Magia e gemme per un “modico” prezzo

Potremmo semplificare l’intera recensione dedicata a Faeria in una semplice frase, diventata oggetto di meme e luogo comune tipico di internet: “bene, ma non benissimo”.

Se fossimo qui a descrivere un gioco per mobile, forse il giudizio finale sarebbe stato anche migliore. Il fatto è che Faeria è un gioco divertente, su cui è piacevole passare un po’ di tempo, ma spesso si ha l’impressione che dover accendere il PC e aspettare l’intero caricamento del gioco solo per poter fare un paio di partite a questo strategico non valga la pena. Ma procediamo con ordine.

Faeria è uno strategico basato sulle carte, come molti altri titoli usciti recentemente. Il breve (ed efficace) tutorial ci introduce subito in quello che sarà lo scopo del gioco: azzerare i punti vita dei nemici di fronte a noi, creati dalla CPU oppure online, che affronteremo su un campo di battaglia che dovremo creare turno dopo turno, piazzando delle caselle su cui sarà possibile evocare le nostre creature e spendendo il relativo costo di mana. Ad ogni turno potremo scegliere se piazzare due caselle “neutre” oppure una speciale (deserto, foresta, montagna, mare), il numero delle quali costituirà una sorta di “mana parallelo” che ci consentirà di evocare creature legate a quell’elemento. Ogni creatura possiede una propria abilità, che dovrà essere sfruttata dal giocatore per poter raggiungere il campo avversario, attaccare direttamente l’evocatore nemico e azzerare i suoi punti vita. Ad ogni turno potremo scegliere di piazzare altre caselle, oppure rinunciare a questa possibilità per aggiungere mana alla nostra riserva o pescare altre carte.

Semplicissimo. E con quei richiami a Magic: The Gathering che è difficile non apprezzare.

Il fatto è che Faeria diverte davvero con poco e, purtroppo, per poco. Una volta fatte un paio di partite, magari giusto per sbloccare la ricompensa giornaliera, ci si può stancare subito, decidendo, già che siamo al PC, di attaccarci a un gioco più appagante e complesso. Il suo lato online, inoltre, introduce a quella che è la sua caratteristica più discutibile: essere nei fatti un pay to win.

Sì, perché la creazione del mazzo è subordinata alla raccolta di nuove carte: teoricamente più giochiamo, più carte dovremmo ottenere per creare un mazzo invincibile, ma come spesso succede i nostri avversari sono probabilmente personaggi annoiati e dotati di un portafogli maggiore del nostro, che quindi non si faranno problemi a spendere 29.99€ per ottenere un pacchetto con un buon numero di gemme incluso, che saranno spese per sbloccare carte migliori delle nostre.

Pertanto, parte dei videogiocatori, quelli non interessati a competere contro altri utenti, potrebbe trovare questo gioco decisamente avvilente. Se riuscite ad accontentarvi di qualche partita contro la CPU, senza troppe pretese e avete abbastanza tempo da perdere, Faeria è un ottimo strategico, capace di unire elementi di vecchia scuola con innovazioni tutto sommato interessanti e scenari di buon impatto visivo.

In effetti un punto di forza del gioco è dato proprio dai suoi sfondi e dai disegni delle carte, ben realizzati e piacevoli da vedere. Insomma, non ci troviamo di fronte a un lavoro “fatto tanto per farlo”, ma se non badate troppo al comparto artistico in questo genere di titoli, difficilmente potreste apprezzare la cosa. Per contro, da un gioco chiamato Faeria, un amante della mitologia e del folklore potrebbe forse aspettarsi una varietà maggiore di creature, che risultano invece un po’ ripetitivi.

Verdetto

Faeria potrebbe essere un gioco decisamente migliore ma, nonostante gli enormi difetti, se si è amanti di questo tipo di strategico “a caselle”, varrà sicuramente la pena darci un’occhiata e spendere qualche ora del proprio tempo per creare un mazzo di carte che permetta di competere. La spesa maggiore, per contro, rischia di essere quella in denaro, considerato che il titolo si configura come un classico “free to play – pay to win”, dove per ottenere ricompense migliori saremo costretti a pagare. Da questo punto di vista, è un titolo consigliabile solo a giocatori danarosi e spendaccioni.