Arriva la pattuglia del destino, riuscirà a salvare le serie TV DC o morirà provandoci?

Per chi non segue il mondo dei fumetti, o per chi segue solo le testate principali, incontrare gli strani tizi dell’episodio quattro di Titans è stato a tratti disorientante. Chi è quel gigantesco robot? Chi è quella parodia dell’Uomo Invisibile? Dove sono i Titani? Quel quarto episodio è stato fondamentale per introdurre al grande pubblico uno dei gruppi meno conosciuti di casa DC, la Doom Patrol, che questo 15 febbraio ha visto uscire una propria serie TV sul servizio in streaming DC Universe, disponibile purtroppo solo in America. Per vedere lo show in Italia dovremmo quindi attendere un po’, e non si sa ancora una data, intanto però andiamo a scoprire la storia del gruppo di supereroi più disagiato in casa DC.

Nati dalle menti di Arnold Drake e Bob Haney, la Doom Patrol esordì nel 1963 sulle pagine di My Greatest Adventure per ottenere dopo sei numeri una serie a loro nome. Il gruppo ottenne un buon successo finché non trovò la sua naturale conclusione in seguito alla decisione di far morire i membri in uno scontro con un terribile nemico. Nel corso degli anni si tentarono più volte dei rilanci della testata, ma i tentativi ebbero poco successo. A confermare questa regola c’è l’eccezione della run affidata a Grant Morrison. Recentemente, nel 2016, Doom Patrol ha subito l’ennesimo rilancio, finito questa volta tra le sicure mani di Gerard Way, ex frontman dei My Chemical Romance e autore della serie a fumetti Umbrella Academy, il cui adattamento televisivo è da poco sbarcata su Netflix.

Tornando quindi alle domande poste di sopra, cos’è questa Doom Patrol? Potremmo descriverli semplicemente come gli X-Men della DC Comics, paragone che in molti fanno per ovvi motivi. Oltre al fatto che sono usciti quasi in contemporanea (la Doom Patrol ha preceduto solo di qualche mese gli X-Men), entrambi i gruppi basano la loro formazione sul fatto che sono odiati ed emarginati dalla società, chi a causa di un gene ricevuto alla nascita e chi per colpa di incidenti che gli ha causato deformazioni. Inoltre, tutte le parti vengono riunite da due uomini molto intelligenti costretti su una sedia a rotelle, e che li guideranno verso una giusta causa.

Il caso più curioso sulle similitudini tra le testate fu il sottotitolo, che riportava su entrambe la dicitura: The World’s Strangest Heroes. Drake ipotizzò che Stan Lee gli avesse rubato l’idea, ma le accuse infondate si persero nel vuoto, e resta tutt’oggi il mistero se ci sia stata una fuga di notizie oppure se le similitudini siano soltanto una coincidenza. In ogni caso, mentre gli X-Men percorsero la strada del successo, la Doom Patrol andò incontro alla sua fine naturale.Doom Patrol

Per quanto riguarda la serie TV, al suo interno vedremo in azione una versione leggermente modificata del primissimo gruppo della Doom Patrol. Troviamo quindi l’ingegnere Niles Caulder, un uomo apparentemente buono che raduna i membri della pattuglia dopo che questi avevano subito gravi danni. Nelle serie successive si scoprirà che in realtà era stato lo stesso Caulder a causare gli incidenti che hanno portato il gruppo ad essere ciò che è, rivelando la vera personalità del buon dottore e la sua intenzione di crearsi una sua personalissima Justice League.

La recluta principale della pattuglia del destino è Robotman, un gigantesco robot in cui il Dr. Caulder ha impiantato il cervello di Cliff Steele, un uomo che era quasi morto in seguito a un grave incidente d’auto. Altri due membri originali sono Negative Man ed Elasti-Girl.
Il primo era un ex pilota di jet che in seguito all’esposizione ad una nube radioattiva durante un volo, ottiene il potere di
emettere uno spirito di energia negativa, ma allo stesso tempo questo rende estremamente radioattivo il suo corpo. Il Dr. Caulder creerà quindi delle speciali bende in grado di contenere queste radiazioni.

Elasti-Girl invece era un’attrice di Hollywood nonché campionessa olimpica di nuoto. Durante le riprese di un film si ritrova a contatto con particolari gas tossici che trasformeranno il suo corpo donandogli la capacità di controllane le dimensioni, potere che sarà inizialmente fuori controllo e che dovrà imparare a gestire durante le sue avventure. Nel corso della serie si aggiungeranno altri due membri, Mento, metaumano dai grandi poteri mentali, e Garfield Logan, che tutti sicuramente conosceranno come Beast Boy. Questi ultimi due, insieme a Robotman, saranno gli unici personaggi che sopravviveranno alla distruzione della Doom Patrol, e mentre Robotman lo incontreremo nuovamente come membro di ogni nuova formazione, Mento sceglierà la strada del male divenendo un villain e Beast Boy andrà a far parte dei Giovani Titani.Doom Patrol

A questo punto i più curiosi si staranno domandando: “Ma nella serie TV ho visto anche Cyborg, cosa c’entra con la Doom Patrol?”. Ebbene, Victor Stone è un personaggio che non ha mai fatto parte di nessuna formazione della Doom Patrol, ed è anche nato anni dopo la creazione del primo gruppo. Allo stesso tempo però, il personaggio di Cyborg ha molte caratteristiche in comune con i membri della DP, essendo anche lui vittima di un incidente e salvato in seguito dal padre scienziato che l’ha reso un “mostro”.

Resta inoltre il fatto che Doom Patrol è uno dei gruppi meno conosciuti addirittura tra i lettori di fumetti, figuratevi agli occhi del grande pubblico. La mossa di inserire Cyborg deriva quindi dal fattore popolarità del personaggio, dopo l’abbandono di Beast Boy visto nella serie Titans, Victor Stone era l’unico eroe inseribile all’interno del gruppo che avesse un buon rapporto tra il mantenere una coerenza, grazie al suo background, e la popolarità, grazie al film Justice League e al cartone Teen TitansRimane quindi da scoprire come verrà motivata la sua inclusione nella serie, che ricordiamo essere attualmente in corso in America sul servizio in streaming DC Universe, mentre a noi non resta che attendere per saperne di più.

Mattia Alfani
Nato a Pescara nel'94 e diplomato in sceneggiatura alla Scuola Internazionale di Comics, dice di essere un grande appassionato di fumetti, videogiochi, cinema e serie tv, ma in realtà adora tutto ciò che è in grado di raccontare una storia, anche un semplice sasso. Ancora meglio poi se queste storie sono fantasy, horror o supereroistiche. Attualmente è alla ricerca della sua strada, saltando tra un università e l'altra, e nel frattempo da sfogo alle sue passioni scrivendone e condividendole su internet. Il suo modello di riferimento è il Dottore. Critico di natura ma non di professione, vorrebbe un mondo tutto suo, ma per ora si accontenta di quelli nei fumetti.