Diamo un’occhiata a qualcuno dei manga usciti quest’estate, per rinfrescarci sotto l’ombrellone con una lettura portatrice di risate o, perché no, di qualche brivido. Tra shonen, seinen e light novel ce n’è davvero per tutti i gusti, e speriamo che grazie ai nostri consigli qualcuno di essi possa incontrare anche i vostri…

Dagashi Kashi

Questo shonen ci racconta tutto di sé fin dal titolo: i dagashi, infatti, sono gli snack ipercalorici che tutti i bambini giapponesi adorano. Il protagonista, Kokonotsu, vive in un piccolo paesino sul mare e sogna di diventare mangaka, mentre il padre, orgoglioso proprietario di un chiosco di dolci, ha come unico obiettivo nella vita quello di tramandare la passione per la vendita di queste merendine al riluttante figlio. Ad aiutarlo nell’impresa arriva, nel primo capitolo, Hotaru, sensuale ragazza figlia del proprietario di una delle più grandi industrie giapponesi di dagashi.

Tra comicità surreale ed erotismo patinato, la storia scorre veloce nei 18 capitoli che compongono il manga, ognuno intitolato e dedicato a un diverso dagashi: scopriamo così quant’è difficile mangiare il gelato bomba (o il “gelato tetta”, che dir si voglia) o quanto sono brutte le sorprese che escono insieme ai fueramune. I veri protagonisti della storia, infatti, sono loro, i dolciumi offerti in enorme quantità e varietà ai bimbi nipponici. Sicuramente questo manga si fonde in parte su un’operazione nostalgia che ha avuto grande presa nel paese del sol levante, obiettivo più difficile da raggiungere qui in Italia dove, ci rendiamo conto, sono prodotti praticamente sconosciuti. Ma se siete curiosi e vi interessa qualche risata leggera dategli pure una chance e, se vi aggrada, aspettate con noi il prossimo capitolo per seguire Kokonotsu, Hotaru e le loro variopinte immersioni nell’eclettico mondo dei dagashi.

The rising of the shield hero

Passiamo da un’allegra commedia a un’altra per quest’altro shonen, che ci catapulta tra guerrieri e animali antropomorfi. Il protagonista, Naofumi Iwatani, è il tipico otaku cui la storia recente del Giappone ci ha abituato (spesso vicendevolmente mutuatosi con la figura del nerd): perennemente al PC o chino sui libri, adora il genere fantasy, ha pochi amici e non esce praticamente mai dalla sua stanza. L’avventura comincia quando un libro lo trasporta magicamente nel più classico degli universi medievali fantasy. Nel giro di poche pagine, al nostro eroe è stata già affidata una missione (salvare l’universo in cui è finito dai demoni invasori) e un’unica arma. Peccato che tale sia… uno scudo. Le situazioni comiche non mancano, grazie soprattutto al pretesto del povero otaku che vive il suo sogno, essere catapultato in un’avventura fantastica, salvo poi vederlo trasformarsi in un incubo.

L’aspetto più interessante di questo manga ad opera di Yusagi Aneko è la commistione col mondo dei videogiochi: chiunque conosca, anche solo vagamente, le dinamiche dei GDR open world non potrà non riconoscere infatti i tanti riferimenti e gioire di questo divertente mix. Tra una missione per guadagnare esperienza, una nuova abilità da sbloccare, qualche PNG utile per le missioni secondarie, Naofumi avrà modo di ambientarsi, prendere coraggio e trovare anche un valido sostituto per la sua debolezza in attacco. Un’avventura fantasy divertente, nata da un romanzo edito qualche anno fa, e con qualche spunto di originalità da non sottovalutare: il primo volume accompagna il protagonista nel suo classico percorso di crescita verso la consapevolezza delle sue potenzialità e dei suoi limiti. Speriamo che nel secondo la storia prosegua su questi toni e con la medesima qualità.

Killing stalking

Cambiamo completamente genere e pubblico di riferimento per questa opera di Koogi, autrice completa al debutto nel mondo dei mangaka con Killing Stalking. Già dalle prime pagine, l’effetto di questo volume è disturbante: i colori, quasi sempre spenti, predispongono il lettore verso uno stato d’animo altrettanto cupo, e il senso di oppressione e disturbo che lo accompagnerà lungo tutto il volume fa capolino subito dopo. La storia segue le vicissitudini di Bum Yoon, studente universitario infatuato di uno dei più affascinanti tra i suoi compagni di studio, Sangwoo. La timidezza del protagonista rasenta livelli patologici e sfocia in un atteggiamento da stalker, facendogli prima seguire il ragazzo di cui è infatuato fino a casa e poi addirittura costringendolo a infiltrarsi nell’appartamento vuoto per annusare i suoi vestiti. I segreti che scoprirà da questo momento in poi sconvolgeranno la sua vita e il lettore.

Il maggior pregio di Killing stalking, dal nostro punto di vista, è l’uso della tavola: non la classica gabbia del manga ma un utilizzo molto più libero e funzionale alla storia. In alcuni casi, per assecondare e accrescere la tensione, l’intera tavola è occupata da una sola vignetta, al centro, circondata da colori scuri, opprimenti. Il senso di claustrofobia e ansia del protagonista finiscono quasi per contagiare il lettore, grazie a questi piccoli escamotage. Una storia che ci racconta come la superficie delle cose sia sempre ingannevole. In attesa del secondo volume, non possiamo che sperare fortemente in una minore passività di Bum Yoon davanti agli accadimenti che l’autrice gli fa vivere.

Dead Tube

Proseguiamo con le storie cupe ed angoscianti, approdando in una delle ambientazioni preferite dai mangaka: il Liceo. Dead Tube si innesta perfettamente nel filone nipponico legato al cinismo degli adolescenti e al dolore provocato dai piccoli, grandi soprusi dei bulli. Il protagonista, Machiya, è il solito personaggio sfigatello, remissivo e deboluccio che popola questo genere di opere: cameraman del gruppo di cinema, viene adescato dalla bellona di turno per filmarla ininterrottamente per due giorni. E quando diciamo ininterrottamente, intendiamo in senso letterale. Tra scenette sexy e sensuali ammiccamenti tra la femme fatale e il suo operatore di macchina, l’orrore comincia a farsi strada tra le pagine del manga, rivelando una realtà che va ben al di là di ogni immaginazione.

I temi trattati in questo manga seinen sono molto più complessi di quanto possa apparire a una prima lettura: i limiti tra la follia e la sanità mentale, cosa è considerato accettabile e cosa no, l’evoluzione dei rapporti con i social network e il costante bisogno di approvazione, tutto questo rende la storia molto più inquietante di quanto le premesse iniziali, principalmente legate al gore e a una certa morbosa perversione per la violenza, facciano pensare. Contiamo, con i prossimi numeri, di proseguire l’esplorazione dei limiti che i protagonisti saranno capaci di superare pur di raggiungere i loro proverbiali quindici minuti di celebrità.

My capricorn friend

My capricorn friend è forse il più serio e profondo tra i seinen manga che analizziamo questo mese: con i testi di Otsuichi e i disegni di Masaru Miyokawa, l’opera esplora gli atti di bullismo e le conseguenze traumatiche che spesso ne derivano. La storia vede due protagonisti: Yuya, anonimo ragazzo della provincia giapponese, e Wakatsuki, ancor più timido del precedente e ulteriormente remissivo. Anche in questo caso la capacità dei mangaka di introdurre immediatamente il lettore nell’atmosfera del fumetto riesce perfettamente nel suo intento: le didascalie delle prime due pagine sono dedicate alla cronaca di atti di bullismo perpetrati negli anni e alle loro conseguenze. In molti casi, si tratta di suicidi della vittima o assassini del carnefice. L’inquietudine, quindi, si fa subito sentire sotto pelle.

La storia si svolge con i tempi e gli stilemi tipici dell’horror, con alcune sequenze molto inquietanti, rese benissimo da pregevoli disegni in bianco e nero. Pur non raccontandoci nulla di particolarmente originale, ovvero una vittima che si ribella al suo carnefice, quello che respiriamo lungo tutto il volume è un misto di senso di colpa, da parte di Yuma per non essere mai intervenuto a contrastare il bullo della scuola, impotenza, quella di Wakatsuki nei confronti del suo aguzzino, e voglia di rivalsa, mai espressa a fondo da nessuno dei personaggi della storia. In questo caso, il volume è unico e scorre velocemente tra le mani, complice una buona scansione dei tempi narrativi e una discreta padronanza dei cliffhanger. Consigliato.

Re: Zero – Starting life in another world

Concludiamo la nostra rassegna mensile con una light novel, ossia un romanzo illustrato, a puntate. L’autore della storia, Tappei Nagatsuki, ha pubblicato per la prima volta l’embrione di quello che diventerà poi il suo romanzo d’esordio sul web, su un sito il cui titolo potremmo tradurre come “Diventerò uno scrittore”. La sua aspirazione è stata soddisfatta nel momento in cui la storia è diventata un piccolo fenomeno del web, facendo notare Tappei dalle case editrici. La forma completa, pubblicata a puntate da J Pop, è stata riadattata per la versione cartacea dal punto di vista narrativo, prevedendo inoltre l’inserto di una serie di illustrazioni di Shinichirou Otsuka a corredo dei capitoli. Queste illustrazioni, più che rappresentare delle scene specifiche della storia, sembrano quasi degli studi dei protagonisti del romanzo, come se l’autore avesse voluto indicare chiaramente al lettore come avrebbe dovuto immaginarli mentre leggeva le loro avventure.

Anche in questo caso, l’evasione dalla propria realtà quotidiana la fa da padrona: Subaru Natsuki, protagonista del romanzo, è un liceale anonimo di buona famiglia che viene trasportato di punto in bianco in una realtà parallela, a tema fantasy, che dovrà imparare a dominare. Il suo potere, come scoprirà a sue spese nei primi capitoli, è quello di essere capace di ritornare dalla morte: dopo il comprensibile smarrimento iniziale, Subaru si rende conto che la sua abilità lo costringe a non arrendersi mai, di fronte a nulla, ma anzi a cercare ogni volta una soluzione al problema, apparentemente insormontabile, che l’autore gli mette davanti. La storia procede molto lineare, con una scrittura semplice e adatta a tutti. Lo stesso autore, alla fine del romanzo, ci racconta sia la genesi della sua opera, profondendosi in ringraziamenti verso il suo editor da un lato e il maestro autore delle illustrazioni dall’altro, sia in qualche anticipazione sui prossimi capitoli e sui nuovi personaggi che arriveranno con il tempo. Da tenere sott’occhio.

Felice Garofalo
Fin da quando riesce a ricordare è stato appassionato di fumetti, di cui divora numeri su numeri con buona pace dello spazio in libreria, sempre più esiguo. Ogni tanto posa l’ultimo volume in lettura per praticare rigorose maratone di Serie TV, andare al cinema, videogiocare, battere avversari ai più disparati giochi da tavolo, bere e mangiare schifezze chiacchierando del mondo. Gli piace portare in giro la sua opinione non richiesta su qualsiasi cosa abbia visto o letto. Sfoggia con orgoglio le sue magliette a tema.