Parigi, 2035.

Ares è un film francese del 2016, diretto dal danese Jean-Patrick Benes, che ci racconta un futuro distopico ambientato nella nazione transalpina.
Siamo nel 2035, appunto in Francia, una nazione però assai vicina al collasso economico e in cui i gruppi farmaceutici spadroneggiano, testando su dei campioni di arti marziali i loro ultimi ritrovati scientifici, utilizzandoli quindi come delle cavie.

Il protagonista della storia è Ares (Ola Rapace, marito di Noomi Rapace: entrambi hanno cambiato il loro cognome), un ex combattente che ha bisogno di soldi per far uscire di prigione sua sorella, incastrata senza essere colpevole, mentre ha anche l’arduo compito di badare alle due nipoti, la ribelle Anouk (Eva Lallier) e la piccola Mae. Per riuscire a racimolare i soldi necessari, Ares accetta di usare una droga sperimentale che può farlo diventare quasi invincibile e trionfare in tutti i match di un famoso torneo, ammesso che riesca a sopravvivere alle pericolose iniezioni. L’uomo accetta, ma la faccenda prenderà presto una brutta piega.

Il film ci presenta un mondo semi-distopico, e parte da un’idea non del tutto originale ma con un buon potenziale. Se in un primo momento l’opera sembra andare sui giusti binari, la sua più grande pecca sta nel modo frettoloso e banale in cui si chiude il cerchio della narrazione, senza approfondire alcuni aspetti che ci sarebbe piaciuto veder meglio analizzati, come proprio la lobby della case farmaceutiche, o la subdola figura del coach di Ares, per dirne qualcuna.

Ma al di là di tutto questo, non siamo qui per recensire il film in sé, quanto invece per porre la nostra lente sugli aspetti più tecnici dell’home video. Lucky Red infatti ci ha fornito un blu-ray da testare, e ve ne parliamo in questa nostra recensione.

Scheda Tecnica:

Formato: Blu-ray standard
Dischi: 1
Durata: 80 minuti ca.
Genere: thriller, fantascienza

Video: 1080p HD, 2.35:1 – 24fps
Audio: Ita e Fra DTS-HD Master Audio 5.1
Sottotitoli: ita.

Il Disco

Questo blu-ray di Ares si presenta nella sua forma standard, ovvero nel classico cofanetto di plastica blu, sprovvisto di alcuna cover. All’interno risiede l’unico disco.
Passiamo quindi subito a dare uno sguardo agli aspetti legati al comparto video, e siamo favorevolmente colpiti dalla fotografia di questo film, che ci fa immergere subito in una dimensione distopica e futuristica, con ambientazioni scure e notturne che contrastano poi con le tinte accese e psichedeliche di tutti i macchinari tecnologici che vediamo costantemente sullo schermo, e qui la resa è davvero eccellente, con una complessiva nitidezza nonostante l’elevato numero di sequenze prettamente scure penalizzi un po’ il dettaglio, salvo i primi piani in ambientazioni più luminose. In particolare quando assistiamo agli incontri del torneo, ecco che il nostro occhio riesce a distinguere perfettamente le ferite sui volti e sui corpi dei lottatori.
Nel complesso abbiamo a che fare dunque con un comparto video molto buono, soprattutto per quello che ci si può aspettare da un film con un’ambientazione di questo tipo.

Audio

Passiamo poi al comparto sonoro, e notiamo che sia la traccia originale francese che quella dedicata all’italiano presentano un DTS-HD Master Audio 5.1. Non il massimo in assoluto, ma nemmeno il peggio a cui il mercato degli home video ci ha abituato. Quello che emerge dall’ascolto è una pulizia complessiva con una netta distinzione tra il dialogo e le scene di azione, che sono parecchie soprattutto nella parte finale del film, tuttavia non possiamo ritenerci altrettanto soddisfatti per l’audio durante i combattimenti. Manca il vibrante “knock” che spacca le casse e ci permette di vivere l’intensità degli scontri e dei colpi assestati, e probabilmente un 7.1 avrebbe migliorato una situazione che comunque è nel complesso positiva.

Extra

Quando si ha a che fare con un film di una produzione di cui si conosce molto poco, che non è passato dalle sale cinematografiche nostrane prima di finire in home video, quello che ci si aspetta è di sicuro un buon reparto dedicato ai contenuti extra. E invece? Invece niente. Questa versione blu-ray di Ares presenta, come surplus, esclusivamente il trailer ed i credits; decisamente poco per poter catturare il nostro interesse.

ares blu-ray recensione

Verdetto

Questa versione blu-ray di Ares, produzione francese affidata ad un regista danese, si presenta con un packaging estremamente minimale e sprovvisto di extra. L’aspetto migliore resta senz’altro il video, con un bel contrasto cromatico e una fotografia tipicamente distopica che ha un’ottima resa sullo schermo. Non male neppure il sonoro, con il DTS-HD MA 5.1, che perde un po’ solo nei combattimenti. Extra assenti (salvo il trailer).

Tiziano Costantini
Nato e cresciuto a Roma, sono il Vice Direttore di Stay Nerd, di cui faccio parte quasi dalla sua fondazione. Sono giornalista pubblicista dal 2009 e mi sono laureato in Lettere moderne nel 2011, resistendo alla tentazione di fare come Brad Pitt e abbandonare tutto a pochi esami dalla fine, per andare a fare l'uomo-sandwich a Los Angeles. È anche il motivo per cui non ho avuto la sua stessa carriera. Ho iniziato a fare della passione per la scrittura una professione già dai tempi dell'Università, passando da riviste online, a lavorare per redazioni ministeriali, fino a qui: Stay Nerd. Da poco tempo mi occupo anche della comunicazione di un Dipartimento ASL. Oltre al cinema e a Scarlett Johansson, amo il calcio, l'Inghilterra, la musica britpop, Christopher Nolan, la malinconia dei film coreani (ma pure la malinconia e basta), i Castelli Romani, Francesco Totti, la pizza e soprattutto la carbonara. I miei film preferiti sono: C'era una volta in America, La dolce vita, Inception, Dunkirk, The Prestige, Time di Kim Ki-Duk, Fight Club, Papillon (quello vero), Arancia Meccanica, Coffee and cigarettes, e adesso smetto sennò non mi fermo più. Nel tempo libero sono il sosia ufficiale di Ryan Gosling, grazie ad una somiglianza che continuano inspiegabilmente a vedere tutti tranne mia madre e le mie ex ragazze. Per fortuna mia moglie sì, ma credo soltanto perché voglia assecondare la mia pazzia.