Una bizzarra combinazione tra giochi: The Callisto Protocol è ambientato nello stesso universo di PUBG, nonostante siano due giochi molto diversi

Quando Glen Schofield, ex boss di Visceral Games, ha annunciato il lancio di Striking Distance Studios l’anno scorso, aveva detto che il suo primo gioco sarebbe stato una storia originale nell’universo di PUBG: evidentemente i piani sono cambiati da allora, ma neanche poi troppo, dato che il gioco annunciato è sì, The Callisto Protocol, un survival horror sci-fi, ma che è comunque ambientato nell’universo di PUBG, come detto.

Stando a quanto raccontato dallo stesso Schofield, il gioco avviene 300 anni dopo gli eventi di PUBG, e sarà una sorta di successore spirituale di Dead Space, che con il battle royale non ha praticamente nulla a che vedere.

“La cosa divertente è che mi è venuta in mente questa storia e quando ho parlato con la gente di PUBG per la prima volta, ho iniziato a dire che avrei costruito uno studio, gli ho presentato questo gioco, e quello che abbiamo fatto è stato farlo entrare nella storyline di PUBG”.

the callisto protocol universo pubg

Come dicevamo, non è che i due giochi abbiano granché in comune: PUBG è un battle royale che non si prende troppo sul serio, mentre nelle intenzioni di Schofield, The Callisto Protocol sarà “uno dei giochi più spaventosi sulle piattaforme next-gen e PC”.

“Dead Space è stato uno dei giochi più spaventosi della sua generazione, e io voglio fare lo stesso su next-gen, o su quella che ora è considerata la current-gen. Cercheremo di farvi sentire parte di quel mondo. Anche se si tratta di te che scappi dalla prigione e devi sopravvivere a questi orrori indicibili”.

Come si concilieranno le due cose allora? Per il momento è ancora da vedere, ma per fortuna di tempo ce n’è ancora, dato che il gioco non uscirà prima del 2022.

Voi che ne pensate? Cosa vi aspettate da The Callisto Protocol?

(Fonte: PC Gamer)

 

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.