David Tennat porterà a teatro uno spettacolo sul nazionalsocialismo

David Tennant arriva a Londra con un nuovo spettacolo per il teatro. La star di Broadchurch, Doctor Who e Good Omens parlerà di nazismo. Si tratterà di un revival dell’opera teatrale “Good” di C.P. Taylor

Nell’opera di Taylor il centro della scena non sono semplicemente gli orrori del Terzo Reich e dei funzionari del regime nazionalsocialista. Il fulcro dello spettacolo è domandarsi come abbiano fatto della gente normali e di buoni principi ad accettare quanto compiuto da Hitler e dai suoi carnefici.

Il rilancio di Good sarà la prima produzione di una nuova compagnia teatral creata da Dominic Cooke, ex direttore artistico della Royal Court, e dall’ex direttore esecutivo Kate Horton.

David tennat teatro

Pur essendo l’opera ambientata nella Germania degli anni ’30 secondo quanto detto da Cooke “È molto attuale. Mostra come le persone possono offuscare la realtà, allontanarsi da momenti difficili e lasciarsi ingannare in situazioni orribili. Il pericolo è che ciò accada ancora oggi. Non solo politicamente ma in termini di ambiente, di come sembriamo essere in grado di ignorare collettivamente le prove di fronte a noi. È una commedia sul rifiuto dell’evidenza”.

Anche David Tennant ha espresso la sua soddisfazione all’idea di portare in scena quest’opera. Ha afermato che ritiene Cooke uno dei più grandi registi teatrali di tutti i tempi nel Regno Unito e che considera Good “una piece teatrale fantastica, un tipo di scrittura che è più pertinente e risonante ora di quanto non sia mai stato”.

In passato Good era stato proposto anche al cinema. Risale al 2008 il film con protagonista Viggo Mortensen, noto per essere stato Aragorn nel Signore degli Anelli. Il ritorno di questa opera avverrà al Playhouse verso la fine del 2020, nel mese di Ottobre, anche se non è ancora nota la prima data dello spettacolo.

(fonte: TheGuardian.com)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.