Diane Keaton soddisfatta della Director’s Cut de Il Padrino – Parte III

Il Padrino Parte III è ricordato come il meno incisivo della trilogia di Coppola, ma l’arrivo della Director’s cut offre nuova linfa vitale al film. Una seconda occasione per la pellicola di rivelarsi all’altezza delle due che l’avevano preceduta, dando quindi la possibilità a tutti gli spettatori di vedere nella sua vesta migliore il film del 1990.

Tra questi c’è anche Diane Keaton, che nella pellicola interpretava il ruolo di Kay Adams. L’attrice, che in passato era stata critica verso il risultato finale dell’opera, ha questa volta espresso soddisfazione per quanto visto nella nuova versione.

“Guardarlo è stata una delle esperienze più belle della mia vita”, ha detto Keaton. “Per me è come stato un sogno divenuato realtà. Ho visto il film sotto una luce completamente diversa. Quando l’ho visto in passato, era come se pensassi “Oh, non lo so”. Non sembrava andare così bene e le recensioni non erano eccezionali. Ma Francis ha ristrutturato l’inizio e la fine e posso dire che ha funzionato”.

La nuova versione della pellicola verrà rilasciata in blu-ray e in versione digitale a partire dall’8 Dicembre del 2020, in tempo per il periodo natalizio.

Il film di Francis Ford Coppola avrà un nuovo incipit e, soprattutto, un finale diverso rispetto al passato. Questo ovviamente andrà a influenzare fortemente l’intera trilogia, modificandone sostanzialmente la storia.

“Per questa versione del finale, ho creato un nuovo inizio e una fine e ho riorganizzato alcune scene, inquadrature e spunti musicali” ha spiegato il regista, ringraziando Paramount per il lavoro compiuto sulla nuova versione. “Con queste modifiche, con il filmato e il suono ripristinati, per me è una conclusione più appropriata per Il Padrino e Il Padrino: Parte II”.

Lasciamo a voi lettori la parola! Siete interessati alla Director’s Cut del Padrino: parte III? Ditecelo con un commento!

(fonte: Variety)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.