Sveliamo un po’ di curiosità su Denzel Washington

Denzel Hayes Washington Jr. ha dimostrato col tempo di essere uno dei più grandi attori della sua generazione. Spesso protagonista di pellicole action, che l’hanno consacrato icone del genere e dei revenge movie (ricordiamo anche l’ultimo The Equalizer 2), mr. Washington si è anche calato più volte in ruoli estremamente difficili e particolari, che hanno evidenziato la sua eclettica natura davanti alla telecamera. Potremmo citare, tra le tante, la straordinaria performance in Flight di Zemeckis, o la celeberrima interpretazione in Philadelphia di Jonathan Demme, o ancora quelle che gli sono valse i suoi 2 Oscar, cioè il soldato Silas Trip in Glory e Alonzo Harris, il poliziotto corrotto in Training Day. E per finire, come potremmo non menzionare il recente film Barriere, dove ci ha mostrato di saper essere eccezionale contemporaneamente davanti e dietro la telecamera.

Abbiamo dunque pensato fosse il caso di andare alla ricerca di un po’ di curiosità sull’attore di Mount Vernon, anche perché sembra che il suo futuro fosse già scritto…

denzel washington

Un futuro già scritto

A quanto pare, quando era piccolo, Denzel passeggiava con sua madre ed incontrarono una anziana signora. La donna chiese al bambino di scrivere il suo nome su un foglietto, e una volta letto disse alla madre del piccolo Washington che suo figlio da grande sarebbe diventato famoso in tutto il mondo. A quanto pare la donna non si sbagliava…

Qualcosa è andato storto

L’attore ha una particolarità fisica che forse molti non conoscono: un dito storto. Quando era piccolo infatti amava giocare a basket (passione che gli è rimasta nel tempo), e durante una delle tante partite si procurò un infortunio al mignolo della mano destra, che però non riuscì a guarire completamente. In molti di voi non ci avranno mai fatto caso, ma ai più attenti non sarà sfuggito, magari durante qualche intervista o negli show in cui è stato ospite nel corso degli anni, che quel dito è ancora storto.

11 settembre: vicinissimo alla morte

Avrete forse già capito qualcosa. L’11 settembre 2001, nel momento esatto in cui il primo Boeing 767 colpiva la prima Torre Gemella, Denzel Washington era sotto gli edifici, praticamente vicinissimo al luogo degli attentati.

L’attore ha dichiarato più volte che questo evento l’ha traumatizzato moltissimo, e continua a pensarci spesso. Come non comprenderlo?

L’importanza del Premio Oscar

Come abbiamo detto, nel 1990 D.Washington ottenne il suo primo Oscar per l’ottima performance in Glory, film diretto da Zwick. Questo premio ha un’importanza particolare, infatti si trattò del secondo Oscar conferito dall’Academy ad un attore di colore come miglior attore protagonista, ma soprattutto un riconoscimento che ha in un certo sdoganato i Premi agli attori afro-americani, nonostante l’argomento non abbia mai smesso di suscitare polemiche. Anche di recente infatti molti attori e registi si sono lamentati di un eccessivo white power nei riconoscimenti concessi dall’Academy, mentre dall’altro lato c’è chi dice che negli ultimi anni, per evitare tutto questo, sono state elargite delle statuette non del tutto meritate pur di abbassare i toni della discussione (vedi il caso Jordan Peele nel 2018).
Una cosa è certa, Denzel Washington non è mai stato al centro di queste polemiche, ed infatti si tratta dell’unico attore di colore ad aver vinto ben 2 statuette (se non consideriamo ovviamente il premio alla carriera per Sidney Poitier), ottenendo peraltro di recente pure il record delle nomination: 9, con quella per End of Justice. Nessun attore di colore c’era mai riuscito.

Se lo dice Tom Hanks…

Ad ulteriore conferma circa le doti recitative di Denzel Washington, può bastare leggere un’intervista di Tom Hanks in cui l’attore ha dichiarato che lavorare al fianco di Denzel in Philadelphia è stata una delle esperienze più formative in assoluto per lui in campo professionale. Ha rivelato di aver appreso molte più cose sul set dal collega, che da qualsiasi altra persona.
Se lo dice un altro doppio Premio Oscar come Tom Hanks, c’è da fidarsi; sebbene forse ci sarà rimasto un po’ male quando Washington non ha ricambiato il favore, indicando Gene Hackman e Angelina Jolie come i migliori colleghi di sempre sul set.

Un giornalista che attacca i giornalisti

In alcune circostanze l’attore è stato piuttosto duro nei confronti della stampa. Ha dichiarato infatti, tra le varie, di avere una pessima considerazione del giornalismo moderno, poiché pur di arrivare primi sulla notizia non si scandagliano a fondo i fatti e di conseguenza il web è piano di fake news. Un’osservazione peraltro non del tutto errata, ma che ci porta ad un’altra curiosità. Sapevate che proprio Denzel Washington, colui che ha attaccato la stampa, è laureato in giornalismo? Certo non è effettivamente un giornalista e non ha mai operato nel settore, però nel 1977 ha ottenuto la laurea in Drama and Journalism.

Il sogno Scorsese

Denzel Washington ha lavorato con registi del calibro di Zemeckis, Tony e Ridley Scott, Fuqua, Edward Zwick, Spike Lee, Sidney Lumet e tanti altri. Insomma, le collaborazioni con i grandi del cinema non gli sono certo mancate, eppure ha affermato che il suo sogno è quello di lavorare con Martin Scorsese. Per ora questo non è ancora avvenuto, ma mai direi mai…

Tiziano Costantini
Nato e cresciuto a Roma, sono il Vice Direttore di Stay Nerd, di cui faccio parte quasi dalla sua fondazione. Sono giornalista pubblicista dal 2009 e mi sono laureato in Lettere moderne nel 2011, resistendo alla tentazione di fare come Brad Pitt e abbandonare tutto a pochi esami dalla fine, per andare a fare l'uomo-sandwich a Los Angeles. È anche il motivo per cui non ho avuto la sua stessa carriera. Ho iniziato a fare della passione per la scrittura una professione già dai tempi dell'Università, passando da riviste online, a lavorare per redazioni ministeriali, fino a qui: Stay Nerd. Da poco tempo mi occupo anche della comunicazione di un Dipartimento ASL. Oltre al cinema e a Scarlett Johansson, amo il calcio, l'Inghilterra, la musica britpop, Christopher Nolan, la malinconia dei film coreani (ma pure la malinconia e basta), i Castelli Romani, Francesco Totti, la pizza e soprattutto la carbonara. I miei film preferiti sono: C'era una volta in America, La dolce vita, Inception, Dunkirk, The Prestige, Time di Kim Ki-Duk, Fight Club, Papillon (quello vero), Arancia Meccanica, Coffee and cigarettes, e adesso smetto sennò non mi fermo più. Nel tempo libero sono il sosia ufficiale di Ryan Gosling, grazie ad una somiglianza che continuano inspiegabilmente a vedere tutti tranne mia madre e le mie ex ragazze. Per fortuna mia moglie sì, ma credo soltanto perché voglia assecondare la mia pazzia.