiCaprio, Brad Pitt, Al Pacino, Margot Robbie e Emile Hirsch è impossibile mancare il bersaglio.

Bisognerà soltanto vedere se al successo del box office si aggiungerà anche quello della critica, ed è per questo che nell’attesa di ulteriori informazioni e di un primo vero trailer, abbiamo deciso di prendere in analisi questo breve teaser, che ci ha fornito comunque un po’ di spunti di riflessione.
Vediamo insieme quali.

Atmosfere hyppie e umorismo, aspettando il pulp

Come il titolo stesso suggerisce, il film sarà ambientato ad Hollywood e più precisamente alla fine degli anni ’60, ed avrà come protagonisti un attore (DiCaprio) e la sua controfigura (Brad Pitt).

Quello che ci ha immediatamente colpito è il tono che emerge dal teaser, che sembra distanziarsi dal Tarantino a cui siamo abituati, che calca la mano su aspetti pulp e violenti, per andare a delineare un’atmosfera hyppie che a dirla tutta ben si sposerebbe con la Family di Charles Manson. È probabile che – come spesso accade nelle opere di Tarantino – il film parta con premesse più scanzonate per poi regalarci corpose dosi di ultra violenza. Lo sguardo di DiCaprio nel finale, con il revolver in mano, sembra volerci dare più di un indizio.

La nostalgia non è mai stata così… nostalgica

In un momento storico in cui l’amore per il passato si riflette in una continua – e a volte forzata – ricerca della nostalgia, il nuovo film di Tarantino sembra fare centro se non altro dal punto di vista estetico. La fotografia del tre volte Premio Oscar Robert Richardson, a cui Tarantino si era già affidato per i suoi ultimi film, dovrebbe regalarci istantanee mozzafiato di una pellicola ambientata negli anni ’60, e già diverse sequenze del teaser ci prendono di forza e ci catapultano direttamente nella Los Angeles di quel periodo. Una cura dei dettagli che trova un fedele alleato nella scenografia di Barbara Ling e Nancy Haigh, con quest’ultima che dopo Ave Cesare! dei Coen e Café Society di Woody Allen, entrambi ambientati nella prima Hollywood, è ormai un’esperta e senza ombra di dubbio ci offrirà ambientazioni fantastiche.
Questo risulta tangibile già dal trailer, a partire dai set cinematografici alle tante automobili, alle luci della città e i cartelli luminosi, fino ai costumi di cui si è occupata la stilista Arianne Phillips.

Musiche fantastiche

Per Tarantino le musiche sono sempre state un elemento essenziale, al punto che associamo inevitabilmente alcune canzoni a delle particolari scene dei suoi film. Potremmo citare You never can tell di Chuck Berry, una traccia già di per sé straordinaria e resa ancor più memorabile dal famoso balletto di Uma Thurman e John Travolta in Pulp Fiction, oppure Misirlou di Dick Dale, sempre dello stesso film, o ancora Bang Bang nella versione di Nancy Sinatra, in Kill Bill. Anche C’era una volta a Hollywood promette di non esser da meno, con il teaser che apre con Straight Shooter dei The Mamas & the Papas, gruppo folk rock proprio degli anni ’60, per poi farci sognare – insieme alla Robbie – sulle note di Bring a Little Lovin’ dei Los Bravos. Insomma una soundtrack che assicura ancora una volta brani iconici, che probabilmente col tempo assoceremo a sequenze che diverranno cult.

Bruce Lee, Charles Manson e il compianto Luke Perry

Come accennato, i fatti narrati nel film si svolgeranno nel periodo storico degli omicidi di Charles Manson e sebbene non sappiamo quanta importanza sarà data alla sua figura, il teaser ci dà un breve assaggio del personaggio, che sarà interpretato da Damon Herriman. Non è solo lui però a colpire la nostra attenzione, poiché nel filmato viene destinato ampio spazio a Bruce Lee, in una versione peraltro molto buffa, nei cui panni si è calato Mike Moh.
Ma non sono ovviamente i soli: ci sarà anche un Roman Polanski interpretato da Rafał Zawierucha, uno Steve McQueen affidato a Damian Lewis, e infine vedremo per l’ultima volta il compianto Luke Perry, che interpreterà l’attore e produttore Scott Lancer.

Un cast incredibile

Il fantastico cast è quindi il vero punto di forza di un film che sbancherà il botteghino come pochi altri, ma mentre aspettiamo di vedere Al Pacino nei panni di Marvin Shwarz, il teaser ci rivela una sempre più incantevole Margot Robbie che ricorda in modo impressionante la Sharon Tate della quale veste i panni.
Ma soprattutto le vere star della pellicola, Brad Pitt e Leonardo DiCaprio, per la prima volta insieme e per la seconda volta in un film di Tarantino: tra i due sembra esserci una chimica incredibile, e in molti hanno già fatto il paragone con Paul Newman e Robert Redford (Pitt tra l’altro, con quel look, ricorda davvero molto Redford).
Si tratta di due tra i migliori attori migliori della loro generazione, ed è assurdo che DiCaprio abbia ottenuto solamente un Oscar nella sua carriera, mentre Pitt addirittura nessuno. Potrebbe essere questa l’occasione, per entrambi, di togliersi qualche soddisfazione?

Non ci resta che attendere qualche mese per scoprirne di più, ma quel che è certo è che soltanto con qualche breve frame delle sue espressioni Leonardo DiCaprio è stato in grado di catturare la nostra attenzione e scatenare in noi il desiderio di vederlo all’opera, perchè potrebbe davvero regalarci una delle sue migliori performance in assoluto.

c'era una volta a hollywood

Tiziano Costantini
Nato e cresciuto a Roma, sono il Vice Direttore di Stay Nerd, di cui faccio parte quasi dalla sua fondazione. Sono giornalista pubblicista dal 2009 e mi sono laureato in Lettere moderne nel 2011, resistendo alla tentazione di fare come Brad Pitt e abbandonare tutto a pochi esami dalla fine, per andare a fare l'uomo-sandwich a Los Angeles. È anche il motivo per cui non ho avuto la sua stessa carriera. Ho iniziato a fare della passione per la scrittura una professione già dai tempi dell'Università, passando da riviste online, a lavorare per redazioni ministeriali, fino a qui: Stay Nerd. Da poco tempo mi occupo anche della comunicazione di un Dipartimento ASL. Oltre al cinema e a Scarlett Johansson, amo il calcio, l'Inghilterra, la musica britpop, Christopher Nolan, la malinconia dei film coreani (ma pure la malinconia e basta), i Castelli Romani, Francesco Totti, la pizza e soprattutto la carbonara. I miei film preferiti sono: C'era una volta in America, La dolce vita, Inception, Dunkirk, The Prestige, Time di Kim Ki-Duk, Fight Club, Papillon (quello vero), Arancia Meccanica, Coffee and cigarettes, e adesso smetto sennò non mi fermo più. Nel tempo libero sono il sosia ufficiale di Ryan Gosling, grazie ad una somiglianza che continuano inspiegabilmente a vedere tutti tranne mia madre e le mie ex ragazze. Per fortuna mia moglie sì, ma credo soltanto perché voglia assecondare la mia pazzia.