La condivisione account è un danno enorme per Netflix, ma per il momento le cose non cambieranno

La competizione e la concorrenza nel mondo delle piattaforme streaming sta per diventare sempre più accesa, con l’arrivo del servizio di Disney che con Disney+ si aggiunge al già ricco mare delle offerte dei contenuti online, insieme ai giganti di Amazon e Netflix, ma quest’ultima ha un altro problema da affrontare: quello della condivisione account.

Perché come se non bastasse l’arrivo di un concorrente importante come Disney, la questione del password sharing è piuttosto spinosa, per diversi motivi.

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Il primo è ovviamente di natura economica: uno studio ha infatti rivelato che dei 13.7 milioni di abbonati a Netflix, almeno il 10% di essi condivide la propria password e il proprio account con qualcuno. Tradotta in numeri, la cosa assume contorni abbastanza preoccupanti, visto che si tratta di una perdita di 135 milioni di dollari al mese per l’azienda, e dunque addirittura di 1.62 miliardi di dollari all’anno.

Non sono insomma briciole, che anche un gigante come Netflix può permettersi di perdere. Il problema è che attualmente non ci sono soluzioni all’orizzonte. Un eventuale giro di vite da parte di Netflix potrebbe tradursi in un danno d’immagine non indifferente, perché molti che attualmente guardano i contenuti in condivisione con altri, potrebbero non prendere bene la decisione dell’azienda, e decidere di non rinnovare del tutto il proprio abbonamento. Anche questo uno scenario da non desiderare affatto.

Uno dei vertici dell’azienda, Greg Peters, aveva recentemente dichiarato: “Continueremo a monitorare la situazione e cercheremo modi amichevoli per cercare di arginare il problema, ma al momento non ci sono piani per fare qualcosa di diverso da quanto già facciamo”.

Insomma, per il momento la condivisione degli account non si tocca, ma non è detto che la situazione resti così per sempre.

Voi che ne pensate?

(Fonte: Comic Book)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.