Craftings & Dragons

Cosa conferma il successo di un brand videoludico?
L’imitazione. Se i giochi di quel genere vengono imitati e iniziano a comparire dei cloni sul mercato, ci troviamo di sicuro di fronte a una serie di successo, anche se molto discussa. Nello specifico, qui si parla di Minecraft che, volente o nolente, ogni videogiocatore ha imparato a conoscere nel corso degli ultimi anni.
Abbiamo dunque assistito a una serie di giochi di crafting nuovi, sempre più complessi. Nella maggior parte dei casi si trattava di titoli che pur riprendendo formalmente le basi di Minecraft (trasformare le materie prime ricavate in oggetti e costruzioni), se ne distaccavano molto come stile, diventando nei fatti qualcosa di abbastanza godibile.

Nel caso di Portal Knights, invece, la filiazione dalla serie videoludica di casa Mojang è abbastanza evidente anche nello stile e modalità di gioco. Ci troviamo di fronte a un crafting con alcuni elementi da gioco di ruolo, limitati a dare al titolo quel tanto che basta per non farlo diventare una copia sfacciata del suo illustre precursore.

Una volta avviato il gioco, verremo informati che esiste una calamità, la Frattura, che permette agli eroi di esplorare i mondi: scopo di questi eroi sarebbe chiudere tale Frattura. Inutile dire che la trama è inesistente, atta solo a creare un pretesto per poter iniziare un gioco dove non esiste uno scopo diverso dal realizzare costruzioni. Non si tratta solo di crafting, ma abbiamo a che fare con un titolo sandbox vero e proprio.

Dovremo quindi creare il nostro personaggio, e già qui potremo notare uno stile molto particolare: le linee semplici e tondeggianti richiamano una versione più raffinata della grafica di Minecraft, con i personaggi che ricordano un po’ i Mii di Nintendo. A questo punto, scegliendo tra tre possibili classi (guerriero, arciere, mago), verremo catapultati in un ambiente ricco di elementi fantasy, dove potremo trasformare tutto ciò che ci circonda in materiale per realizzare la nostra dimora, esplorando non solo le cave, ma anche i dungeons delle nostre ambientazioni. Potremo così innalzare un castello, una torre di magia o un fortino che andranno difesi dagli attacchi dei nemici che ci si pareranno di fronte. A questo si aggiunge la ricerca di altro materiale, rappresentato da dei cubi di colore azzurro, che serviranno ad aprire i portali per poter esplorare nuovi mondi.

portal knights

L’ambiente in cui muoviamo sembra essere uno dei punti di forza del gioco. Vivace e coloratissimo, riesce a creare una forte varietà all’interno dei mondi, sfruttando appieno le potenzialità del genere fantasy. Avremo a che fare con deserti, mondi innevati, giungle tropicali e praterie, abitate da mostri tratti da ogni possibile mitologia, da draghi sputa-fuoco, fino a delle mummie. Insomma, la varietà delle ambientazioni sembra davvero un plus.

Il gameplay è estremamente semplice, basandosi solo sul movimento con i tasti WASD e pochi altri comandi per poter attaccare e schivare, con la possibilità di “bloccare un bersaglio” su cui concentrarsi.
La vera potenzialità del titolo appare però ancora inespressa: la possibilità di giocare in cooperativa online con altri utenti, ricreando una sorta di party da GdR per affrontare nuove avventure insieme, sembrerebbe concedere al giocatore grandissime possibilità di intrattenimento. La cosa, tuttavia, è al momento un po’ limitata dall’early access del gioco. In questo caso vale la regola “più si è meglio è” e il fatto che il gioco sia ancora relativamente poco frequentato non consente ai giocatori di sfruttare al meglio quella che sarà certamente una delle migliori caratteristiche di questo titolo.

portal knights

Non resta che aspettare l’uscita definitiva del gioco per comprendere le potenzialità sotto questo punto di vista.

Alla luce delle caratteristiche che siamo riusciti a cogliere, Portal Knights sembra particolarmente adatto agli amanti dei giochi di crafting. Le ambientazioni fantasy e i richiami ai Gdr, per quanto rappresentino una variazione gradevole sul tema e siano spesso uno degli elementi cardine del videogame, potrebbero non bastare a renderlo gradito anche agli amanti di questo genere. Ovviamente, è bene ribadirlo, tutto questo in considerazione di un titolo che sembra avere il suo lato migliore nel comparto online, limitato fino alla sua definitiva uscita su Steam, PS4 e Xbox One (anche su console è attualmente disponibile una demo) il 19 maggio.

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.