Cowboy neofiti allo sbaraglio!

La nostra storia è da sempre stata caratterizzata da eventi importanti, di grandissima rilevanza, in grado di cambiare per sempre il corso degli eventi futuri e la concezione, la visione, di tantissime cose, andando così a stravolgere in modo permanente intere generazioni di pensiero.

Così come nel corso naturale delle cose, anche le invenzioni, le scoperte, seguitano lo stesso percorso: man mano che si scoprono nuove possibilità ci si evolve per forza di cose, ed è così che, con ogni probabilità, siamo giunti ad un simile livello evolutivo in un lasso di tempo relativamente breve. Nell’ultimo decennio, per dirne una, la tecnologia ha toccato traguardi impensabili soltanto qualche anno prima, spalancando le porte a scenari che nemmeno in un Blade Runner avremmo mai avuto il coraggio anche soltanto di immaginare.

Di pari passo all’evoluzione della tecnologia in generale, anche il settore videoludico ha messo in scena uno spettacolo di tutto rispetto, fatto di console in grado di raggiungere il famigerato full hd (poi il 4K), i 60fps, la realtà virtuale e tanto altro ancora, diventando uno dei punti di riferimento per intere generazioni di giovani (ma non solo) affamati di novità. In ambito videoludico, però, molto spesso la vena evolutiva è strettamente legata alla comparsa di un elemento “alfa”, capace di stravolgere le fondamenta di un genere, ed alzare così l’asticella della qualità, spronando così, inconsciamente, anche tutti gli altri a fare sempre di più.

Tutto questo è accaduto ancora una volta, di fronte ai nostri occhi lucidi, con l’arrivo di quello che, con ogni probabilità, rimarrà uno dei migliori videogiochi probabilmente di sempre, e che, di fatto, rappresenta un nuovo standard qualitativo per tutto il genere degli open-world (e non solo). Ci riferiamo, e non potrebbe essere altrimenti, a Red Dead Redemption II, giunto come un vero e proprio messia, atteso come non mai, e che, alla fine, non ha in alcun modo deluso le aspettative, anzi. Con ogni probabilità, la nuova – enorme – fatica di Rockstar è uno dei migliori videogiochi mai visti, una produzione tanto vasta quanto curata e che, per essere goduta al meglio, merita un approccio studiato e ben congegnato.

Per aiutarvi ad affrontarlo al meglio delle vostre possibilità ed a sopravvivere nel “vecchio west” abbiamo deciso di stilare una lista di consigli utili, in modo da permettervi di iniziare nel migliore dei modi la vostra avventura in compagnia di Arthur Morgan e di tutta l’allegra combriccola.

Siete pronti a prendere nota?

Non dare troppo nell’occhio!

Il primo consiglio che ci sentiamo di darvi è quello di cercare di essere più “calmi” possibile. Lo sappiamo, tirare fuori il revolver e fare un bagno di sangue è qualcosa che può dare un piacere indescrivibile, ma non sempre si tratta della scelta migliore da prendere.

Spesso e volentieri, infatti, ragionare, trattare e stringere alleanze può risultare un’opzione di gran lunga più adeguata e, soprattutto, remunerativa. Andateci piano, dunque, e non lasciatevi prendere troppo la mano!

Cercate dappertutto, rovistate ovunque

Da buon (enorme) open world, il titolo di Rockstar offre una densità impressionante di cose da fare, ma non solo. Il mondo di gioco, infatti, è ricco di cose da prendere, tutte molto utili (seppur con le dovute differenze), e preziose a loro modo.

Per questo motivo, quindi, il nostro consiglio è quello di rovistare bene in ogni anfratto: tutto quello che troverete vi sarà utile in qualche modo, fidatevi. Ah, e non dimenticate mai di depredare i cadaveri o le carcasse di animali: di solito sono possessori di oggetti utili o facilmente scambiabili.

Vogliate bene al vostro cavallo!

Da grande amante degli animali, con molta probabilità, avrei dato questo consiglio a prescindere. Qui, però, la cura del vostro fido destriero è una feature molto importante, che può avere un impatto decisivo nel corso della partita.

Sia chiaro, durante il gioco avrete la possibilità di trovare, acquistare e scovare tantissimi cavalli, anche alcuni “speciali”, ma nessuno sarà come il vostro, se curato, accudito e nutrito nella giusta maniera, ovviamente.

Tenete sotto controllo sempre i parametri vitali del vostro cavallo, accarezzatelo, amatelo, e lui vi ripagherà alla grande.

E vogliate bene anche a voi stessi!

Anche il buon vecchio Arthur ha delle statistiche, su cui si basa la qualità della vostra partita. Ad esempio, affrontare una qualsiasi attività di caccia, dunque con inseguimenti e corse varie, con una barra della resistenza ridotta all’osso, può rivelarsi un’idea dannatamente sbagliata e sconsigliabile.

Per far fronte a questa esigenza è bene tenere correttamente alimentato il nostro alter ego, scegliendo con cura quegli alimenti che ne potenziano gli attributi, svolgere tutte le attività fisiche disponibili e masticare tabacco! Sì, avete capito bene: masticare tabacco, in Red Dead Redemption II è una scelta più che azzeccata, dato che vi consentirà di affinare la vostra abilità col “Dead Eye”.

Fate attenzione a questi fattori, dunque, e non ve ne pentirete!

Ascoltate sempre il prossimo

In Red Dead Redemption II, oltre allo strepitoso gameplay, a fare la sua splendida figura è anche il comparto narrativo, solido, variegato e stratificato come non mai. Per approfondirne la conoscenza, però, il nostro consiglio è quello di ascoltare il più possibile quel che hanno da dire i vari NPC sparsi per il mondo di gioco, cercando di carpire più informazioni possibile, per sentirsi sempre più parte di un ecosistema vivo e pulsante come noi mai.

Imparate ad usare tutte le varie armi, ne avrete bisogno

Essere fermi sulle proprie convinzioni è spesso una qualità, ma lo è di meno quando spinge a rifiutare di imparare nuove cose, e quindi di essere sempre pronti per ogni situazione.

Per quanto concerne il discorso “bocche da fuoco”, ad esempio, in Red Dead Redemption II ne avremo anche fin troppe, tutte con uno splendido gunplay e che richiedono il giusto impegno per essere ben padroneggiate. Imparate a conoscere bene le vostre armi e, di conseguenza, a selezionare quella più adatta per ogni situazione di gioco. In questo modo sarete dei fuorilegge migliori, ne siamo certi!

Che la libertà d’azione sia con voi!

Per aumentare il grado di diletto (già di per sé molto elevato) nel vivere le avventure di Arthur Morgan e di tutta la combriccola, è bene puntualizzare una cosa. Il gioco, quasi sempre, vi darà dei consigli precisi su come proseguire nella storia: potete seguirli, certo, ma probabilmente questo renderà il tutto più scontato e meno divertente.

Il nostro consiglio, perciò, è quello di munirsi di voglia di improvvisare e cercare sempre approcci diversi per affrontare le varie situazioni: la libertà d’azione c’è ed è anche tanta, perché non sfruttarla?

Prendetevi cura della vostra gente

Essere egoisti può anche andar bene, ma in Red Dead Redemption II probabilmente non andrà così. Ogni qual volta che ritroverete qualche dollaro, o ucciderete qualche animale, ricordatevi di pensare anche alla vostra comunità, e non soltanto a voi stessi.

Sfamare il prossimo, oltre ad essere un gesto nobile, può anche rivelarsi una buona fonte di vantaggi, favori e sostegno. Non pregiudicatevi tale strada!

Siate onorevoli!

Le vostre azioni si ripercuotono su tutto il mondo che vi circonda, in particolare sul rapporto con NPC, negozianti e commercianti compresi, sparsi per tutto il mondo di gioco.

Aiutando il prossimo, risparmiando vite e facendo le scelte meno “temerarie”, farete lievitare la vostra barra dell’Onore, cosa che farà sì che la gente si fidi di voi e vi apprezzi maggiormente. Il nostro consiglio è quello di salvare più persone in difficoltà possibile, risparmiare più fuorilegge che potete ed essere più giusti di quanto il prossimo meriterebbe: è la cosa migliore, credeteci!

Occupatevi dei ricercati

Come ampiamente pronosticabile, un titolo con una simile ambientazione offre tantissime possibilità al giocatore, tra cui quella di dare la caccia ai ricercati presenti nelle varie cittadine.Recandosi nell’ufficio dello sceriffo di turno, infatti, potrete accettare le varie taglie, che quasi sempre si tramuteranno in una ricompensa molto cospicua in denaro e, perché no, in “onore”. Non trascurate mai questa peculiarità, anche perché le missioni in questione sono molto divertenti e piacevoli da affrontare!

Attenti ai vostri compagni!

In Red Dead Redemption II il gioco di squadra è tutto, nel vero senso della parola. Ogni qualvolta vi troviate in una missione insieme ad uno (o più di uno) dei vostri alleati prestate molta attenzione alle sue azioni: se un compagno di squadra muore, la missione in corso fallisce e sarete costretti a ricominciarla o a ripartire dall’ultimo checkpoint. Inoltre, i compagni possono anche essere “comandati” come se fossimo in un titolo strategico. Si tratta di comandi basilari, certo, ma è comunque un’aggiunta piacevole e di tutto rispetto.

Ricordatevi di salutare amici, parenti e fidanzate/i vari

Inutile girarci intorno: Red Dead Redemption II è un titolo enorme, complesso ed alienante come non mai. Per goderselo al meglio è bene mettere in conto di dovervi dedicare veramente tantissime ore del vostro tempo libero (che dispiacere, vero?), con tutto quel che ne consegue per la vostra vita sociale, di coppia e familiare.

In bocca al lupo, dunque: magari perderete gli affetti importanti, ma potrete dire di aver vissuto al meglio l’avventura in quel di Red Dead Redemption II!

 

 

 

 

Salvatore Cardone
Ho imparato a conoscere l'arte del videogioco quando avevo appena sette anni, grazie all'introduzione nella mia vita di un cimelio mai dimenticato: il SEGA Master System. Venticinque anni dopo, con qualche conoscenza e titoli di studio in più, ma pochi centimetri di differenza, eccomi qui, pronto a padroneggiare nel migliore dei modi l'arte dell'informazione videoludica. Chiaramente, il tutto tra un pizza e l'altra.