Un nuovo sequel de Il Corvo non ha senso secondo Ernie Hudson: il film è morto con Brandon Lee

Sono passati anni dal leggendario e tragico film de Il Corvo del 1994, ma di tanto in tanto spuntano voci che vorrebbero riportare in vita il franchise dopo gli sfortunati sequel già accaduti, eppure Ernie Hudson, che non è noto solo per Ghostbusters, ma ha partecipato anche al film appunto, nel ruolo del Sergente Albrecht, non crede che sarebbe la scelta giusta.

Nonostante infatti ci siano alcuni fan a cui farebbe piacere un’ipotesi del genere, soprattutto dopo le ultime indiscrezioni che davano Jason Momoa come protagonista di un reboot, per l’attore Il Corvo nasce e muore con Brandon Lee.

Lee, come ricorderete, rimase ucciso sul set, e nonostante tutto la troupe riuscì a completare il film utilizzando le riprese già pronte. Per Hudson, come per molti altri, il franchise morì con l’attore.

il corvo ernie hudson

James O’Barr è un amico e ha creato questa cosa come una graphic novel. E Brandon le ha dato vita, lo conoscevo già prima del film. Avevamo avuto alcuni problemi a mettere tutto insieme, ma quando Brandon morì… è difficile parlarne. Ho fatto film d’azione, ma nessuno si è mai fatto male, è quasi impossibile che succeda, ma è successo. Insomma, a me piace far parte di quel film, e Alex Proyas che lo ha diretto è un regista fantastico, ha fatto davvero di tutto per rendere il film quello che è. Ma nella mia mente è finita lì.

Forse ci saranno altri film de Il Corvo, ma non è come Ghostbusters, che volendo ne puoi fare quanti ne vuoi. Io penso che Brandon fosse Il Corvo, e per quello che mi riguarda, quando è morto e siamo tornati sul set per finirlo, era già finito. So che ne hanno fatti altri, ma non li ho mai visti. Brandon era Il Corvo, così la penso. Ora magari i fan la pensano diversamente, e ovviamente anche gli studios, perché potrebbe essere un grande franchise, ma a volte credo che sia una cosa molto specifica”.

E voi che ne pensate? Anche per voi Il Corvo è morto con Brandon Lee o sareste curiosi di vederne un altro?

(Fonte: Comic Book)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.