Our Planet: una Terra tanto bella quanto fragile

Dopo l’acclamatissimo documentario Planet Earth, realizzato dalla BBC in due serie trasmesse nel 2006 e nel 2016, Netflix ha deciso di produrre una sua risposta. Il 5 aprile 2019 ha quindi distribuito One Planet, una docuserie di 8 episodi, ognuno incentrato sull’approfondimento di uno specifico ecosistema. Il progetto è stato avviato in collaborazione con Alastair Fothergill, regista della Silverback Film, e con l’associazione ambientalista WWF.  

Our Planet: un’avventura durata quattro anni

Per mostrarci alcune tra le più maestose forme di vita del nostro pianeta, sono stati necessari 4 anni di riprese condotte in oltre 50 paesi sparsi fra tutti e 5 i continenti e una troupe di circa 600 persone. Un progetto colossale, che attraverso la tecnologia 4k ci offre uno sguardo sensazionale e unico sui più bei panorami della nostra Terra. Dalle fredde distese di ghiaccio nell’Artico, alle foreste pluviali, fino alle profondità degli abissi popolate da un numero inimmaginabile di specie diverse. Un viaggio tra immagini mozzafiato, in cui a fare da guida, nelle dieci lingue in cui la docuserie è stata trasmessa, sono dieci voci d’eccezione. In particolare, nella versione originale inglese siamo accompagnati dal 92enne Sir David Attenborough, che oltre ad essere il fratello minore di Richard Samuel Attenborough (vincitore di due premi Oscar per Gandhi e interprete del miliardario John Hammond nel kolossal Jurassic Park) è uno dei più importanti divulgatori scientifici britannici. Attenborough è infatti un pioniere nel campo dei documentari naturalistici, è ambasciatore del WWF e, in passato, ha diretti i programmi della BBC.

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Ecosistemi e Biodiversità: il vero intento di Our Planet

“Questa serie celebrerà quelle meraviglie naturali rimaste sul pianeta e ci mostrerà cosa dobbiamo preservare per assicurare prosperità alla natura e all’umanità”

Fin dalla sigla, è chiaro l’intento dell’intera serie. Non si tratta soltanto di mostrare la vita di alcuni animali nel loro habitat naturale, con pure finalità didattiche, ma di sensibilizzare lo spettatore verso le conseguenze che potremmo raggiungere col nostro comportamento sconsiderato. È un argomento quanto mai attuale, come ci sta ricordando Greta Thunberg, la ragazzina svedese diventata famosa per il suo Skolstrejk för klimatet (“Sciopero della scuola per il clima”), e come anche Leonardo Di Caprio aveva sottolineato nel 2016, al ritiro del premio Oscar per Revenant.

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Escludendo la prima puntata, che ha una funzione prettamente introduttiva, ogni episodio si concentra sulla descrizione di un particolare ecosistema. Per ecosistema, si intende un’unità ecologica in cui comunità di esseri viventi (animali e vegetali) interagiscono tra loro. Gli scambi tra questi organismi, ci ricorda la serie, devono essere mantenuti in equilibrio affinché nessuna specie possa prevalere sulle altre: per questo è necessario preservare la biodiversità.

Siamo messi di fronte all’urgenza di preservare gli equilibri del nostro pianeta per scongiurare le ripercussioni catastrofiche che potremmo dover affrontare nel giro di appena una ventina d’anni. Scioglimento dei ghiacciai, sbiancamento dei coralli, desertificazione: la grandiosità della natura è qui mostrato di pari passo con la sua fragilità.

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Un documentario diverso

Ma la vera forza di questa docuserie è la potenza con cui vuole trasmettere il suo messaggio. Ogni episodio riesce a regalare sequenze meravigliose, mai viste prima. Benché si tratti di un documentario, le riprese riescono non solo ad affascinare, ma anche a coinvolgere lo spettatore. Il ritmo è incalzante, le riprese mozzafiato e le musiche scelte per accompagnare le sequenze sono a dir poco perfette. Un lavoro incredibile quindi, che si presenta come uno dei migliori documentari degli ultimi anni e che, in nessun modo, può lasciare indifferenti.

Se pensate che One Planet sia interessante…

Il precedente documentario Planet Earth è consigliatissimo. Inoltre, se volete approfondire il tema dell’importanza della biodiversità visitate OurPlanet.com. Oltre al “dietro le quinte” di Our Planet, il sito contiene un film specifico sull’argomento e una vasta gamma di risorse educative per sensibilizzare anche i più giovani.

Sara Zarro
Non sono mai stata brava con le presentazioni, di solito mi limito a elencare una serie di assurdità finché il mio interlocutore non ne ha abbastanza: il mio animale preferito è l’ippopotamo; se potessi incontrare un personaggio letterario a mia scelta questi sarebbe senz’altro Capitan Uncino; ho un’ossessione per la Scozia, l’accento scozzese e i kilt, derivata probabilmente da una infatuazione infantile per il principe della collina di Candy Candy; non ho mai visto Harry Potter e i doni della morte per paura di dover chiudere per sempre il capitolo della mia vita legato alla saga… Ah, ho anche un pony.