Finalmente Sir Fortesque torna e…. Niente, torna.

Il trailer del nuovo Medievil rilasciato ad Halloween era davvero tanto telefonato. Da anni, da quando esiste il format commerciale delle remastered e dei remake soprattutto ad opera di Sony, l’amata avventura di Sir Daniel Fortesque insieme ad altri celebri cult dell’epoca PSX come Soul Reaver, è sempre stato in cima alla lista tra i desideri di moltissimi giocatori. Che poi, tra parentesi, certo è sempre stato apprezzato, fin dal suo esordio, ma questo stato di cult assoluto e tutto questo amore non lo ricordo negli anni passati. Sembra quasi per certe cose ci si svegli in ritardo… Ma forse il motivo c’è. Pur non essendo un capolavoro assoluto sotto tutti di vista, perché non lo è mai stato, nemmeno all’epoca per quanto fosse un dignitosissimo gioco, Medievil aveva una atmosfera davvero unica, LETTERALMENTE unica, nella ludoteca PSX. E quindi che tornano sempre alla memoria parlando di videogiochi del passato.

Pur scendendo a patti con i limiti tecnici del primo hardware di Sony, quell’insieme di influenze che rendevano il mood del titolo cosi gotico, crepuscolare, ironico, grottesco ma al tempo stesso leggero, che tutti riassumono con l’aggettivo di “Burtoniano”, per chiare assonanze con le opere cinematografiche dell’ideatore di Nightmare Before Christmas, era il frutto di un lavoro artistico estremamente riuscito, che ben si sposava con quella impostazione oggi giorno rudimentale di adventure che mischiava qualche abbozzata fase platform, qualche enigma ambientale e una grossa enfasi sui combattimenti. Tutto ciò rendeva Medievil l’equivalente di un titolo tripla A dell’epoca.  Con il trailer della nuova edizione del titolo del 1998, scopriamo che negli studi di Sony non si era al lavoro su una semplice remastered, ma su un remake vero e proprio, quindi un lavoro, teoricamente, di adattamento completo sul titolo per renderlo attuale.

Eppure, lo guardavo e riguardavo… ma non riuscivo a scorgere la magia di Medievil… E non si tratta né di sopravvalutazione del ricordo dell’opera originale, in quanto a rivederne dei filmati ora scorgo ancora quell’atmosfera speciale, né tanto meno della percezione di un prodotto totalmente scollegato dalla sua fonte, visto che se c’è un merito vero che ha messo in luce questo trailer, è proprio quello di seguire pedissequamente le orme di Medievil, dalla struttura alle inquadrature, alla perfetta riproposizione momento per momento dell’avventura originale.

E allora cosa poteva essere? E perché al momento non sono attratto da questo remake pur amando visceralmente Medievil? Onestamente, non so rispondere con precisione, anche perché siamo sinceri, non si può, di fatto, rispondere precisamente. Parliamo di un video di pochi istanti, e già ad una prossima manifestazione del gioco, le opinioni possono trovare conferme più concrete o al contrario essere stravolte completamente.

Quindi che con un po’ di onestà intellettuale mi trovo a speculare sulle mie stesse sensazioni, per quanto sia concettualmente paradossale. Ma per il gusto di parlare, ecco la risposta che mi do a questa tiepida accoglienza di Medievil remake, che mi pare di capire non ho avuto solo io.

Credo che ci siano titoli a cui per funzionare una semplice spolveratina basta, perché poggiano il proprio carattere e meriti su altri aspetti di cui elementi “astratti” come atmosfera, mood, grafica ecc. sono solo una cornice. Parliamo di titoli come Crash Bandicoot o Spyro, esponenti di un genere, quello dei platform (nelle loro rispettive derive si intende) comunque ancorato al passato. Questi giochi sembrano effettivamente più belli perché di fatto molto basati sul gameplay e poco sul resto, perché di fatto senza nemmeno troppi termini di paragone con il presente -ad eccezione di rari capitoli di Mario- e perché per quella che è la loro scelta stilistica, arrotondare e definire un po’ le spigolosità del passato, tutto sommato basta e avanza.

Ma quello che è il genere di Medievil  ha invece subito enormi evoluzioni negli anni, si tratta a tutti gli effetti di un action adventure come ne esistono mille oggi. Probabilmente, avrebbe avuto le potenzialità per emergere in un fantastico titolo REALMENTE attualizzato ai giorni nostri, anche a costo di rinunciare a qualche ingenuità nel level design dell’epoca. Dal trailer si vede qualche inquadratura più ravvicinata, diversi dettagli in più nell’ambiente di gioco, ma di fatto pare di stare davanti ad una remastered classica, con lo stesso identico gioco, comprese animazioni piuttosto scadenti, semplicemente ripulito. Non sarebbe stato fantastico un lavoro capillare ed estremo come quello fatto con il prossimo Resident Evil 2?

Forse inspirato dai tanti ritardi nell’annunciare e nel mostrare il gioco, dentro di me si era formata questa speranza, un nuovo Medievil, fedele al primo come ambientazione e atmosfera ma con una direzione artistica più decisa e in grado di reinterpretare degnamente lo stile originale, magari dando al tutto una “patina diversa”, per esempio più “plastilosa” e realistica nella consistenza (non ovviamente nei lineamenti dei personaggi e nelle deformità proprie allo stile artistico), per avvicinarsi proprio al modello Burtoniano. Auspicavo inoltre un gioco riscritto nel design del combattimento, con animazioni inedite e credibili, e un sacco di altri accorgimenti che al momento, non ho riscontrato nel trailer.

Non lo so… Sentivo il bisogno di condividere questo strano amaro che mi è rimasto in bocca, per sapere se magari sotto sotto, la pensate come me o diversamente. Che poi parliamo di un trailer e la bontà dell’operazione è ancora tutta sul piatto. Il remake di Medievil si ha comunque da fare, ci mancherebbe!

Diciamo solo che la strada intrapresa è già decisa e forse non è coraggiosa come qualcuno, o forse solo io, immaginavo. Fatemi sapere.

Davide Salvadori
Cresco e prospero tra pad di ogni tipo, forma e colore, cercando la mia strada. Ho studiato cinema all'università, e sono ormai immerso da diversi anni nel mondo della "critica dell'intrattenimento" a 360 gradi. Amo molto la compagnia di un buon film o fumetto. Stravedo per gli action e apprezzo particolarmente le produzioni nipponiche. Sogno spesso a occhi aperti, e come Godai (Maison Ikkoku), rischio cosi ogni giorno la vita in ridicoli incidenti!