Il bestiario degli animali fantastici da fumetto accoglie un nuovo ingombrante elemento.

Di amici immaginari ne è pieno il mondo dell’inchiostro: dai classici animali di pezza come Winnie The Pooh e Hobbes, al cavallino azzurro Happy di Grant Morrison, passando per l’armadillo e la new entry panda – il ciccione coi colori della juve – di Zerocalcare. Nello zoo fantastico, però, è giunto il momento di aggiungere una piscina: tremate tremate che il Beluga Magico è arrivato.

Il Beluga rampante

Dopo l’esordio in Bao dello scorso anno con il graphic novel Residenza Arcadia, Daniel Cuello – argentino di nascita, italiano di adozione, ma soprattutto fumettista – propone per la prima volta una raccolta delle sue vignette pubblicate sul web, ridisegnate per l’occasione e inanellate secondo un ordine narrativo che fa da cornice alla storia breve che dà il titolo alla raccolta, quella appunto del Beluga Magico. Questo animale fantastico fa la sua prima comparsa proprio in una vignetta, come un personaggio tra i tanti che Daniel Cuello usa per animare la sua altra vita sul foglio bianco: Piero e Alberto Angela, la signora che ti fissa, i vecchi al bar e l’amico ottuso sono la fauna che popola l’universo narrativo di Cuello, che usa l’autobiografismo per raccontare i piccoli rancori quotidiani e i mali della nostra generazione, senza disdegnare di attingere allo starter pack dei riferimenti pop per trentenni – Star Wars, IT, e Blade Runner – con intelligenza e quell’ironia amara che riflette una vita fatta di ansia e overthinking.

Il fumettista dimezzato

La storia del Beluga Magico, unico contenuto inedito, è purtroppo la parte più breve, che occupa il 20% del totale del volume, ma anche la più interessante e matura: Daniel Cuello ci presenta un Canto di Natale fuori stagione che sfrutta la sua storia personale – lo sradicamento dall’Argentina, l’adolescenza – per dimostrare che a volte sentirsi a metà può essere anche una forza e non solo una fragilità.

Guidato dalla sua malinconia in elegante abito ottocentesco preso in offerta al discount, Daniel tornerà nella sua casa dell’infanzia per ritrovare tutto ciò che pensava di aver dimenticato, ricordi di plastica e di lamiera.

Ma sarà soltanto dopo aver incontrato il se stesso adolescente e aver scoperto di aver già sconfitto il Beluga Magico in passato che Daniel passerà all’azione, pronto per toglierlo di scena una volta ancora.

Ma che cos’è, il Beluga Magico? Il Beluga è paura, è preoccupazione e angoscia, è quel brivido che avverti sulla nuca quando pensi a tutto quello che è andato male, quello che va peggio e quello che andrà sempre, inesorabilmente, implacabilmente, ferocemente di merda.

La soluzione inesistente

Il Beluga Magico è quella gigante ostruzione che ti impedisce di raggiungere i tuoi obbiettivi: che si tratti di trovare un lavoro dignitoso, alzarsi ogni mattina dal letto, o semplicemente uscire di casa e fare la spesa, la paura di quello che può andare male è pronta a schiacciarti con tutto il suo peso. Come si sconfigge il Beluga Magico? Semplice, non si può. Il Beluga Magico non può scomparire, ma soltanto rimpicciolirsi; i problemi non spariscono mai nel nulla e la paura ci accompagna per tutta la vita, ma possiamo comunque continuare a vivere e imparare a non spaventarci più ogni volta che l’ombra del Beluga Magico fa la sua comparsa al tavolo della colazione. La soluzione è convivere con il Beluga Magico e continuare a lavorare, alzarsi dal letto, andare a fare la spesa (che non si vive solo di patatine e stracchino), continuare ad andare avanti, facendo tesoro dei ricordi, che sono quello che ci hanno trasformato nella persona che siamo.

Così è la vita, so it goes, come diceva Kurt Vonnegut.

Verdetto

Guardati dal Beluga Magico è sostanzialmente una raccolta di vignette di Daniel Cuello, creata per il pubblico delle fiere del fumetto e per quelle tre persone sulla Terra senza account social. Tuttavia, le trenta pagine della storia inedita sono piene di emozioni e di spunti interessanti, che avrebbero forse meritato una narrazione più ampia. Nonostante le vignette siano sempre puntuali e divertenti, speriamo che Daniel Cuello ci regalerà in futuro più contenuti da graphic novel, compresa magari una versione ampliata di questo suo Beluga Magico.

 

Angela Bernardoni
Toscana emigrata a Torino, impara l'uso della locuzione "solo più" e si diploma in storytelling, realizzando il suo antico sogno di diventare una freelancer come il pifferaio di Hamelin. Si trova a suo agio ovunque ci sia qualcosa da leggere o da scrivere, o un cane da accarezzare. Amante dei dinosauri, divoratrice di mondi immaginari, resta in attesa dello sbarco su Marte, anche se ha paura di volare. Al momento vive a Parma, dove si lamenta del prosciutto troppo dolce e del pane troppo salato.