Sarà Japan Studio a sviluppare Silent Hill?

Da circa un mese continuano a rincorrersi voci sul nuovo Silent Hill, ma stando a quanto rivelato da un insider potrebbe essere Japan Studio a sviluppare il titolo per Sony. È l’insider Dusk Golem ad aver rilanciato la notizia secondo cui lo sviluppo sarebbe in mano allo studio sussidiario di Sony.

Dopo le voci riguardanti la collaborazione tra Sony e Konami l’insider avrebbe confermato che l’accordo sarebbe stato raggiunto già da due anni, sulla base di un’equa ripartizione dei guadagni.

Japan Studio starebbe lavorando su Silent Hill, con al comando Keiichiro Toyama. Ancor più interessante la parte relativa alle tempistiche. Il gioco sarebbe in lavorazione da ormai diciotto mesi, quindi il reveal sarebbe imminente. Ovviamente nulla è stato detto riguardante i tempi di lancio, ma considerata l’attuale emergenza sanitaria è probabile che si stiano allungando.

Raccomandiamo tuttavia prudenza ai nostri lettori. Al momento niente è ancora confermato, raccomandiamo quindi di prendere tutto con le pinze in attesa di aggiornamenti.

silent hill japan studio

Già vi avevamo raccontato di alcuni rumor secondo cui Hideo Kojima e Konami stessero pensando a riportare in vita il gioco, e in effetti la mossa avrebbe perfettamente senso, visto che come dicevamo sono passati cinque anni dalla cancellazione, e c’è ancora chi parla di P. T., chi continua a cercare easter egg nella demo, e chi spera che venga prima o poi pubblicato.

Così come avrebbe senso un reboot di Silent Hill, visto l’affetto che la gente nutre per il brand, ed il successo straordinario che sta avendo la serie di Resident Evil dopo il remake del secondo, e tra poco del terzo capitolo.

A questo punto non resta che lasciare a voi lettori la parola! Che cosa ne pensate di un nuovo capitolo di Silent Hill? Diteci qual è il vostro parere con un commento!

(fonte: ResetEra.com)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.