Sempre alla ricerca delle peggiori cose acquistabili online

Dopo essere passati per i meandri più oscuri della rete ed aver scoperto che al mondo c’è chi produce Fertilizzanti per Barba e un sedile per WC a forma di chitarra, non ci siamo certamente rassegnati, sappiamo che la rete è capace ancora di stupirci. Da qualche parte ci sarà sempre un oggetto tanto inutile quanto brutto capace di suscitare la nostra attenzione, indi per cui ritorniamo con il nostro appuntamento mensile di Cose assurde da comprare online.

Noleggiare una capra per farla pascolare in giardino

amazon

Rileggete pure con calma, anche io l’ho riletto più volte dopo averlo scritto… ma avete capito bene. Per circa 250 dollari, è possibile noleggiare una capra per farla pascolare liberamente nel vostro giardino. E vi dirò di più, il servizio di cui non ho avuto il coraggio di controllare se fosse disponibile anche nel nostro paese, è addirittura offerto da Amazon, con tanto di opzioni per stabilire che tipo di terreno disponete e tutta una serie di informazioni utili a capire quanto questa stupenda idea possa esservi utile. La domanda è: quanto può essere vuota e patetica un’esistenza per arrivare a questo punto?

Il cappello che non sa di essere un ombrello

Umbrella_hat

Sarò successo più o meno così: durante un giorno di pioggia, l’inventore di questo prodigio, persona dall’incredibile pigrizia, si trovava per strada a passeggiare sotto la pioggia battente e per tutto il tragitto non ha fatto altro che lamentarsi del fatto che dovesse portare l’ombrello, oggetto sì utile ma anche incredibilmente scomodo. Quando ad un tratto un lampo di genio: “e se inventassimo un ombrello che funziona in “backrgound”, che praticamente lo ficchi in testa e stai a posto così?”. Si sarà detto che questa è l’idea migliore che abbia avuto in vita sua, si sarà detto che l’Umbrella Hat gli avrebbe cambiato la vita… fatto sta che alla fine ‘sta roba è arrivata veramente sul mercato. Tristezza a palate.

La carta igienica di Obama

coseassurdedacomprareonline

Questo è sicuramente un Must! Un oggetto per tutti gli antiamericani convinti, e più in generale per chi, mosso da indicibile stupidità, non riesce a distinguere la differenza tra “attivismo politico” e “comprare stronzate a caso per darsi un tono”, della serie il mondo è bello perché è vario? In ogni caso se anche voi avete bisogno di dare un tocco d’eleganza e perché no, di spregiudicatezza, al vostro momento di maggiore relax nella toilette questa carta igienica è proprio quello che fa per voi. Yes! We can! Yes! We shit!

Urine di Coyote

Fermi, lo so che state pensando ad uno strano tipo di feticismo, e sinceramente spero vivamente che quest’oggetto non venga acquistato per tale scopo. In realtà le Urine di Coyote sembrano essere meno “spregevoli” di quello che sembrano, pare infatti che questa secrezione animale possa essere usata per vari scopi. Quello principale è per allontanare alcuni animali che, intimiditi dalla presenza del predatore di cui avvertono l’odore, si volatilizzano praticamente all’istante. Idea tutto sommato non male, ma vuoi mettere la prima reazione e le prime idee che ti vengono in mente quando ne senti parlare?

Polly Il Pappagallo Bastardo

polly

Capita di sentirsi soli e di aver bisogno di compagnia. Magari ci si è appena trasferiti, gli amici e la famiglia sono lontani e così via. Quale migliore soluzione se non prendere un’animale? Magari qualcosa di non troppo banale e un po’ particolare come un pappagallo. Buona idea: gli s’insegna anche a parlare, ovviamente quasi esclusivamente parolacce. Sulla carta tutto bello se non per il fatto che il Pappagallo, al di là dei nostri sforzi, può comunque decidere di non parlare affatto o peggio ancora di dire cose assolutamente noiose quando cerchiamo di fare i simpatici mostrando i progressi del nostro amabile pennuto. A tutto ciò c’è una soluzione: Polly The Insulting Parrotpraticamente un pupazzo, ovviamente a forma di Pappagallo, che ripete come una litania le peggiori imprecazioni. Con questo si che vi farete nuovi amici… di che tipo non vogliamo saperlo.