Ancora tensioni tra la comunità LGBT e J.K. Rowling

Nuovo capitolo dello scontro tra la comunità LGBT e J.K. Rowling, sfociato questa volta in un atto di vandalismo nella città di Edimburgo.

A essere colpite sono state le impronte rilasciate dall’autrice sul cemento della propria città natale, imbrattate con della vernice rossa. Un atto che pare rivendicato da un membro della comunità LGBT, come suggerisce la bandierina con i colori della comunità trans accanto alla macchia.

Come ricorderete la Rowling era stata al centro di numerose polemiche dovute al fatto di aver rilasciato dichiarazioni considerate transfobiche. 

“Conosco e amo persone trans, ma cancellare il concetto di sesso rimuove la possibilità per molti di discutere della propria vita in maniera seria. Non è odio dire la verità”, o ancora: “L’idea che donne come me, che hanno simpatizzato con i trans per decenni, sentendosi simili perché vulnerabili nello stesso modo in quanto donne, ad esempio alla violenza maschile, odino i trans perché pensino che il sesso sia reale ed abbia delle conseguenze, non ha senso”.

j k rowling lgbt

La polemica si è rapidamente accresciuta. Diverse persone hanno preso posizioni forti verso le dichiarazioni della Rowling, che si è difesa sostenendo che la sua affermazione non volesse essere discriminatoria. Anche alcuni grandi scrittori, come Stephen King, il quale non ha esitato a cancellare qualsiasi riferimento all’autrice di Harry Potter sui propri canali social.

Più pacata era stata Margaret Atwood, la quale aveva discusso la posizione della Rowling in un suo articolo basato su genere e sessualità. In generale le dichiarazione della scrittrice scozzese le hanno attirato numerose attenzioni sgradite, anche tra i fan, molti dei quali si sono sentiti traditi dall’autrice di una saga che ha fatto dell’integrazione uno dei suoi punti di forza.

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.