Abbiamo giocato a Warframe per un sacco di tempo

Sull’elenco dello staff io sono segnato come MMO specialist, ma a parte il mio Hands On di Heroes of the Storm non ho combinato molto altro per un po’ di tempo, ma in qualche modo per far valere la mia carica di tizio che gioca giochi gratis perché non può pagare gli abbonamenti. Quindi eccoci qua, a parlare di Warframe. Questo gioco lo conosco da parecchio tempo, fin dal giorno in cui hanno aperto la sua open beta. Pubblicare oggi una recensione su una beta, è vero, può sembrare strano a maggior ragione quando le beta in questione è uscita un po’ di tempo fa. Tuttavia considerando la natura del titolo, la sua lunga gestazione in beta e l’uscita tutto sommato non così “antica” su console, ho deciso di rispolverare Warframe (come se ce ne fosse bisogno) e fornire a tutti gli utenti un po’ distratti un articolo completo in ogni sua parte. Il mio più che una semplice recensione è il resoconto di un’esperienza giocata. Un racconto del tempo passato su Warframe.

Warframe_acrid_arsenal

Fin da subito mi aveva attirato con l’aspetto peculiare che i vari Warframe hanno nel gioco. Quelli disponibili in fase beta erano gommosi e mi ricordavano brutalmente un gioco ben più antico: Evolva, forse non lo conoscete, ma era fighissimo. Tuttavia non c’entra niente. Detto questo provai Warframe con un mio amico ma lo mollai quasi subito, perché era atroce per noi novellini estranei alle meccaniche. Ci era sembrato semplicemente Mass Effect (solo nel combattimento), con la possibilità di saltare e fare wallrun. Un annetto dopo lo riprovai e una volta notati i cambiamenti e capito come funzionava il crafting degli oggetti, mi sono reso conto che si può avere tutto o quasi senza spendere e quindi decisi di darci un’occhiata approfondita. Mentre scrivo la recensione, Steam dice che ho 399 ore di gioco. L’occhiata l’ho data, quindi ora invece che Mass Effect direi che è il punto di incontro tra ME e Ninja Gaiden. Forse alcuni di voi hanno sentito parlare di o hanno giocato a Dark Sector, sparatutto in terza persona uscito nel 2008 e sempre sviluppato da Digital Extremes (che ci ha dato anche la serie Unreal in collaborazione con Epic Games). Ebbene, Warframe si collega in modo lontano alla sua trama, oltre ad essere la realizzazione dell’idea originale che doveva essere Dark Sector stesso.

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Ninja nello spazio

L’idea dietro Warframe è molto semplice. Il giocatore è un ninja futuristico nello spazio, che completa numerose missioni nei vari pianeti del sistema solare. Per farlo ha a disposizione numerose armi, che possono essere modificate con dei moduli (una sorta di carta da equipaggiare) che vengono droppati dai nemici per alterarne le proprietà offensive come: maggiore chance di danni critici, danni elementari e così via. L’arma principale a disposizione del Tenno, e al contempo il personaggio utilizzato, è il Warframe. I Warframe sono esoscheletri estremamente avanzati che fanno anche da supporto vitale al Tenno che vi è racchiuso. Cosa sia in verità un tenno non è particolarmente chiaro, ma dettagli sulla sua natura vengono accennati nel tutorial che si affronta la prima volta che giocate. In sostanza il frame è un qualcosa che racchiude questa entità che è il giocatore. Esistono numerosi frame, nonostante all’inizio se ne possa scegliere solo uno  fra i tre proposti. Ogni frame ha a disposizione quattro abilità, che seguono il tema dell’esoscheletro. Il frame che si basa sul magnetismo ha per esempio uno strattone magnetico che butta tutti i nemici davanti a sé a culo all’aria, una che polarizza gli scudi nemici e li fa saltare, una che magnetizza il bersaglio in modo che tutti i proiettili gli vadano addosso infallibilmente, e infine una mossa ad area che stritola tutti i nemici.

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Oltre al frame, che decide i parametri vitali come salute, energia, armatura e via dicendo, il giocatore può portare in missione un massimo di tre armi. Un’arma primaria che può essere un fucile d’assalto/shotgun/arco o altro, una secondaria di calibro più piccolo e una da corpo a corpo. Un tempo tutti gli slot dovevano essere riempiti, ma ora si può anche andare in giro con solo una spada, dopo il recente re-work del sistema di corpo a corpo, con l’aggiunta di combo vere e proprie. Oltre alle armi avremo a disposizione un pet, che può essere un piccolo drone con funzioni specifiche, chiamato Sentinella, oppure un Kubrow, una specie di cagnone spaziale futuristico. Ovviamente entrambi posseggono abilità specifiche e i propri moduli, come ogni altra componente dell’equipaggiamento.

Piroette di diavolopotrebbepiangeriana memoria

Sul piano tecnico Warframe è uno sparatutto in terza persona, che mette molta enfasi sulla dinamicità d’azione. Nonostante il diverso obiettivo delle varie missioni si è quasi sempre assaliti da ondate di nemici, dalle quali bisogna difendersi in vari modi. A parte un paio di frame lenti nei movimenti che fanno da veri e propri tank, l’agilità è la miglior difesa contro le minacce. Saltare, correre sui muri, arrampicarsi. Queste sono tutte azioni basilari e parti integranti del muoversi per la mappa. Raramente potrete attraversare l’intero livello senza staccare i piedi da terra. L’agilità del frame non trova eguali nelle fazioni avversarie, rendendo i Tenno differenti rispetto ai nemici. Durante queste evoluzioni potrete sparare, darvi la spinta contro il muro per lanciarvi contro un nemico e colpirlo con l’arma da mischia e usare i vostri poteri (se il potere in questione lo permette). Il limite è la vostra voglia di impegnarvi a fare tutto ciò. Se avete semplicemente intenzione di andare avanti a piedi per i livelli, senza passare in scivolata sotto strutture basse, fermandovi per prendere la mira e stando dietro una copertura tutto il tempo, difficilmente troverete soddisfazione in Warframe. In questo senso, il divertimento bisogna crearselo. Immaginatevi un match di paintball, ci sono quelli che agiscono da operatori in modo professionale, e poi c’è quello che corre alla rambo tra le coperture evitando i proiettili, balzando fuori e facendo una capriola per arrivare avanti a uno e crivellarlo di proiettili. Ecco, quello siete voi che giocate a Warframe.

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Ninja spaziali che sparano con due pistole alla volta? JESUS TAKE THE WHEEL!

Il gioco possiede anche una componente stealth, ma si tratta più di una scelta personale. Mi spiego meglio, il gioco può anche essere affrontato in solo, e in quel caso si è perfettamente in grado di fare i veri ninja. Nascondersi dietro le coperture, eliminare i nemici prima che attivino l’allarme, andargli dietro ed eliminarli silenziosamente. Tutto è compreso nelle meccaniche di gioco, ci sono anche missioni create appositamente per questo, anche se nella frenetica vita dei Tenno spaccare tutto si dimostra di solito più efficiente.

UUUniversi paralleli nel cooosmo

warframe2Un biscotto a chi azzecca la citazione. Comunque… abbiamo chiarito che ci ritroviamo con un frame e tre armi, abbiamo spiegato che si è agili come scimmie in giro. Quindi parliamo dei livelli, e del gioco nudo e crudo. Se avete visto la dicitura “genere” in cima alla recensione, avrete notato il termine cooperativo. Warframe è quasi esclusivamente PVE, con qualche piccola componente PVP che può benissimo essere ignorata a meno che i vostri capigilda non siano dei rompipalle a riguardo. Intendo PVE alla Left4Dead o Payday. Una squadra di quattro giocatori contro ondate di nemici, che nello specifico sono divisi in tre fazioni. I Grineer, un apparentemente infinito esercito di cloni brainwashati da due fantomatiche regine. La loro clonazione è decadente e rimediano a ciò con protesi e altro. Paradossalmente sono più bravi a fare protesi e potenziamenti meccanici che a smanettare con la genetica. La seconda fazione sono i Corpus, praticamente la federazione dei mercanti di Star Wars. Tra i tre gruppi sono i più avanzati tecnologicamente: hanno accesso ad armi ad energia mentre i Grineer sono ancora vincolati alle armi da fuoco convenzionali. Gli ultimi ma non meno importanti sono gli Infested: un virus tecno organico che corrompe tutto ciò con cui viene a contatto, creando orrori deformi controllati da una mente alveare dalla potenza sconosciuta. Le tre fazioni combattono tra di loro per il dominio del sistema solare, mentre i Tenno sono in un’area più grigia della moralità. A volte agiscono da mercenari, a volte da giustizieri, guidati da una fantomatica entità chiamata Lotus. Si sa pochissimo a riguardo di Lotus, al punto che molto spesso i giocatori si ritrovano a speculare sulla legittimità delle azioni dei Tenno, che a sentire la lore del gioco sono vestigia di un antichissimo e glorioso impero stellare. Grineer e Corpus hanno il controllo sui pianeti intorno alla nostra stella gialla preferita, anche se alcuni sono contesi, mentre gli infested compaiono randomicamente per le mappe espandendosi a macchia d’olio se lasciati fare. Su questi pianeti ci sono diverse missioni da intraprendere. Ci sono missioni, tutte divise in categorie, in cui bisogna semplicemente difendere un punto della mappa a oltranza, altri in cui bisogna mantenere attivo il sistema vitale per poter dare tempo a un altro Tenno di razziare risorse, o missioni di salvataggio ostaggi o sabotaggio. I livelli in cui si gioca sono creati casualmente assemblando i vari pezzi dei tileset, che variano a seconda del pianeta e/o la fazione nemica del livello. In questo modo idealmente ci si ritrova sempre in livelli diversi e vari, anche se non si tratta di livelli completamente differenti, molto presto infatti ogni luogo darà una sensazione di già visto dato che le stanze quelle sono, anche se agganciate in modo diverso. A questo si aggiunge una poca (per ora) varietà dei tipi di nemici, preferendo la quantità alla qualità. Si può dire che questa ripetitività sia ciò che ammoscia molta gente che ci gioca, ma gli sviluppatori stanno ponendo rimedio a ciò.

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I Grineer sono brutti, per la cronaca

Il gioco è ancora in open beta e a ogni grossa update (le quali avvengono molto spesso per essere un mmo), vengono aggiunte cose completamente nuove, come nuovi tileset, nuovi tipi di armi o addirittura meccaniche di gioco inedite. Per esempio nell’update in arrivo sarà aggiunto il combattimento in spazio aperto, con un jetpack armato per fare casino contro astronavi nemiche. Parafrasando le parole di uno degli sviluppatori, Warframe non cerca l’estrema complessità o la sfida hardcore, cerca semplicemente di dare la possibilità di divertirsi nei panni di un ninja ubertecnologico e dalle capacità sovrumane che spacca tutto facendoti divertire. Lo stesso obiettivo di Metal Gear Rising, anche se Warframe non raggiunge livelli così gloriosi ma forse un giorno potrebbe farcela. Dà al giocatore un punto di inizio e uno di fine della missione, come fai tutto quello che c’è in mezzo è in mano sua. È adattissimo ad un giocatore più casuale che vuole fare un paio di livelli ogni tanto usando frame e armi che gli piacciono, mentre per avere la voglia di farmare esperienza per livellare tutti i frame e le armi sbloccati bisogna avere un po’ di dedizione.

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Esiste una componente PVP, ma è terribilmente sbilanciata dato che frame e armi sono creati per il PVE; il player vs player è implementato molto male e potreste anche ignorarne l’esistenza, ma per il bene della recensione dirò un paio di cose. Il primo pvp è amichevole e avviene nelle stanze apposite del dojo (la gilda), poi c’è il conclave che è una arena da pvp che è sostanzialmente inutile ai fini del gioco, c’è solo perché i pronoscopeipwnu arrivano anche su di un gioco nato come PVE. Il vero PVP avviene nei conflitti, dove alleanze di più dojo si scontrano per il controllo di certi nodi focali del sistema solare, dove si può farmare esperienza e denaro in grandi quantità. Le alleanze sono interessate a controllare queste zone (chiamate dark sektors) perché possono tassare chi vuole andarci a giocare. Insomma chi tiene il dark sektor può chiedere il pizzo. Visto che le alleanze vogliono che gli estranei combattano per loro in questi conflitti, vengono sempre promesse tasse minime o nulle, quindi se voleste evitare il pvp non vi cambia chi vinca o perda.

Farmare, farmare, farmare, soltanto farmare, farmare per te

Avendo accennato alla pazienza, prima di parlare di altro è necessario fermarsi e discutere di ciò che è al contempo il punto di forza e la più grande debolezza di Warframe. Il sistema di crafting. Idealmente in questo gioco è possibile avere accesso gratuitamente a TUTTO ciò che non è semplicemente cosmetico, il problema è che devi farmarlo come un animale. Buona parte degli equipaggiamenti di base (frame compresi) si possono ottenere giocando normalmente, dato che richiedono risorse che si trovano in abbondanza durante un normale gameplay. Andando avanti per creare oggetti altamente specifici o potenti, si possono passare giorni interi dietro i singoli pezzi che li compongono. Voi che avete giocato ad un qualsiasi MMORPG, avete presente quando il boss non droppa gli spallacci che vi servono? Ecco. Esistono numerosi oggetti da craftare in Warframe. Facendo salire di livello questi oggetti si fa salire anche il livello di mastery, che da accesso all’utilizzo di nuovi equipaggiamenti. Come potente intuire, si tratta di un circolo continuo di farming, si può quasi dire che è lo scopo secondario del gioco; ottenere armi e frame sempre nuovi che diversificano un’esperienza di gioco che è altrimenti sempre uguale. Come ho detto prima, il gioco deve piacerti per poter trovare divertimento da tutto questo grinding. Anche perché per la Legge di Murphy il drop rate delle cose specifiche che si cercano è veramente basso. L’alternativa è comprare le armi già pronte e confezionate usando soldi veri, invece di comprare o farmare i blueprint e i componenti e assemblare tutto in laboratorio, ma così facendo perdi metà del motivo per cui giochi.

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C’è TANTA roba da craftare, e ne aggiungono ogni tot settimane.

A proposito del comprare: potreste benissimo giocare senza spendere un soldo, visto che persino oggetti cosmetici come elmetti alternativi vengono forniti attraverso i vari eventi. Ci sono addirittura armi esclusive per questi eventi, che non possono essere mai più ottenute e non comprabili dal cash shop. Warframe premia più la fedeltà che il portafogli gonfio. L’unica cosa per cui potrebbero servire soldi sono gli slot dell’inventario. Senza pagare si possono possedere contemporaneamente due frame e qualche arma. A meno che non siate dei collezionisti ciò non è un grande problema, anche perché molte armi una volta livellate al massimo per fare mastery hanno esaurito il loro scopo e possono essere vendute per fare spazio. Il vostro inventario ha un alto tasso di ricambio, diciamo. Io per esempio con una decina di euro in totale ho comprato numerosi slot di frame e armi, sistemandomi così per il resto della mia carriera da Tenno.

DISATTIVATE QUEL CAZZO DI BLOOM

Oltre ad essere un titolo di paragrafo, è un consiglio. Il bloom di Warframe è oscenamente alto e direttamente accecante in certi punti. Sul comparto grafico Waframe si difende molto bene (bloom a parte), i modelli sono dettagliati e le texture pulite. Non è al livello dei titoli tripla A che stanno uscendo ultimamente, ma su di un computer potente o sulle console fa la sua porchissima figura. Tuttavia non è troppo esoso graficamente, anche se i computer meno performanti potrebbero avere grossi cali di frame rate nelle situazioni più concitate, con numerosi nemici su schermo ed esplosioni in ogni direzione. Gli effetti di luce erano magnifici qualche tempo fa. Erano, perché ad un certo punto Digital Extremes ha fatto l’impopolarissima scelta di abbassare la qualità di vari effetti grafici, dicendo che l’hanno fatto per permettere ai computer più deboli di girare il gioco senza problemi. Il tutto senza mettere una opzione per riattivarli per chi ha uno scassone un po’ messo meglio. Molti sostengono che sia stato fatto per rendere più facile il port nelle console, anche se onestamente di queste cose non me ne intendo ne tantomeno mi interessa. Per dirvi, non tocco una console dai tempi della PS2. Nonostante quel downgrade (che ha completamente fottuto il lanciafiamme e il frame di fuoco, a mio avviso), il resto degli effetti grafici è coloratissimo e danza per lo schermo in un tripudio di scintille e fuochi d’artificio. Certi momenti sono una festa per gli occhi. Le animazioni prese singolarmente sono belle, ma sono evidenti dei problemi di transizione da una all’altra, rendendo i movimenti spasmici, di tanto in tanto. Stanno tuttavia venendo rinnovate piano piano, mentre si lavora a tutto il resto.

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Non fidatevi dell’immagine, le ombre ci sono

Il comparto sonoro purtroppo non tiene il passo con quello grafico, il voice acting è limitato ai pochi png e boss, mentre i nemici su schermo si limitano a ripetere sempre le stesse frasi da grunt in lingua Corpus e Grineer o in inglese maccheronico, al punto che smetti di prestarci attenzione. Anche le musiche, nonostante ci siano un paio di pezzi estremamente carini (come lo Stalker’s Theme), diventano ripetitive MOLTO presto. Se volte staccare il cervello un’oretta e tenere musica in sottofondo mentre giocate, Waframe è perfetto.

Tanti insetti

Fino ad ora ho elencato i vari pregi di Warframe e i suoi numerosi difetti, ma è ora di parlare dei veri problemi. Warframe è PIENO di bugs, la maggior parte dei quali nel netcode. Molto spesso l’interfaccia si incasina mentre si sta invitando un amico, e spessissimo l’invito non funziona e c’è problema a fare il party. Persino nella partita che ho fatto durante la stesura di questo articolo ci sono stati dei problemi. Nonostante la grande mole di errori che sorgono spesso, si tratta più di fastidi e raramente capita un bug gamebreaking che semplicemente vi costringe a staccare e andare a giocare ad altro o andare a picchiare gli sviluppatori. Per certi versi sembra di giocare col pongo. Mentre giocate ci sono dei pezzi induriti che danno fastidio, e voi semplicemente li appallottolate fino a che non diventano morbidi e li rificcate nella palla principale. Non sto assolutamente scusando la presenza di bug, semplicemente se volete giocare giocate in ogni caso.

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YEEE