Le Streghe di Zemeckis salterà il cinema: distribuzione direttamente in streaming

Niente sale cinematografiche per Le Streghe di Robert Zemeckis: il film, tratto dal romanzo di Roald Dahl, verrà distribuito direttamente in streaming.

Un’altra brutta notizia per gli esercenti cinematografici, che vedono ora sparire la possibilità di distribuire in sala una possibile fonte di introiti. La notizia arriva direttamente da Warner Bros, che ha deciso di diffondere la propria decisione tramite un post di Twitter. Potete vederlo qui di seguito.

Si tratta come detto dell’adattamento del romanzo per bambini di Roald Dahl, già rimandato una volta per via della pandemia, e sul quale ora si stanno riversando gli sforzi dell’azienda lato marketing.

Il film è descritto come una reinterpretazione della storia di Dahl, ma dal punto di vista moderno e dedicato dunque al pubblico contemporaneo. La descrizione ufficiale parla di un’avventura commovente e piena di dark humor, su un giovane orfanello che nel 1967 va a vivere con sua nonna nella città rurale di Demopolis, Alabama.

Lì i due incontreranno un gruppo di affascinanti, ma diaboliche, streghe, per cui decidono di trasferirsi in un resort di lusso, preso a sua volta di mira dalle streghe. Una scelta diversa rispetto a quella del romanzo, che era stato ambientato in Inghilterra. Si tratta del secondo adattamento del libro, che già nel 1990 si vide mutato in un film con Anjelica Houston e Rowan Atkinson

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Il nuovo film di Zemeckis vede come protagonisti Anne Hathaway, Octavia Spencer, Chris Rock e Stanley Tucci, insieme a Kristin Chenoweth, Jahzir Kadeem Bruno e Codie-Lei Eastick.

Come sembre lasciamo a voi la parola. Cosa ne pensate della scelta di Warner Bros?

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.