Internet è lo spazio dove le imprese mettono in vetrina e vendono prodotti e servizi. Il web è diventato il “campo di battaglia” dove marchi di ogni settore, natura e dimensione competono tra loro. Le aziende sgomitano per la visibilità e per il controllo di una quota di mercato più ampia, attraverso diversi canali di marketing digitale. Questa rivalità, insieme all’ambizione di intercettare (e soddisfare) le ricerche e le necessità di un numero sempre maggiore di utenti/clienti, ha portato ad un aumento degli investimenti in attività di web marketing e lead generation, cioè raccolta di preziosi contatti commerciali. Ogni azienda cerca di scalzare i competitor occupando una posizione di primo piano nei motori di ricerca, Google in primis.

I motori di ricerca sono strumenti unici. Prima di tutto per gli utenti, che in mezzo secondo possono trovare facilmente qualsiasi tipo di informazione e di contenuto indicizzato sul web. Internet World Stats ha diffuso un’interessante statistica riguardo all’utilizzo di internet. A dicembre 2017 circa 4,2 miliardi di persone hanno navigato ogni giorno. Solo su Google, sono state effettuate oltre 40 mila ricerche al secondo, per un totale di circa 3,5 miliardi di ricerche quotidiane. Numeri che dimostrano il volume d’affari, la potenzialità e l’influenza del Search Engine Marketing e della SEO.

SEO organica o pubblicità a pagamento?

Il posizionamento organico sui motori di ricerca e la pubblicità pay per clic (PPC): sono questi i due strumenti più efficaci a disposizione dell’azienda per migliorare la propria visibilità online. Entrambi differiscono per impostazione, investimenti, obiettivi e risultati. In un mondo ideale andrebbero integrati e utilizzati assieme, in maniera strategica, per massimizzare il profilo del sito. Purtroppo questo non sempre avviene, soprattutto per motivi di budget. In questo caso è meglio puntare solo su una. Ma qual è la migliore?

 

I vantaggi del posizionamento SEO


Partiamo da un presupposto. Essere presenti su internet è inutile se non si è visibili sui motori di ricerca. Per conquistare la tanto agognata prima pagina su Google, l’unica via possibile è l’ottimizzazione SEO. Qualunque azienda si accinga a realizzare un sito farebbe bene a porre le fondamenta secondo i dettami della SEO. Stiamo parlando di un mondo in moto perpetuo ed in continua evoluzione, dove fretta e improvvisazione non pagano. Per questo è utile affidarsi alla consulenza di una
agenzia SEO per sviluppare una strategia coerente e, soprattutto, vincente.

Gli annunci a pagamento mettono i contenuti in posizione privilegiata sulla SERP e danno risultati molto velocemente, ma necessitano di continue iniezioni di budget. Quando il budget finisce e la campagna si ferma, anche i risultati finiscono. Il posizionamento organico, al contrario, garantisce risultati più stabili e duraturi nel tempo.

Senza dimenticare il fattore psicologico: il 72% degli utenti, dopo aver effettuato una ricerca su Google, clicca sui primi risultati organici, fidandosi più di questi che dei contenuti sponsorizzati. Uno studio ha dimostrato che solo il 14% degli utenti ha fiducia nei risultati a pagamento e il 29% ha detto di esserne addirittura infastidito. È facile capire come un buon posizionamento SEO porti valore al marchio anche in termini di credibilità e autorevolezza, oltre che di visibilità. Ecco perché nel lungo periodo, l’investimento nell’ottimizzazione e nel posizionamento SEO rende di più del PPC. Senza una buona attività SEO, i competitor di pari livello lasceranno indietro il tuo marchio anni luce in termini di posizionamento, quota di mercato e vendite.

Quando conviene la campagna PPC?

 

Chi ha un budget limitato e ha bisogno di risultati immediati può scegliere una campagna PPC. I suoi risultati iniziano ad arrivare praticamente subito, mentre una campagna SEO può impiegare da 3 a 6 mesi per dare i primi frutti. Il PPC è vantaggioso per promuovere un prodotto, un servizio o un’iniziativa destinata a durare poco tempo, pensiamo ad esempio ai business che sono stagionali per natura e sono attivi solo durante certi mesi dell’anno.

Per le piccolissime imprese con budget risicato il PPC può rappresentare un investimento migliore rispetto all’attività di ottimizzazione e posizionamento, semplicemente perché le buone agenzie SEO non lavorano per 100 euro al mese. I risultati SEO non spuntano come i funghi da un giorno all’altro e le campagne organiche durano diversi mesi. Con annunci pubblicitari, calibrati su keyword specifiche e coerenti con il core business aziendale, non si otterrà tanto traffico ma buoni risultati di lead generation.

Conclusioni


Il posizionamento organico di un sito su Google e sugli altri motori di ricerca comporta importanti vantaggi rispetto alla pubblicità PPC. La scelta migliore, disponendo di un budget sufficientemente alto, è optare per una strategia mista. Ad ogni modo, ci sono casi particolari in cui l’advertising a pagamento è strategicamente più vantaggioso. Il consiglio? Studiare bene le esigenze del marchio, del sito, del prodotto/servizio da promuovere prima di scegliere una strategia piuttosto che l’altra.

Articolo in collaborazione con Nomesia.

*Foto da ytimg.com