Lutto nel mondo del cinema: scomparso Enzo Sciotti

Lutto nel mondo del cinema: Enzo Sciotti, celebre autore di locandine cinematografiche, è morto, venuto a mancare nella serata di ieri. Sciotti, scomparso all’età di 77 anni, era stato uno degli illustratori più noti del cinema nostrano, con le sue locandine che avevano accompagnato buona parte delle produzioni italiane degli anni Ottanta.

La notizia del suo decesso è arrivata ieri sera, con un messaggio giunto tramite il suo profilo Instagram. “Ciao a tutti gli amici virtuali, da oggi non potrò più farvi vedere i miei manifesti, di cui sono tanto orgoglioso, è stato un piacere e un onore interagire con tutti voi. Io sono volato via e vi tengo tutti nel cuore. Alla prossima vita”.

Morto uno dei grandi illustratori del nostro cinema: la carriera di Enzo Sciotti

La vita di Enzo Sciotti si lega a doppio filo alla sua carriera. Iniziò precocissimo, ad appena ventun’anni, firmando la sua prima locandina per Rita, la figlia americana, pellicola con la regia di Piero Vivarelli. Nel tempo la sua carriera progredì, facendone uno dei nomi più richiesti per le copertine del mercato home-video.

Enzo Sciotti morto

Tra le sue opere più famose ricordiamo quelle de La Casa 2 e de L’armata delle tenebre, celebre saga di Sam Raimi, dove il suo stile riuscì a dare risalto alle tematiche horror presenti nei film. Ma non fu solo autore di copertine dai toni cupi. Tra le sue opere spiccano molte firme sui film della commedia italiana anni Ottanta, come quella molto famosa per L’allenatore nel pallone, celebre film con Lino Banfi nel ruolo dello sfortunato allenatore Oronzo Canà.

Morto Enzo Sciotti scompare quindi un pezzo di storia del cinema. Un piccolo frammento di innocenza ormai perduto che, dopo ieri sera, sembra ormai sparito per sempre.

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.