I Simpson elencano cinquanta motivi per non votare Donald Trump

Si avvicinano le elezioni americane, ma anche lo speciale di Halloween dei Simpson e, come tradizione, la clip iniziale riguarda il voto che vedrà Trump opposto a Biden.

Come avvenuto in passato vediamo Homer entrare nella cabina elettorale per scegliere il presidente degli Stati Uniti. Dopo un momento di indecisione entra Lisa che lo rimprovera, ricordandogli quanto fatto da Trump negli ultimi quattro anni.

Partono così in sovraimpressione le leggi e le affermazioni più discutibili compiute dall’amministrazione Trump. Il tutto porta Homer a scegliere un altro candidato (no, non Kodor e Kang).

Considerato che in passato i Simpsons avevano previsto anche la corsa alla presidenza di Trump e la dichiarata antipatia per i Repubblicani di Matt Groening, non sorprende questa scelta di campo da parte della famiglia più amata d’America.

C’è da chiedersi se anche questa volta i Simpsons abbiano predetto il futuro. Al riguardo Nancy Cartwright, che dà la voce a Bart Simpson, in passato aveva scherzato dicendo che la serie sta raggiungendo un buon record. Al contrario Yardley Smith, proprio come il personaggio che interpreta (Lisa Simpson) aveva mantenuto un approccio più razionale. “Se vai in onda per tre decenni è probabile che ogni tanto ne azzecchi una”.

Lo storico sceneggiatore della serie Al Jean pure ci aveva scherzato su. “La gente adesso ci chiede di iniziare a predire avvenimenti positivi, perché si sono avverati tutti quelli negativi!”.

simpsons trump

Il nuovo speciale di Halloween dei Simpsons, il Treehouse of Horror XXXI, andrà in onda questo 18 Ottobre su Fox. Gli episodi annunciati si intoleranno Toy Gory, con un palese riferimento al film Pixar, in cui Bart tratterà in maniera scorretta i suoi giocattoli; Into the Homerverse, dove assisteremo alla riunione degli Homer di più dimensioni; e Be kind, rewind dove Lisa sarà costretta a rivivere all’infinito il giorno del suo compleanno.

(fonte: Variety)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.