Cocktail irrinunciabili per nerd irriducibili

Ah! L’alcol! Come direbbe Homer Simpson è “la causa di e la soluzione a tutti i problemi della vita!”. Ora, non è che stiamo qui a dire che dovete uscire e sfondarvi il fegato, anche perché tra di voi, cari lettori, ci sono giovani di primo pelo che certa roba non dovrebbero proprio berla, ma il punto è che sono molti, moltissimi, i cocktail che il mondo nerd ci ha propinato negli anni, e molti di essi non sono mai stati toccati da certi palati. Ci siamo decisi quindi a proporvi questa fantastica lista di cocktail autenticamente nerd, 9 per la precisione.

Virgin Cuba Libre

Bevuto da: Sheldon Cooper

sheldon-cooper-di-the-big-bang-theory-maxw-650Alcuni pensano che quella del Virgin Cuba Libre sia una trovata nata e morta in The Big Bang Theory. Pollastri… il Virgin Cuba Libre, ossia un Cuba Libre analcolico (e quindi senza Rum) è in realtà un cocktail realmente esistente. Si tratta di una blanda variante di uno dei cocktail più famosi del mondo e, nonostante quel che si pensa, non si tratta di un semplice bicchiere di Coca Cola. La sua ricetta è infatti la seguente:

3 cl di Sciroppo Carribean (uno sciroppo di zucchero al sapore di Rum)
3 cl di Succo di Lime
Coca Cola

Vodka Martini

Bevuto da: 007

bond-mixing-a-martiniOriginariamente conosciuto come Vodkatini, Il Vodka Martini è un cocktail caduto praticamente in disuso, ma molto popolare negli anni 70 e 80 ed è una versione “perfezionata” del Martini Dry, un cocktail particolarmente forte che si distingue per una buona componente di Gin, tale da renderlo particolarmente odoroso. Il Vodka Martini nasce nel 1960, ed è invece inodore ed è diventato famoso grazie al personaggio di 007 che, particolarmente nell’interpretazione di Sean Connery, amava berlo “Shekerato, non mescolato”. Questa è in realtà una convenzione cinematografica, in quando il personaggio di Ian Flemmings, nelle sue origini cartacee, non amava il Vodkatini, ma una sua variante, il Vesper, un cocktail inventato proprio da Flemmings nel romanzo Casino Royale, e così chiamato in onore della bondgirl Vesper Lynd. Onde comporre un perfetto Vodkatini è dunque necessario:

1.5 cl di Vermouth Dry
5.5 cl di Vodka
1 oliva verde

Se invece vorreste gustarvi un Vesper, la ricetta è la seguente:

5 cl di Gordon’s gin
1 cl di Vodka
0.5 cl di Kina Lillet (o di Lillet Blanc)
Una scorza di limone

Apple Martini

Bevuto da: Dott. John “J.D.” Dorian

hqdefaultSe conoscente Scrubs allora conoscete l’Appletini, si tratta fondamentalmente di un cocktail a base di Martini bianco e un qualsiasi prodotto a base di mele, non necessariamente liquoroso. Si può ottenere un Appletini con succo di mela, brandy alle mele, sidro di mele o qualsiasi liquore alla mela sebbene la ricetta originale preveda semplicemente succo di mele. La sua genesi è abbastanza recente, e lo si data 1997. Nasce a West Hollywood (California) dove fu ideato nel popolare bar Lola’s. Si tratta di un cocktail semplice ma molto apprezzato, poiché il gusto fresco della mela tende a stemperare il sapore duro dell’alcol. Sebbene si chiami “Apple Martini”, lo si può ottenere anche con altri liquori bianchi, come la Vodka o il Gin ma non con il Rum, in quel quel caso, chiaro o scuro che sia, si parla infatti di “Rumpletini”. Anyway Scrubs non è l’unico programma ad aver citato l’Apple Martini tant’è che è persino richiamato “ma giustamente mascherato” in un episodio di My Little Pony! Per gustarne uno vi occorrono:

4 cl di Martini Bianco (o Vodka)
1.5 cl di succo o liquore di mele
1.5 cl di Cointreau

White Russian

Bevuto da: Jeff “Drugo” Lebowsky

dudeCelebre variante del Black Russian, il White Russian è un cocktail molto dolce e gradevole, ma comunque abbastanza tosto da mandare giù. Nasce negli anni ’40 in quel di Bruxelles, quando il barista dell’Hotel Metropole Gustave Tops, decise di inventare un nuovo cocktail per omaggiare l’allora ambasciatore degli USA in Lussemburgo. Fu poi reso famoso grazie al film Il Grande Lebowsky, in cui il celeberrimo Drugo è un avido bevitore di questa prelibatezza. Si tratta di un mix di liquore al caffè e panna, ed è pertanto un cocktail utilizzabile per chiudere la serata e, comunque, da dopo cena. Si ottiene con un mix di vodka e liquore al caffè, e sebbene si preferisca mixarlo utilizzando la Kalua, è possibile ottenere un ottimo White Russian anche con il nostrano Caffè Borghetti. Gli ingredienti, in ogni caso, sono:

2 cl di Liquore al caffè
5 cl di Vodka
Panna fresca

Pina Colada

Bevuto da: Antonio “Tony” Montana

13-Scarface-LLa Pina Colada è un cocktail molto dolce e rinfrescante, celeberrimo in Porto Rico, suo luogo d’origine. Sebbene esistano testimonianze di cocktail simili alla moderna ricetta della Pina Colada sin dagli anni ’20, convenzionalmente si attesta la nascita del cocktail nel 1963 a San Juan dove ancora esiste una targa commemorativa che ne testimonia la nascita (quando si dice l’orgoglio). Quella del ’63, in ogni caso, è quasi certamente una semplice “data di arrivo”, in quanto una bevanda simile chiamata “Ananas Colada” era già diffusa nelle regioni caraibiche e si è andata evolvendo negli anni sino alla versione portoricana. Nell’immaginario collettivo è diventata celebre grazie ad Al Pacino ed al personaggio di Tony Montana che, nel film Scarface, era solito bearsi proprio della Pina Colada. Non è un cocktail particolarmente difficile da gestire, ed è anzi molto dolce e gradevole grazie al mix accentuato di Ananas e Cocco. Ne esistono anche moltissime varianti con altri tipi di frutta tra cui fragole, banana, mango e papaya, nonché una versione del tutto priva di alcol chiamata “Virgin Pina Colada”. Si compone di:

1.5 cl di Rum bianco
1.5 cl di crema di cocco
5 cl di succo d’ananas

Moloko Plus (Latte Più)

Bevuto da: Alex DeLarge

6ae4f-a-clockwork-orangeIl Moloko Plus è uno dei più celebri cocktail highball, ossia un long drink dal sapore non troppo duro, ottenuto da una piccola base alcolica diluita con una grande quantità di una bevanda analcolica, detta “filler”, e solitamente costituita dalla soda. La sua popolarità è dovuta al fatto di essere un cocktail inventato nel libro Arancia Meccanica, tant’è che la parola “moloko” non è parte di alcuna lingua nota, ma è un termine nadsat che significa semplicemente latte. Questo cocktail è poi confluito nella realtà a causa della curiosità dei lettori e della popolarità del racconto dopo il successo del film cult di Stanley Kubick, ecco perché molti bartender non conoscono il Moloko Plus, ed ecco anche perché la sua ricetta si presta spesso a molte variazione, non essendo nel libro specificato le sue parti e i suoi specifici componenti. Sebbene sia chiaro che esso dovrebbe contenere droghe, agenti psicotropi e barbiturici, convenzionalmente il Moloko Plus si ottiene mixando in un shaker i seguenti ingredienti:

1.5 cl di assenzio
1.5 cl di Vodka
1.5 cl di Irish Cream
2.5 cl di latte

Una versione semplificata prevede poi semplicemente 1.5 cl di Vodka e 3 cl di latte, con l’aggiunta di zucchero a piacere.

Old Fashioned

Bevuto da: Don Draper

Don-Draper-Old-FashionedMad Men è un ottimo serial, ed è anche un’ottima ispirazione per una serata alcolica tra gli amici, visto che è pieno di cocktail e drink più o meno spacca-budella. Ma il cocktail simbolo della serie è certamente quello bevuto dal suo protagonista, Don Draper, ossia l’Old Fashioned. Si tratta di un cocktail molto semplice da realizzare ed anche molto importante a livello storico poiché molti lo considerano praticamente il primo vero cocktail. Fondamentale per l’ottenimento di un buon Old Fashioned è il bilanciamento tra acqua, zucchero e Angostura che fanno da base al cocktail. Da bere rigorosamente prima dei pasti, è un cocktail deciso e tonificante, non adatto a palati disabituati al gusto dell’alcol. La ricetta è la seguente:

5 cl Bourbon
1 zolletta di zucchero
2 cl di Angostura
1 scorzetta di arancia
1 fettina di arancia
1 ciliegia maraschino

Cosmopolitan

Bevuto da: Carry Bradshaw

blog_00095_mix_your_own_sex_and_the_city_cosmopolitan_cocktailSe dici Cosmopolitan dici sicuramente Sex & The City, la popolarissima serie tv al femminile che ha imperversato in tutto il mondo negli anni ’90, e madre putativa di prodotti seriali come il più recente Desperate Housewife (in cui, non a caso, il Cosmopolitan è ampiamente consumato). Ma la nascita del Cosmopolitan non è recente quanto quella della signora Bradshaw, le sue origini si rimandano infatti agli anni ’60, periodo in cui i mix alcolici prendevano piede in tutto il continente americano. Originariamente noto con il nome di Stealth Martini e, pare, concepito in Massachussetts, il Cosmopolitan non ha origini ben definite. Quel che si sa è che si espanse molto rapidamente negli anni ’60, per poi diventare uno dei simboli degli anni ’90. Si tratta di un cocktail a base di Martini dal sapore fresco e leggero e dalle caratteristiche alcoliche non troppo accentuate. Parliamo del cocktail “glamour” per eccellenza, amato ed affermatosi grazie al consumo quasi esclusivamente femminile. Onde ottenerne uno per i vostri pigiama party è necessario:

4 cl Vodka Citron
1.5 cl Cointreau
1.5 cl di succo di lime
3 cl di succo di mirtilli

Mojito

Bevuto da: James “Sonny” Crockett

miami-vice-dj35Il Mojito è certamente uno dei cocktail più popolari degli ultimi anni. Fulcro della categoria dei pestati (ossia quei cocktail che prevedono un ingrediente letteralmente pestato nel bicchiere come preambolo alla preparazione), il Mojito è di origine cubana ed è composto prevalentemente da zucchero e rum. Si tratta di un cocktail saporito e rinfrescante, reso celebre negli anni ’90 grazie alla serie Miami Vice. Le sue varianti sono innumerevoli e prevedono sia l’uso alternativo di liquori diversi dal rum, sia versioni in cui si aggiunge alla ricetta classica altri tipi di liquori chiari. In Italia il Mojito è così popolare che ne è nata una ricetta assolutamente nostrana poi fattasi valere in tutto il mondo e nota come “Mojitaly” in cui, alla preparazione tipica, si aggiunge anche un po’ del nostrano Brancamenta. Come che sia il Mojito è probabilmente uno dei cocktail (di accezione moderna) più vecchi del pianeta e certamente uno di quelli con le origini più lacunose tant’è che taluni ne fanno risalire l’invenzione addirittura al pirata Francis Drake. Servito in un bicchiere alto, la sua ricetta prevede anche un largo uso della menta (preferibilmente fresca e selvatica), ed è la seguente:

5 cl di rum bianco cubano
lime
2 cucchiaini di zucchero di canna raffinato bianco
un rametto di menta
ghiaccio a cubetti o tritato
1.5 cl di acqua gasata o Seltz