Questo è l’anno buono per DiCaprio?

Il 16 gennaio 2016 le sale cinematografiche del Belpaese hanno accolto Revenant.
L’ultima fatica del maestro Iñárritu vede il nostro amico Leonardo DiCaprio nelle vesti del protagonista.
Una storia forte e cruda, tratta dall’omonimo romanzo di Michael Punke, e messa in scena da un regista che sa decisamente come trasmettere al pubblico l’intensità delle emozioni.
Ancora una volta egli ci regala una regia accuratissima ed una fotografia straordinaria, ma se delle eccelse qualità del regista eravamo sicuri, quello di cui non abbiamo assoluta convinzione riguarda la possibilità che DiCaprio prenda finalmente questo benedetto Oscar per l’interpretazione
Sulla vicenda sono ormai anni che la gente si scatena, con un “riderissimo” da Social Network, ma anche fuori dal mondo virtuale, impostando dibattiti più o meno seri sulle motivazioni per le quali la bacheca di Leo sia ancora vuota.

Tuttavia abbiamo individuato una serie di elementi che ci possono far dichiarare che stavolta, forse, DiCaprio ce la può fare.
Azzardare un pronostico assoluto è impossibile, ma stilare 5 motivazioni perché l’Oscar possa finire nelle sue mani sì, questa è roba da Stay Nerd!

1) Perché Iñárritu piace all’Accademy, e…

Lo scorso anno il regista di Birdman si è portato a casa tutto, persino il tappeto rosso. Stavolta presumiamo che l’Academy sarà più trattenuta nei suoi confronti: non potrà concedergli un bis con il Miglior Film, e presumibilmente farà fatica anche per la Miglior Regia.
Ma se questo Iñárritu piace alla casta che conta, si potrebbe virare su un premio appena minore, magari proprio il Miglior attore protagonista

 inarritu

2) Perché il ruolo è da Oscar

A prescindere dalla regia, il ruolo assegnato a DiCaprio è decisamente da Oscar. E’ di quelli che soddisfano la giuria, che dilettano il pubblico, che entusiasmano gli attori. Revenant ci mostra un Leo sugli scudi, deciso e risoluto, che si è spinto oltre ogni limite, con numerose prove fisiche. Addentare un pesce crudo o, peggio ancora, infilarsi nella carcassa di un cavallo non sono certo state situazioni che avrà preso con leggerezza.
La vendetta del suo protagonista è anche quella che sta preparando per tutti coloro che l’hanno deriso.
Si dice che abbia anche rinunciato al ruolo di Steve Jobs, per interpretare il redivivo Glass, ed a nostro parere è stata la scelta giusta.

 maxresdefault (2)

3) Perché ha già portato a casa il Golden Globe

The Revenant ha già trionfato ai Golden Globe, e DiCaprio ha alzato al cielo la statuetta del miglior attore per film drammatico. Sappiamo bene che molto spesso vincere in questa cerimonia comporti, di riflesso, una sconfitta in quella che più conta, ma al contempo ci indica l’apprezzamento dei professionisti per il film e per il suo ruolo. Se ci fermiamo a dare uno sguardo ai riconoscimenti ottenuti ai Globe, ci accorgiamo che Leo ha già ottenuto in passato due statuette, ed una anche di recente, grazie a The Wolf of Wall Street, ma in entrambi i casi ha poi fallito agli Oscar.
Stavolta riteniamo che sia diverso, anche soltanto per una questione di cabala.

 Leonard-DiCaprio-at-2014-Golden-Globes-The-Trent

4) Perché le alternative sono poche

Guardando il materiale umano a disposizione, quest’anno ci sono molte meno interpretazioni maschili di altissimo livello, rispetto agli anni precedenti, nei quali si verificarono esclusioni sanguinose persino dalle nomination.
Con Eddie Redmayne che si è già preso i suoi meriti nel 2015, e i molti dubbi su un possibile successo di Matt Damon o Bryan Cranston, il nemico pubblico n.1 è rappresentato da Fassbender, che – guarda caso – è proprio il protagonista di Steve Jobs.

La scarsità di alternative di certo non squalificherà il riconoscimento del vincitore; ancor meno se questi dovesse essere Leonardo DiCaprio…

 steve jobs michael fassbender françois duhamel universal

5) Perché Leo potrebbe essersi arreso

Secondo alcuni, dopo la cocente delusione di due anni fa, DiCaprio si è ormai arreso all’idea di poter accarezzare da vicino la statuetta dell’Oscar. Questo gli ha donato una maggiore tranquillità, e sappiamo bene che nel momento in cui sei più sereno e non cerchi con ossessione qualcosa, questo può posarsi proprio sulla tua spalla, o – come in questo caso – tra le mani.
Siamo convinti che tu possa farcela, caro Leo, ma se non ci riuscirai nemmeno stavolta, beh, potresti davvero non vincerlo mai più.

HOLLYWOOD, CA - MARCH 02: Actor Leonardo DiCaprio attends the Oscars held at Hollywood & Highland Center on March 2, 2014 in Hollywood, California. (Photo by Ethan Miller/WireImage)

Tiziano Costantini
Nato e cresciuto a Roma, sono il Vice Direttore di Stay Nerd, di cui faccio parte quasi dalla sua fondazione. Sono giornalista pubblicista dal 2009 e mi sono laureato in Lettere moderne nel 2011, resistendo alla tentazione di fare come Brad Pitt e abbandonare tutto a pochi esami dalla fine, per andare a fare l'uomo-sandwich a Los Angeles. È anche il motivo per cui non ho avuto la sua stessa carriera. Ho iniziato a fare della passione per la scrittura una professione già dai tempi dell'Università, passando da riviste online, a lavorare per redazioni ministeriali, fino a qui: Stay Nerd. Da poco tempo mi occupo anche della comunicazione di un Dipartimento ASL. Oltre al cinema e a Scarlett Johansson, amo il calcio, l'Inghilterra, la musica britpop, Christopher Nolan, la malinconia dei film coreani (ma pure la malinconia e basta), i Castelli Romani, Francesco Totti, la pizza e soprattutto la carbonara. I miei film preferiti sono: C'era una volta in America, La dolce vita, Inception, Dunkirk, The Prestige, Time di Kim Ki-Duk, Fight Club, Papillon (quello vero), Arancia Meccanica, Coffee and cigarettes, e adesso smetto sennò non mi fermo più. Nel tempo libero sono il sosia ufficiale di Ryan Gosling, grazie ad una somiglianza che continuano inspiegabilmente a vedere tutti tranne mia madre e le mie ex ragazze. Per fortuna mia moglie sì, ma credo soltanto perché voglia assecondare la mia pazzia.