Netflix: Tredici arriva alla fine

Nella giornata di ieri Netflix ha diffuso la notizia tramite social della chiusura di Tredici, serie liberamente ispirata al romanzo omonimo di Jay Asher.

Arriverà sul servizio di streaming il 5 Giugno del 2020 l’ultima stagione dello show scritto da Brian Yorkey, chiudendo così il ciclo iniziato nel 2017.

13 Reasons Why è stata al centro di una piccola bufera mediatica sin dal suo esordio su Netflix nel 2017. Lo show ha sollevato alcune importanti questioni sul bullismo scolastico, tema mai sufficentemente trattato all’interno della letteratura e delle produzioni televisive. Ha tuttavia anche toccato un tema forte come quello del suicidio, non esistando inizialmente a mostrare una scena straordinariamente cruda come quella in cui la giovane Hannah Baker sceglie di togliersi la vita (successivamente modificata).

tredici netflix suicidio

Il tema del suicidio e il suo conseguente impatto sui giovani, specie su eventuali istinti emulativi, ha tenuto banco molto a lungo negli Stati Uniti dopo la messa in onda della serie (ne abbiamo parlato anche noi a questo link). Il Washington Post arrivò a teorizzare una relazione tra l’aumento dei suicidi e dell’autolesionismo nei giovani e la messa in onda della serie Netflix.

Nonostante sia stata in grado di creare molto interesse attorno a sé e nonostante una prima stagione che aveva riscosso il gradimento del pubblico, la qualità dello show è andata drasticamente calando a partire dalla seconda stagione. Le trame si sono fatte sempre più inverosimili, al punto da mettere in discussione anche la realizzazione di questa ultima stagione.

La parola spetta a voi lettori. Siete favorevoli a questa ultima stagione? Pensate ci sia il materiale per realizzare uno show o siete tra quelli che avrebbero preferito la chiusura con la prima stagione? Ditecelo con un commento.

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.