Cambiare tutto per non cambiare niente

Uscito originariamente nel 2017, Nidhogg 2 è il sequel di un apprezzatissimo indie, una sorta di “simulatore di scherma”, che vedeva impegnati due giocatori armati solamente di una spada, nell’arrivare prima dell’altro alla fine del livello.

Il primo gioco era caratterizzato da una forte anima minimalista: toni e colori piuttosto cupi, personaggi che erano poco più di stickmen e livelli sempre abbastanza basilari.

A un primo sguardo, la nuova incarnazione del gioco stravolge completamente il concept, presentando una palette di colori accesa e sgargiante, mostrando una vena quasi splatter, con liquidi che colano dalle pareti e schizzi e pennellate varie messe a volte un po’ alla rinfusa, che rendono i livelli sempre più colorati.

Il concept dei livelli (ma se vogliamo anche quello del gioco) è rimasto lo stesso, ci si muove stavolta all’interno di navi pirata, superfici vulcaniche o perfino dentro il corpo di improbabili bestioni, cercando di sconfiggere il proprio avversario e fuggire evitando di essere colpiti dopo un suo respawn, verso la fine del quadro, dove anche stavolta saremo divorati dal solito vermone gigante che da il titolo al gioco.

Un arsenale completo

A mettere un po’ di pepe sulla minestra riscaldata è la varietà di armi presente nel gioco. Nel primo episodio era infatti possibile utilizzare solamente una spada, lo stiletto, i cui comandi erano piuttosto semplici: la si poteva impugnare verso l’alto, verso il centro, o verso il basso, sia per parare i colpi dell’avversario, sia per poterlo colpire una volta che quest’ultimo avesse abbassato la guardia.

Un’altra mossa a disposizione del giocatore era quella di lanciare la propria spada in direzione dell’avversario. Un po’ un rischio visto che, nel caso in cui il colpo non fosse andato a segno, ci si sarebbe ritrovati disarmati, una situazione non proprio auspicabile in un duello all’ultimo sangue.

In Nidhogg 2 oltre alla classica spada ci sono invece altre 3 armi: uno spadone a due mani, potente ma che non permette la parata, un coltello che dà il meglio di sé una volta lanciato velocissimamente verso l’avversario, e infine un arco, utile arma che però ben presto si rivela a doppio taglio.

L’arco non può infatti essere lanciato per uccidere il proprio avversario, ed è efficace praticamente solo da lontano, e può rappresentare uno svantaggio nel momento in cui un giocatore si trovasse costretto ad inseguire il proprio avversario.

L’arma a propria disposizione in ogni caso, cambierà a rotazione ad ogni respawn, per cui imparerete ad utilizzarle tutte piuttosto rapidamente, vista la facilità e il numero di volte in cui si muore mediamente durante una partita.

Poca carne al fuoco

La veste grafica e l’introduzione delle nuove armi sono però praticamente l’unica novità di Nidhogg 2 rispetto all’originale, e trattandosi di un gioco che arriva su Nintendo Switch dopo praticamente un anno dalla sua uscita, forse era lecito aspettarsi qualcosina in più rispetto al semplice adattamento ai joy-con della console di Nintendo.

Va detto però che sull’ibrida della Grande N, il gioco si trova veramente a proprio agio, ed è uno di quei giochini perfetti per farsi quella partitina al volo con un amico o con il partner, magari anche usandola al posto del classico “testa o croce” per decidere cosa mangiare a cena, o a chi tocca lavare i piatti.

Per il prezzo a cui è proposto, ammesso di avere qualcuno con cui giocarci visto che Il single player invece pecca un po’ (è certamente utile per imparare le basi e le tattiche di gioco, ma il vero divertimento in un gioco del genere è in compagnia di un amico, o per certi versi anche online), può sicuramente valerne la pena.

Verdetto

Nidhogg 2 è un interessante sequel che rispetto al primo capitolo offre alcune nuove funzionalità, come l’aggiunta delle nuove armi ad esempio, ma che nonostante questo e una veste grafica totalmente rinnovata e diversa, non se ne discosta particolarmente. Costa poco e giocato con amici è divertente, ma non c’è niente di veramente rivoluzionario, e forse ci si può accontentare anche solo del gioco originale.

Se vi stuzzica Nidhogg 2… pescando dal catalogo degli indie di Steam e non solo, ci sono diversi giochi a prezzi bassi da giocare sia in co-op che contro, da Duck Game a Towerfall Ascension, passando per il classico Castle Crashers. Se volete invece qualcosa di più sostanzioso, se vi va di mazzuolare un amico, visto il periodo aspettate l’imminente Super Smash Bros. Ultimate.

 

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.