Nintendo riesce nuovamente a stupire con un Super Smash Bros. Ultimate che è, a tutti gli effetti, il capitolo definitivo della serie.

La Nintendo Switch è la console del cambiamento e dell’innovazione. L’abbiamo visto con The Legend of Zelda: Breath Of The Wild, dove la trasformazione è stata totale, o con Mario Odyssey o Pokémon Let’s Go, che hanno ricevuto solo pochi cambiamenti rispetto al passato, ma che comunque hanno mostrato il coraggio e la voglia di sperimentare nuove idee, al di là che queste siano riuscite o meno. Arriva così il turno di un altro dei titoli di punta della Nintendo, Super Smash Bros., che a sua volta riesce a rinnovarsi senza andare a cambiare la formula di base, che dopotutto non aveva bisogno di alcuna modifica. Super Smash Bros. Ultimate si mostra quindi come un classico episodio della serie, ma con una qualità decisamente superiore, e soprattutto, con una quantità di contenuti davvero impressionante. È incredibile quanto, nonostante ci abbiano mostrato davvero di tutto in questi nove mesi dal primo teaser, in realtà non ci abbiano fatto vedere nulla.

Il quinto capitolo sella serie Super Smash Bros. ci trasportandoci all’interno di un mondo che superficialmente sembra fatto di sole battaglie, ma in profondità si rivela per quello che è, un prodotto fatto col cuore. E il cuore in questione è quello di Masahiro Sakurai, papà di Kirby e di Super Smash Bros., che ha dato tutto sé stesso per portarci il titolo picchiaduro crossover definitivo, che raccoglie tutto ciò che è stato fatto finora senza lasciarsi nulla alle spalle. La passione di Sakurai riesce a coinvolgere anche il giocatore, quando, avviando il gioco, si ritrova accolto dal video di presentazione, accompagnato dalla bellissima Lifelight, colonna sonora di Super Smash Bros. Ultimate, composta dal maestro Hideki Sakamoto e cantata nella versione inglese da Abby Trott, che subito ci trascina nel mod giusto per affrontare la mole contenutistica proposta da questo immenso titolo.

Premuto il pulsante d’avvio, ci si ritrova quindi nel pratico menù, più accessibile rispetto a ciò che la serie Super Smash Bros. ha offerto finora, diviso in cinque sezioni, Mischia, Spirti, Giochi e Altro, Online e Forziere, tutte pronte per essere esplorate.

La Mischia

Come abbiamo già accennato, Il gameplay di Super Smash Bros. Ultimate rimane pressoché invariato, con l’obbiettivo principale di riempire il dannometro dell’avversario e lanciarlo oltre il bordo dello schermo. Maggiore sarà la percentuale del danno, maggiore sarà la potenza del lancio. Per fare ciò, avremmo a disposizione, oltre svariati oggetti che appariranno di volta in volta sullo schermo, quattro tipologie di attacchi: gli attacchi normali e le prese, con cui riempire il dannometro dei nemici, le mosse speciali, che sono esclusive e caratterizzano i vari personaggi, e gli attacchi Smash, eseguibili tramite lo spostamento della levetta analogica destra, con cui lanciare via l’avversario. Il gameplay di Ultimate si sviluppa tanto in orizzontale quanto in verticale, sarà quindi nostra premura diventare abili nell’utilizzo dei salti e della levetta analogica sinistra, che oltre al movimento servirà anche per cambiare i vari pattern d’attacco e sviluppare le migliori combo.

Anche la difesa gioca un ruolo chiave, potremmo infatti attivare lo scudo tramite la pressione prolungata di un tasto, e sarà rappresentato come una bolla che circonda il personaggio e che potrà essere oltrepassato soltanto dalle prese. Lo scudo però non è invincibile, e diminuirà di dimensioni fino a scomparire man mano che subisce danni, rigenerandosi poi nel tempo. Il pulsante dello scudo servirà anche per mettere in atto i contrattacchi, che in questa versione verranno effettuati rilasciando il pulsante nel momento in cui lo scudo viene colpito (nei titoli precedenti si doveva invece attivare lo scudo durate l’impatto per eseguire il contrattacco). Ultima azione, ma non per importanza, è lo Smash Finale, un attacco potentissimo che il personaggio potrà scatenare in due situazioni, o rompendo la classica Sfera Smash che apparirà durante la battaglia, oppure riempendo la barra Smash, che permetterà di eseguire uno Smash Finale meno potente.

Selezionando quindi la sezione Mischia, si accede al suo sottomenù che contiene tutto ciò di cui abbiamo bisogno per iniziare a giocare, potendo decidere di scontrarci con la CPU (il computer, per i meno esperti) o  sfidando i nostri amici in locale, fino ad un massimo di 8 giocatori. Potremmo quindi scegliere se giocare un Incontro Normale, un Torneo o la modalità Smash di gruppo, in cui due giocatori scelgono 3 o 5 personaggi e si affrontano in duelli 1v1 o fino alla sopravvivenza. Abbiamo poi la Mischia Speciale, in cui troviamo varie sezioni con alcune regole speciali preimpostate.

Qualsiasi modalità andremo a scegliere, la procedura sarà la stessa. Per prima cosa dovremmo scegliere un set di regole, che può variare dalla tipologia di incontro, a tempo, a vite o a energia, in cui il dannometro è sostituito da una barra di energia che dovrà essere portata a 0 per vincere, fino alla presenza o meno di strumenti. Ogni set di regole potrà poi essere salvato in modo da non doverle reimpostare da capo la prossima volta che vorremmo utilizzarle.

Bisognerà poi scegliere lo stage. In Super Smash Bros. Ultimate saranno presenti 100 arene in cui combattere, e come da tradizione, ognuna avrà le sue interazioni, trappole e peculiarità. Tutte le arene sono prese dai vari Super Smash Bros. finora usciti, con qualche novità come lo stage di Splatoon o il Castello di Dracula da Castlevania. C’è da dire che le arene più vecchie, nonostante siano state migliorate qualitativamente, avrebbero avuto bisogno di qualche miglioramento dal punto di vista delle texture, che se da una parte generano un buon effetto nostalgia, dall’altra stonano nell’insieme generale. Ogni arena sarà selezionabile in tre versioni, la standard, ovvero con le interazioni attive, o le versioni Rovine e Omega, adatte a scontri diretti in uno scenario stabile, rispettivamente con o senza piattaforme aggiuntive.

La scelta dell’arena ci porterà via parecchio tempo, soprattutto le prime volte in cui ci troviamo davanti all’enorme schermata di selezione. Non facciamo però in tempo a respirare che subito veniamo catapultati su un’altra schermata, che ci mostra un totale di 74 personaggi, tutti tra loro differenti. In realtà, all’inizio del gioco saranno presenti soltanto gli 8 originali del primo Super Smash Bros. per Nintendo 64, tutti gli altri andranno sbloccati battendoli in incontri che appariranno man mano che si gioca.

Come recita il motto di questo Super Smash Bros. Ultimate: “Ci Sono Proprio Tutti!”. Ed infatti troviamo veramente tutti i personaggi finora apparsi nella serie, che siano originali Nintendo o merito di collaborazioni con altre case produttrici. Abbiamo quindi i classici Mario, Samus e Pikachu affiancati da Sonic, PacMan e Snake. Nessun personaggio è stato escluso, e se questo ancora non basta, ecco che abbiamo le new entry, dagli inkling di Splatoon a Simon e Ricther di Castlevania e molti altri ancora. Come è stato già detto, ogni personaggio è unico, e questa unicità è rappresentata ancora di più dalle loro mosse speciali e dallo Smash Finale, andando a ricreare un gameplay molto simile a quello originale del gioco da cui provengono.

Tra questi 74 personaggi, troviamo anche 7 personaggi Echo, che sono simili ad alcuni personaggi, ma che si differenziano per moveset e animazioni, come Ken (Echo di Ryu) o Daisy (Echo di Peach). Ogni personaggio poi è stato migliorato nelle animazioni, che ora si presentano più fluide e chiare anche nelle situazioni più movimentate, e alcuni dei più vecchi lottatori sono stati aggiornati per essere più in linea con la loro serie di provenienza.

La cosa più incredibile relativa alla quantità di personaggi presente è il loro bilanciamento. Tutti i personaggi sono tra di loro equilibrati. Certo, esiste pur sempre un sistema di counter in cui alcuni sono più forti contro altri, ma nell’insieme, non sono presenti personaggi la cui potenza spicca di più rispetto ad altri, un lavoro davvero ben fatto, che si spera resterà invariato con la futura aggiunta dei personaggi DLC.

Gli Spiriti

La sezione Spiriti è il cuore pulsante dell’esperienza single player di Super Smash Bros. Ultimate. Prima di parlare delle modalità però, introduciamo cosa sono gli Spiriti. Prima di Ultimate, avevamo i trofei, collezionabili che rappresentavano i personaggi dell’universo Nintendo e non, che andavano sbloccati proseguendo nel gioco. Con Ultimate invece, i trofei sono stati sostituiti dagli Spiriti, ovvero più di 1000 figure rappresentanti i vari personaggi, che oltre ad avere la funzione di collezionabile, hanno anche un’utilità all’interno del gameplay. Gli spiriti si dividono in due tipologie: combattenti e aiutanti. Gli spiriti combattenti aumenteranno le statistiche del personaggio a cui verranno assegnati e si dividono in quattro categorie, Attacco, Presa, Difesa e Neutro, che tra di loro creano un sistema di debolezze e resistenze di tipo sasso-carta-forbice.

Gli Spiriti assistenti invece andranno inseriti in appositi slot posseduti dallo Spirito combattente, e ognuno di loro regalerà un diverso potenziamento al personaggio attivo, come una maggiore forza, la resistenza alle fiamme o un ulteriore salto, ma anche la possibilità di iniziare la battaglia con in mano uno strumento. Le combinazioni degli Spiriti sono infinite, e collezionarli tutti richiederà pazienza e dedizione, perché per ottenerli bisognerà prima sconfiggerli, e il modo più veloce per farlo è tramite il Tabellone degli Spiriti, che ci mostrerà di volta in volta una lista di spiriti da sfidare in incontri che rappresentano l’essenza di quello spirito e della serie di provenienza. Questi scontri però non sono tutti facili, gli spiriti sono suddivisi in quattro classi, Principiante, Astro Nascente, Asso e Leggendario, e se con gli spiriti Principianti lo scontro durerà pochi secondi, con quelli Leggendari ci sarà molto da sudare e per i quali avremmo bisogno di una buona preparazione. Una volta sbloccati, gli spiriti saranno utilizzabili in quasi tutte le modalità single player, e volendo, anche negli scontri online.

Parliamo ora invece della modalità che è stata sulla bocca di tutti fin dalla sua rivelazione: la modalità avventura La Stella della Speranza. Il fatto che porti il nome di “modalità avventura” e non “storia” o simili rivela immediatamente il suo intento. Non aspettatevi quindi intrecci narrativi complessi o una storia avvincente da questa modalità, anzi, non troverete affatto una narrazione se non per un paio di filmati che aprono e chiudono il tutto. Con La Stella della Speranza, il genio di Masahiro Sakurai ha avuto la piena libertà di essere espresso all’interno di un game design che potrebbe andare a comporre quasi un gioco a sé stante. L’avventura inizia con Kirby che si ritrova, solo, in un nuovo mondo costruito dal nemico di turno, Kiaran, dopo che questo ha distrutto l’intero universo. Si parte quindi per un viaggio all’’interno di una mappa formata da strade intrecciate tra loro, per liberare gli altri personaggi e gli spiriti intrappolati dal nemico, non senza prima averli sfidati e sconfitti. La mappa di gioco è un intricato groviglio di stradine secondarie, vicoli ciechi, enigmi da risolvere e portali che conducono a dungeon, nonché punti che per essere superati sarà necessario aver liberato determinati spiriti. Grazie alla funzione degli spiriti equipaggiabili e di un albero delle abilità che farà crescere i nostri personaggi, questa modalità si trasforma in qualcosa di molto vicino ad un RPG e proseguendo sfida dopo sfida, arriverete agli scontri con i vari boss, e cosi via fino alla fine per un totale di circa una trentina di ore per ottenere il 100% a difficoltà normale. L’unico lato oscuro della Stella della Speranza è la rigiocabilità. Nonostante una volta completato sarà possibile accedere al New Game +, difficilmente sarete attratti nel ricominciare il lungo cammino, che a questo punto risulterà ripetitivo, oltre che inutile.

Giochi e Altro

Se una volta finita la Stella della Speranza sentite ancora il bisogno di attività in single player, ecco che ritorna la modalità Classica, anche questa rinnovata per l’occasione. In questa modalità dovremmo scegliere uno dei 74 personaggi e affrontare sei sfide, più un livello bonus ed un boss, scegliendo una difficoltà iniziale che andrà ad aumentare ad ogni vittoria e diminuire ad ogni sconfitta, con un sistema in cui all’aumentare del rischio aumentano anche le ricompense. Qui la rigiocabilità è alta, perché per ogni personaggio sono state create delle sfide a tema, che seppur fisse e non casuali come nelle altre edizioni, riusciranno a farci restare incollati anche solo per scoprire chi saranno gli sfidanti con cui un determinato personaggio è stato accoppiato. Ritornano poi le modalità contro 100, e la mischia All Star, in cui si dovranno affrontare tutti i personaggi nel loro ordine di apparizione nella serie di Super Smash Bros.

E a proposito di personaggi, se 74 non vi bastano, come in Super Smash Bros. per WiiU e 3DS, sarà possibile creare e personalizzare i propri combattenti MII, scegliendo tra le tre classi disponibili: Fuciliere, Spadaccino e Lottatore.

Online

Nonostante ciò che terra incollati i giocatori più competitivi per ore e ore è il comparto Online, questo resta il più scarno di tutti, e si porta dietro alcuni difetti tipici della serie sul punto di vista tecnico, come alcuni lag, che per fortuna questa volta sono meno frequenti rispetto agli standard. Essenzialmente per giocare online abbiamo due opzioni, una è la Sfida Rapida, l’altra è la Stanza Smash. In quest’ultima potremmo creare o unirci ad una stanza, pubblica o privata che sia, dove il giocatore che l’ha creata imposterà le regole con cui si disputeranno i match. La Sfida Rapida invece ci metterà di fronte al classico matchmaking, che potrà essere affrontato in singolo o in coppia, anche con entrambi i giocatori sulla stessa console. Qui però arrivano i problemi, perché nonostante il gioco permetta di selezionare delle regole prioritarie, ovvero un set di regole con cui preferiremmo disputare il match, la precedenza verrà sempre data allo svolgersi dell’incontro e solo secondariamente alle regole da noi scelte. Si corre quindi costantemente il rischio di ritrovarsi in una sfida che non si vuole affrontare e da cui non si può scappare, pena la diminuzione del proprio Rango Smash. Oltre questo, il matchmaking non tiene nemmeno granché conto del proprio Rango, e ci si ritrova molto spesso a sfidare avversari molto più forti di noi. Un online con delle regole prestabilite, magari con una sezione dedicata a quelle impostazioni tipiche dei tornei ufficiali e un’altra per partite più casual, sarebbe stata molto più apprezzata invece del doversi affidare alla casualità, che alla lunga potrebbe stancare tanto i giocatori competitivi quanto i giocatori che cercano solo divertimento contro persone reali.

Il Forziere

C’è altro? Certo che si! Perché Super Smash Bros. Ultimate non è fatto soltanto di battaglie continue. All’interno del forziere troveremo la ricchissima sezione audio, una vera e propria enciclopedia contenente più di 900 tracce, originali e remix, di tutti i titoli Nintendo e non, che saranno riproducibili anche con la console in standby. Nel forziere sarà presente anche la sezione replay, dove riguardare gli scontri che abbiamo appositamente salvato per l’occasione. Chiudono il cerchio la Vetrina, con obbiettivi da completare in cambio di ricompense, i Consigli, che oltre a fungere da tutorial e database, conterranno anche chicche, curiosità e informazioni sui personaggi.

Infine, per quanto riguarda il lato puramente tecnico ed estetico, Ultimate gira perfettamente a 60FPS sia in modalità portatile che in Dock, dove viaggia rispettivamente a 720p e 1080p. Anche nelle mischie ad 8 giocatori, il piccolo schermo della modalità portatile riesce ad essere chiaro grazie ad un ottimo sistema di illuminazione e alla realizzazione che valorizza i vari modelli dei personaggi.

Verdetto

Nintendo riesce ancora una volta a stupire. Super Smash Bros. Ultimate è un gioco enorme, con una quantità e una qualità che difficilmente potranno essere eguagliati, soprattutto in un gioco che si rivolge ad un pubblico talmente ampio che va dal giocatore più competitivo a chi cerca un’esperienza di solo single player, fino a chi vuole un semplice party game per passare le serate con gli amici. Il perfetto connubio tra massima semplicità e profondo tecnicismo, tutto in un unico gioco. L’unico lato veramente negativo di questo titolo saranno le ore che ci passerete sopra, e che verranno tolte al vostro vivere quotidiano o ad altri giochi.

Se Super Smash Bros. Ultimate vi stuzzica…

Sebbene esistano altri brawler dalla struttura simile a Ultimate, sono talmente inferiori che preferiamo a questo punto indicarvi qualche picchiaduro più “puro”, come Dragon Ball FighterZ, oppure Blazblue Cross Tag Battle.

 

Mattia Alfani
Nato a Pescara nel'94 e diplomato in sceneggiatura alla Scuola Internazionale di Comics, dice di essere un grande appassionato di fumetti, videogiochi, cinema e serie tv, ma in realtà adora tutto ciò che è in grado di raccontare una storia, anche un semplice sasso. Ancora meglio poi se queste storie sono fantasy, horror o supereroistiche. Attualmente è alla ricerca della sua strada, saltando tra un università e l'altra, e nel frattempo da sfogo alle sue passioni scrivendone e condividendole su internet. Il suo modello di riferimento è il Dottore. Critico di natura ma non di professione, vorrebbe un mondo tutto suo, ma per ora si accontenta di quelli nei fumetti.