Final Fantasy da un altro punto di vista, quello del What The Fuck (WTF)

Quando parliamo di Final Fantasy, le prime sensazioni che affiorano al petto sono fatte di dolcezza, di malinconia, di affetto: un amalgama di emozioni che nasce dal ricordo che abbiamo delle melodie di Nobuo Uematsu, dei combattimenti sofferti contro i boss, delle storie suggestive e turbolente dei protagonisti. Per farla breve: quando parliamo di Final Fantasy, pensiamo subito alla sua natura più intimistica ed emozionale. Lo facciamo un po’ a torto, forse, perché molto spesso ci dimentichiamo della parte più irriverente e addirittura nonsense del suo carattere, presente sin dagli albori. Per questo motivo abbiamo deciso di menzionare alcuni dei momenti più What The Fuck (WTF) della serie, ovvero quelli che ci hanno lasciato di sasso davanti la televisione. A voi la scelta se per sorridere o per sollevare le sopracciglia in segno di perplessità.

Il “maiunagioia” di Zell con gli hot-dog

Nella combriccola di Squall di Final Fantasy VIII, Zell è all’apparenza il più duro di tutti: cresta bionda, tatuaggio che si dirama sulla guancia, sorrisetto da attaccabrighe, pugni usati come armi. Insomma, si presenta sulla carta come il bulletto della squadra. In realtà veniamo a scoprire che più che un bullo è un bullizzato. Dalla vita. E non ci riferiamo alle frecciate di Seifer, quanto al suo conflittuale rapporto con il cibo.

Tutto inizia dalla scenetta all’interno della mensa del Garden, in cui Squall viene circondato da Seifer, Rajin e Fujin. Questi ultimi due danno inizio a una battibecco, che però viene subito interrotto dall’arrivo trafelato di Zell. Il giovane SeeD si getta sul bancone chiedendo di avere un hot-dog, ma la barista gli annuncia con rammarico che sono terminati. D’altronde non è colpa sua se Zell si presenta sempre fuori orario. Il ragazzo allora accetta l’ennesima sconfitta contro gli hot-dog, e per questo decide di abbandonare la sala con passo lento e pesante.

Ciò che fa sorridere in questa scena non è tanto la sfortuna a là Paperino di Zell, quanto la tragicità esagerata respirabile durante la scena, evidenziata – soprattutto oggi – dai movimenti a scatti di Squall, Seifer, Rajin e Fujin, che perplessi e ammutoliti seguono la disfatta del compagno.

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Ma l’epilogo di Zell vs gli hot-dog arriva solamente alla fine del gioco, durante il video dei titoli di coda, in cui al Garden di Balamb si festeggia il salvataggio del Tempo e dello Spazio. Tutti i personaggi passano davanti all’obbiettivo delle videocamera con charme e carisma, quando l’inquadratura si sofferma su Zell, intento a festeggiare la sua più grande vittoria: non la sconfitta di Artemisia, bensì l’ottenimento dei bramati hot-dog.

Peccato che, per la sua voracità, il ragazzo si soffoca, comincia a sputare pezzi di cibo, viene preso a manate dietro la schiena da Selphie e Quistis, e tanti altri dettagli. Il tutto è ovviamente immortalato in video. A quanto pare il karma non funziona su Zell.

La femminilità latente di Cloud

La seguente scena è forse un po’ banale in questo flusso di ricordi WTF, ma non citarla sarebbe scorretto. Avrete capito dal titolo che ci riferiamo all’iconico travestimento da donna di Cloud di Final Fantasy VII. Rinfreschiamoci un po’ la memoria: Il giovane guerriero e Aeris devono salvare Tifa dalle viscide grinfie di Don Corneo, un noto delinquente amante della compagnia femminile. In sostanza, un vero maiale. Lo è a tal punto che nel suo club privato possono entrare esclusivamente donne.

Da qui la geniale idea di Aeris di mascherare la virilità di Cloud, per consentirgli l’accesso nell’harem e salvare Tifa. E così, dopo avere fatto i giusti passaggi, prendiamo le redini non di uno spadaccino dai capelli a punta, ma di una graziosa fanciulla con le trecce, ben truccata e un vestita con un abito viola. Cloud è “irriconoscibile”.

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Probabilmente, questa scena – incluso l’incontro successivo con Don Corneo – viene ricordata con simpatia perché all’epoca chi giocava a Final Fantasy VII era bambino, ed era facile fare umorismo con dei personaggi dalle forme rotonde e buffe. Chissà se, con il futuro remake di Final Fantasy VII, questa scena non diventerà un po’ cringe, dato che Don Corneo è davvero un gran pervertito. Già un assaggio di ciò è presente in questo trailer.

La manina di Gidan (+1)

Parlando di pervertiti e di perplessità, Gidan di Final Fantasy IX ne è un grande esempio. Difatti pecca di mani lunghe, non solo perché è un ladro, ma perché non si fa problemi a manifestare la sua attrazione per Garnet. Accade quando quando i due insieme a Vivi salgono sull’idrovolante per raggiungere Lindblum. La principessa inizialmente non è convinta, ed è necessario che il ladro insista. Ci riesce, per cui Garnet passa avanti e comincia a salire le scale. Fa appena un passo in su, che Gidan ne approfitta per palparle il sedere. La ragazza prontamente reagisce, ma a sua volta riceve come risposta “Che morbido”. Avete parole? Noi noi, per cui ci sembra abbastanza WTF.

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Tuttavia, non finiamo certo qui con Final Fantasy IX, perché vi è un’altra chicca: ricordate quando Gidan e Garnet si sposano per finta per accedere all’Albero di Lifa? Se la risposta è sì, allora dovreste ricordare anche del matrimonio tra Quina e a Vivi, spinti da Gidan con lo scopo di rimanere solo con Garnet per la luna di miele (pervertito lo abbiamo già detto?).

Ecco, nonostante l’imbarazzo del maghetto, alla fine i due cedono alle false nozze, esprimendo il loro affetto con dolci parole. Una scena meravigliosa, grazie al romanaccio di Quina. Infatti, nella sua traduzione italiana, FF IX meriterebbe di occupare l’intero articolo: ammettetelo, quanto vi siete divertiti da bambini a indovinare gli accenti regionali dei personaggi e a leggerli a tono?

Mysidia, la città che è un’insidia

All’inizio dicevamo del carattere irriverente e simpatico di Final Fantasy, presente sin dai suoi primi capitoli. Ci riferiamo in particolare al quarto, in cui possiamo visitare Mysidia. Si tratta di una cittadina abitata da maghi, molto scherzosi soprattutto nei confronti dei forestieri. Di conseguenza, nei panni di Cecil, siamo succubi di diversi tranelli, trappole e incantesimi che ci tramutano persino in animali.

L’impatto con la città è incredibile: qualsiasi appassionato di GdR sa che, una volta approdato in un nuovo centro abitato, occorre parlare con gli abitanti. Immaginate dunque, voi baldi giocatori di Final Fantasy IV, amanti della scoperta, che vi appropinquate a parlare con il primo mago che cammina verso di voi, e vi trovate trasformati in rana. Così, inaspettatamente.

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Ma ancor più bella è l’entrata alla locanda, dove una ragazza ci chiede di osservare uno spettacolo: parte una coreografia che lascia addormentare il povero Cecil, il quale, poco dopo, si ritrova tramutato in maiale. Questo ci rende costretti a girare la città in carni suine prima di trovare l’antidoto. Il tutto è enfatizzato da una musichetta ritmata e scherzosa, che fa da theme alla città e che rimanda alla natura burlesca dei suoi abitanti. Chapeau Final Fantasy IV.

Il re dei WTF di FF: “What can I do for you?”

Quest’ultimo paragrafo è dedicato alla scena che meglio riassume quanto detto all’inizio di questo articolo. Final Fantasy prevale nel cuore di noi videogiocatori per le sue scene struggenti e romantiche, per le sue tematiche profonde, per lo stile artistico solenne ed epico. Persino i filmati d’apertura lasciano trasparire queste caratteristiche: basta citare, ad esempio, Liberi Fatali che echeggia durante lo scontro tra gunblade di Seifer e Squall, o l’inizio della storia di Tidus nella Zanarkand del blitzball e di Sin.

Fatta questa premessa, pensate adesso al classico giocatore della serie che, dopo questa esperienza maturata negli anni, mette il cd di Final Fantasy X-2 per la prima volta nella PlayStation 2: “YRP in posizione, lo show sta per cominciare” dice Rikku via microfono a chissà chi. Poi la scena si sposta sul palco dove c’è la Yuna classica, l’invocatrice morigerata e sensibile, che all’improvviso diventa un’idol Jpop e canta e balla “Real Emotion”.

Nemmeno la più romantica “1000 Words” salva Final Fantasy X-2 dall’essere il re del WTF. Grazie Yuna, Rikku e Pain. Il carattere pop di FF X-2 esplode così, sin da subito, buttandoci in un’avventura che può non piacere in termini di profondità, ma che tutto sommato diverte, e neppure poco.

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Questi sono solo alcuni esempi di come Final Fantasy stemperi il dramma delle sue storie attraverso scenette, personaggi e veri e propri video. Ce ne sarebbero altri da raccontare, per cui speriamo nei vostri ricordi da giocatori, per omaggiare una delle serie più importanti della storia videoludica in una maniera diversa dal solito.

Lorena Rao
Deputy Editor, o direttigre se preferite, assieme a Luca Marinelli Brambilla. Scrivo su Stay Nerd dal 2017, per cui prendere parte delle redini è un’enorme responsabilità, perché Stay Nerd è un portale che punta a stimolare riflessioni e analisi trasversali sulla cultura pop a 360° tramite un’offerta editoriale più lenta e ragionata, svincolata dalle dure regole dell’internet che penalizzano la qualità. Il mio pane quotidiano sono i videogiochi, soprattutto di stampo storico. Probabilmente lo sapete già se ascoltate il nostro podcast Gaming Wildlife!