Quando i MOBA incontrano i giochi di carte. La nostra prova di Golem Gates

Nel panorama videoludico attuale è sempre più difficile trovare quella componente che riesca a portare delle novità degne di nota, che possa davvero stravolgere un genere, o crearne di nuovi partendo da qualcosa di già esistente. Ci hanno provato i ragazzi di Laser Guided Games con Golem Gates, che sarebbe riduttivo e fuori contesto definire come l’ennesimo MOBA o Gioco di Carte. Quello che il team di sviluppo ha fatto, partendo dal forte impatto delle due tipologie di gioco negli ultimi anni, è stato unire la componente Strategica, quella dei comuni MOBA e giochi di carte per creare qualcosa di veramente nuovo e, dobbiamo dire, potrebbe davvero essere una formula giusta.

Non chiamatelo MOBA

Nei giochi di carte, solitamente, ci troviamo a difendere gli “avocatori”, mentre nei MOBA viene considerato molto spesso il concetto di “nexus”, o di un qualsiasi edificio che rappresenta il cuore della squadra. In Golem Gates tutto ruota intorno all’Harbringer, che rappresenta l’evocatore delle vostre truppe. Come detto poco prima, il gioco è una fusione tra i 2 generi: avremo a disposizione un nostro mazzo di carte (chiamate Glifi) e in base alla mano iniziale è possibile lanciare truppe sul campo di battaglia tentando di uccidere l’Harbringer nemico. Allo stesso tempo dovremo difendere il nostro, piazzando trappole e torrette sul campo di battaglia, aspetto che in alcune situazioni ricorda molto un genere Tower Defence. Le carte possono essere di diversi tipi, come truppe, edifici di difesa, trappole, boost per le unità, magie e carte per effettuare pescate multiple dal mazzo.

Dobbiamo dire che la trovata è davvero interessante anche se molto spesso il gioco si baserà sulla casualità. Dopo aver visto la mano iniziale, prima dell’inizio del match, sarà possibile selezionare alcune carte da sostituire mentre, a partita iniziata, verrà aggiunto un glifo alla mano col passare dei secondi. È inutile dire che molto spesso ci ritroveremo nella sgradevole situazione in cui nella mano siano presenti solo potenziamenti, non avendo truppe disponibili, il che porta a diversi secondi di svantaggio rispetto al nostro avversario. Il gioco attualmente si basa sul PvP, anche se i server sono decisamente vuoti, data la fase in early access del gioco e spesso si dovrà attendere molto tempo per poter iniziare una partita. Ovviamente, si potranno giocare le partite contro un bot mentre una modalità campagna single player verrà introdotta al lancio del gioco. Le arene sono costituite da passaggi obbligati che porteranno a scovare facilmente la posizione dell’avversario, con la possibilità di catturare alcuni punti presenti nella parte intermedia che offriranno maggiore visibilità dell’area e ci aiuteranno a tenere sotto controllo i movimenti dell’avversario. Harbringer potrà inoltre evocare un piccolo volatile etereo che potremo mandare in avanscoperta per scovare le truppe nemiche e ragguagliarci sulla situazione dell’avversario. La costruzione delle mappe riesce a rendere il gioco meno dispersivo, rafforzando in maniera importante la componente strategica. Il design di Golem Gates non ci consente certo di gridare al miracolo e pecca un tantino di originalità, con un’atmosfera dark che, pur essendo ben realizzata, non offre nulla di eclatante.

Alla fine di ogni match, verranno offerte diverse ricompense, in base all’esito della partita, che potranno essere aggiunte al nostro mazzo. Il mazzo non ha nessun limite di glifi ma, ovviamente, averne in quantità elevata potrebbe essere controproducente e dunque risulta sempre utile basarsi su una strategia e cercare di costruire il mazzo con furbizia. Chiaramente, la partita termina quando si riuscirà a ridurre a zero i punti vita dell’Harbringer avversario. Un altro aspetto importante, oltre alla capacità del posizionamento delle truppe per l’attacco e alle torrette per la difesa, è la gestione del mazzo. Infatti, una volta terminate le carte a vostra disposizione, si dovranno attendere circa 15 secondo per renderle di nuovo disponibili. Questi potrebbero essere momenti cruciali in determinate fasi convulse del match. Anche se la componente “casualità” molto spesso prende il sopravvento sul resto, il bilanciamento generale si basa sul fatto che non è possibile posizionare sul campo di battaglia unità molto potenti già all’inizio della partita. Ogni carta, infatti, ha bisogno di un certo valore di energia per essere evocata. L’energia aumenterà man mano nel tempo in maniera costante e sarà possibile accumularne sempre di più fino ad un valore massimo.

Insomma, questo Golem Gates ci ha decisamente convinti per via della sua natura davvero originale. Ci aspettiamo naturalmente dei passi avanti sul fronte del bilanciamento ma, soprattutto, sul comparto grafico e sul design di alcune mappe che attualmente non offrono particolari spunti. Ad ora, nonostante l’esiguo affollamento dei server, il gioco risulta essere divertente ed immersivo quando si riesce a trovare una partita da giocare e, inoltre, sembra essere esente da problemi quali importanti bug o crash. Ovviamente, trattandosi di un gioco in Early Access, il giudizio completo verrà rilasciato in fase di review ma resta sicuramente un progetto da tenere sotto controllo.

Settimio Capozzoli
Ingegnere per hobby, Nerd di professione. Appassionato di Videogames, da quando mio padre mi regalò un Atari 7200 con MidnightMutants (avevo solo 2 anni) ed attratto da qualsiasi aggeggio elettronico. Odio profondo per Assassin’s Creed, dopo averlo lodato fino al terzo capitolo ed amante di Halo, Dragonage, The Witcher e di quel gran figo di Illidan Stormrage. Da grande sogno di diventare uno Spartan.