Il cimento dell’armonia e dell’invenzione di PlayGround Games

Dopo anni passati a parlare di videogiochi, è capitato spesso di vedere serie videoludiche fare un passo falso. Abbiamo visto saghe prendere il volo e zoppicare un po’, oppure titoli che giungono alla loro seconda interazione fermarsi al palo, un po’ come succede nella vita vera. Un pensiero razionale che tuttavia lascia spazio ad alcune eccezioni che confermano la regola di cui sopra, come Forza Horizon 4. Lo spin-off della celebre simulazione motoristica di Microsoft ha ormai otto primavere sulle spalle eppure, per la quarta volta di fila, quello che ci troviamo di fronte è un gioco maestoso capace di rivoluzionarsi nuovamente, raffinando i pochi difetti e tramutandosi sempre di più nel miglior parco giochi virtuale esistente per ogni amante delle quattro ruote.

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Forza Horizon 4 fa del suo fulcro il festival itinerante omonimo, un evento internazionale che offre spettacoli a base di gare al cardiopalma tra hypercar, sfide tra auto d’epoca, corse adrenaliniche in fuori strada e folli esibizioni come mettere a duellare una macchina e un jet militare. Un’esperienza unica che quest’anno si svolge nel Regno Unito, al confine tra Inghilterra e Scozia, tra colline verdeggianti e cittadine moderne e un mucchio di cose da fare per tutto l’anno, letteralmente.

La novità principale del pacchetto è la stagionalità della mappa di gioco: come nella celeberrima raccolta di concerti di Antonio Vivaldi, infatti, le quattro stagioni si alterneranno man mano che proseguiremo nel gioco, portando a cambiamenti radicali impossibili da ridurre a semplici elementi cosmetici. Ogni cambio di stagione modificherà in modo netto l’ambiente circostante e le strade da percorrere, svelando sempre qualcosa di nuovo da scovare scorrazzando per le mappe, oltre ad influenzare pesantemente il modello di guida del gioco. Ovviamente Horizon non ha la pretesa di essere un simulatore ai livelli del papà Forza Motorsport, tuttavia è impossibile non notare quanto il modello di guida continui a raffinare quel sottile equilibrismo tra la componente realistica e quella più giocosa di stampo arcade. Grazie anche alle personalizzazioni offerte, il giocatore può adattare il gioco alle sue esigenze, togliendo o aggiungendo aiuti alla guida come il controllo della trazione o una simulazione più o meno realistica del volante, nonché la bravura generale dei Drivatar, ovvero avversari guidati da un’IA che ricalca lo stile di guida di altri giocatori, amici e non.

L’esperienza generale resta comunque di spessore, mettendoci davanti gare sempre molto competitive e divertenti, lasciandosi decisamente alle spalle sotterfugi tipici del genere come auto in fila indiana e disinteressate, mettendoci di fronte a sportellate e sverniciate al cardiopalma.

Questa però è solamente la punta dell’iceberg che rappresenta l’offerta complessiva di Horizon: la prima fase del gioco ci farà competere alle varie sfide del Festival, cercando di accumulare fans e punti esperienza che, oltre a farci vincere premi in denaro, auto o elementi cosmetici per il nostro avatar (personalizzabile per la prima volta in assoluto nella serie), amplierà la rosa di eventi in cui cimentarsi. Una volta giunti al nostro primo anno virtuale di gioco, però, quello che sembrava essere l’intero gioco si rivela essere un mero tutorial per quello che ci aspetta, ovvero un MMORPG a tema automobilistico in costante cambiamento, ma soprattutto personalizzabile in tutto.

Entrare in una sessione online in quello che per comodità definiremo “endgame” porterà infatti ad una mappa viva che, ogni settimana, cambierà letteralmente le stagioni di gioco permettendo di giocare eventi unici in solitaria oppure con la nostra crew di amici, come le nuovissime avventure di squadra che garantiranno premi esclusivi sempre più golosi in base al nostro piazzamento settimanale.
Questo senza dimenticare poi le tante possibilità offerte dal gioco in questi anni e riproposte nel gioco con nuove caratteristiche come il Centro Creativo, luogo dove potremo sbizzarrirci nella creazione di nuovi contenuti come assetti e design personalizzati per le nostre macchine da poter condividere online, nonché riprogettare ogni singolo evento presente nel gioco proponendo ad esempio gare di drift tra veicoli commerciali o sfide endurance tra auto d’epoca, ampliando all’infinito le possibilità di sfidarsi. Il tutto poi con il solidissimo supporto di Playground Games, tra nuovi contenuti sia gratis che a pagamento che potrebbero prolungare moltissimo la nostra permanenza tra le campagne inglesi.

Un gioco dunque divertente senza dubbio alcuno, ma anche bellissimo da vedere: che sia su PC, Xbox One o l’ammiraglia Xbox One X, Forza Horizon 4 si conferma un titolo splendidamente sviluppato sotto il profilo tecnico. Ovviamente le prestazioni migliori si possono godere sul piatto forte di Redmond: la X permette infatti di scegliere tra due modalità di gioco ormai standard delle console premium, ovvero una risoluzione Full HD a 60 frame al secondo oppure una resa in 4K a scapito però di un framerate dimezzato. Una scelta che non avremmo voluto fare semplicemente perché da un lato abbiamo la fluidità perfetta per ogni arcade, granitica e senza alcun compromesso, ma dall’altra parte abbiamo una risoluzione che sfida ogni limite facendo godere le nostri pupille grazie anche all’eccellente lavoro svolto nel design dell’enorme mappa di gioco, ricca di scorci e vedute mozzafiato che ci faranno quasi inchiodare per la loro bellezza, salvo poi ripartire e continuare a correre. Per gli amanti della Master Race, inoltre, il titolo offre un’ottimizzazione decisamente migliorata rispetto al passato, permettendo a configurazioni medio/alte di raggiungere un buon grado di dettaglio visivo e garantendo 60 FPS senza grosse difficoltà, lasciando altresì il brivido ai possessori di macchine fantascientifiche la possibilità di sbizzarrirsi in libertà spingendo le loro macchine al massimo con una goduria proporzionale con la loro lucida follia.

A infiocchettare tutto ci pensa poi il comparto audio, che offre una qualità nettamente superiore rispetto alla media in termini di effetti sonori e rombi di motore e avvolgendo il giocatore con un gran numero di radio in-game che spazieranno dalla musica classica al pop, passando per un rock aggressivo alla drum ’n’ bass più spaziale. La colonna sonora ideale per incorniciare le nostre folli corse al divertimento più totale.

Verdetto

Forza Horizon 4 è l’ennesimo balzo in avanti di una serie che non riesce a deludere nemmeno per sbaglio: un titolo immenso che riesce a rivoluzionare una formula rodata dandogli una longevità difficile da stimare, soprattutto nel momento in cui ci si rende conto di non pagare la benzina. Un acquisto obbligato per ogni amante delle quattro ruote, per i possessori X Box e PC e per tutti coloro che vogliono il racing game arcade migliore della generazione attuale.

Voto: 9

Se vi stuzzica Forza 4…

Se non siete possessori di una Xbox One o di un PC abbastanza in forma, l’unico modo per saggiare le velleità di un racing open world è The Crew 2 di Ubisoft. Oppure potete fare un salto nel passato e recuperare la rimasterizzazione di Burnout Paradise, uno dei racing arcade migliori di sempre.

 

 

 

 

Francesco Paternesi
Pur essendo del 1988, Francesco non ha ricordi della sua vita prima del ’94, anno in cui gli regalarono un NES: da quel giorno i videogiochi sono stati quasi la sua linfa vitale e, crescendo con loro, li vede come il fratello maggiore che non ha mai avuto. Quando non gioca suona il basso elettrico oppure sbraita nel traffico di Roma. Occasionalmente svolge anche quello che le persone a lui non affini chiamano “un lavoro vero”.