Innanzitutto grazie per il tempo che ci dedichi perché stai sempre tumulato a fare disegnetti in giro per l’Italia e non si riesce mai a beccarti!

Eh dimmelo a me!

Ti facciamo subito una domanda un po’ banale: te lo aspettavi o almeno ci speravi in questo incredibile successo?

Guarda io in realtà nemmeno volevo fare i fumetti nella vita. In questo mondo ci sono finito quasi per caso, forzato da Makkox che mi ha spinto a fare un blog. Io sono cresciuto negli spazi occupati dei centri sociali, quindi un po’ ai margini e se ci metti che ascoltavo il punk (un genere anche questo ai margini) e oltretutto il punk straight edge dei bacchettoni capisci proprio che ero alla quinta essenza della marginalità. Quindi le prime cose che facevo non pensavo potessero arrivare ad un pubblico così ampio.

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In passato ti sei rifiutato di pubblicare su alcune testate, per evitare che il tuo lavoro fosse accostato a ideologie che tu non condividi. Ora che effetto ti fa vedere che praticamente tutti parlano di te e del tuo lavoro, anche gente che col mondo dei fumetti c’entra poco.

Ultimamente penso che la mia ideologia sia emersa molto chiaramente, a differenza di prima quando magari alla gente arrivavano solo i riferimenti ai cartoni animati e cose così. Comunque sia sono pochissimi quelli che la pensano diversamente da me e condividono ugualmente quello che faccio… ecco lì penso che si contraddicano parecchio perché il mio pensiero e le mie ideologie le ho spiegate in tutte le salse.

Hai detto che Ian Solo è reale come Obama giusto?

Hai i cabinati arcade a casa?

Disegni fumetti e sai chi è Chtulu?

Ma insomma Zerocalcare è un nerd sì o no?

Guarda io c’ho sempre avuto un problema con la parola nerd. Cioè quando ero ragazzino era una parola orrenda, utilizzata prevalentemente in maniera dispregiativa ma comunque io mi ci sentivo abbastanza. Ancora mi ci sento ma la mia identità non credo si racchiuda tutta in quel modo di essere perché fortunatamente nella vita sono tante altre cose. In linea di massima comunque sì, lo sono.

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Tra i tuoi propositi per il futuro c’era quello di aggiornarti sul panorama videogame, del tipo che volevi provare roba come Assassin’s Creed ecce cc… alla fine ce l’hai fatta?

Sti giochi sono lenti, ti fanno vedere 200 filmati, devono caricare, non ho veramente tempo di stargli dietro. A me piace Street Fighter ma ‘mo per esempio con Secco stiamo giocando a GTA V ma ci vediamo talmente poco che finiamo per chiuderci a giocarci per interi weekend, una volta ogni tre mesi più o meno.

Che effetto ti fa come autore trovare i tuoi lavori piratati sul web?

NON ME NE FREGA UN CAZZO. Quello è un problema della casa editrice… non mi sentirete mai lamentarmi perché qualcuno ha scaricato la mia roba, tra l’altro quando io stesso scarico tutto lo scaricabile tra film e serie tv. Sarebbe veramente ipocrita da parte mia.

Recentemente che ti sei scaricato?

Gomorra

E che altre serie stai seguendo?

Oltre a Gomorra, Il trono di spade, Dov’è Mario (l’ultima serie di Corrado Guzzanti) e Banshee…comunque ne seguo tantissime.

Che ne pensi della tendenza dei media televisivi e cinematografici nel prestare particolarmente attenzione al mondo dei fumetti, talvolta facendo esperimenti incredibili, com’è stato per The Walking Dead o per Preacher. Roba che magari prima non si sarebbe filato nessuno e oggi arrivano addirittura sulla pay tv…

Io devo dire sinceramente che le trasposizioni cinematografiche più riuscite sono quelle della Marvel, sia per quanto riguarda il cinematic universe che le serie come Jessica Jones o Daredevil. Tutto il resto, a parte Walking Dead che è diventato una discreta “mondezza”, non mi convince granché.

Batman V Superman Dawn of Justice?

Mammamia che orrore. Una vera sofferenza.

Allora immagina questa scena: sei in fiera, vieni raggiunto da un gruppo di cosplayer vestiti da Zerocalcare,  Armadillo, Cinghiale e Secco. Qual è il tuo primo pensiero/reazione?

E’ già successo un paio d’anni fa, speravo non circolassero le foto. Un ragazzo è arrivato travestito da Zerocalcare, un’altra da Lady Cocca. Comunque sia, nel mondo dell’editoria è talmente pieno di “squali”, a qualsiasi livello, tra colleghi, editori e uffici stampa che i cosplayer sono l’ultimo dei miei problemi.

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A parte tutto, chi è Zerocalcare e perché resta a Rebibbia?

Zerocalcare è uno che fa i fumetti, è nato ad Arezzo per caso ma è cresciuto a Rebibbia e visto che i fumetti gli stanno pagando il mutuo pensa che sarebbe folle “accannare” ora il suo quartiere.

Perché hai sentito il bisogno di fare Kobane Calling?

Perché in quel momento della mia vita ho fatto due viaggi in Kurdistan, insieme alla mia “tribù”. Dei viaggi con i quali volevamo aiutare la resistenza kurda come potevamo e sensibilizzare l’opinione pubblica e magari riuscire a imparare qualcosa sulla rivoluzione che stanno facendo in quelle terre. Visto che io nei fumetti racconto principalmente la mia vita e visto che la mia vita, in quel momento, era soprattutto stare lì, mi è venuto naturale.

Senti di aver scritto un’opera di giornalismo fumettistico?

No, io ho realizzato un diario di viaggio. Il giornalismo ha una pretesa di oggettività che io non ho mai voluto avere. Ho provato a farlo con molta onestà intellettuale ma senza mai nascondere che io ero lì per un motivo ben preciso.

Ultima domanda: negli ultimi tempi, grazie soprattutto a internet, si parla spesso su quale debba essere il ruolo del fumetto, se un media, un linguaggio… tu che fai dei fumetti molto personali, cosa ne pensi? Anche su quale debba essere il ruolo dell’autore nella società.

Io penso che il fumetto non abbia un compito. E’ un linguaggio, poi ognuno lo “usa” come vuole, come la parola. L’autore secondo me ha un dovere di onestà verso se stesso e verso il lettore. Poi cosa vuole fare nei suoi fumetti lo decide lui.

Grazie mille Zero, alla prossima!

Grazie a voi!

Simone Bravi
Nasce nella capitale dell'impero tra una tartaruga ninja, un Mazinga e gli eroi del wrestling dell'era gimmik. Arriva a scoprire le meraviglie del glorioso Sega Mega Drive dal quale non si separa mai nonostante l'avvento della PlayStation. Di pari passo con quella per i videogame vanno le passioni per il cinema, le serie Tv e i fumetti. Sembra Sheldon di The Big Bang Theory ma gli fanno schifo sia Star Trek che Star Wars. E' regolarmente iscritto all'associazione "Caccia allo Juventino".