Una strip al giorno, per vedere le cose da un altro punto di vista

Shockdom continua con la ricerca dei propri autori sul web, spulciando a tappeto le pagine dei blog e dei social degli autori emergenti. Questa analisi del fenomeno, unita ad una profonda conoscenza del medium fumetto, ha già portato alla ribalta nuove leve come Mattia Labadessa, col suo stile inconfondibile.

Stavolta, ad arricchire la linea Fumetti Crudi arriva una nuova divertente raccolta di strisce: Dove Sono. I due autori, Daniele Mancini ai testi ed Edoardo De Falchi ai disegni, hanno cominciato a pubblicare le loro surreali e ciniche strisce direttamente in rete, prima di approdare alla carta stampata.

Daniele Mancini, classe 1973, è regista, sceneggiatore e adattatore per il doppiaggio. Una vita tra l’Australia e Roma, dove è tornato alla fine degli anni ’90 e dove vive, svolgendo tanti lavori diversi tra cui l’attore, il fotografo di scena, il musicista strumentista, il compositore di colonne sonore, lo scrittore di narrativa, lo sceneggiatore per cinema e fumetti, il montatore, il traduttore e il dialoghista per il doppiaggio. Non ci dobbiamo stupire, quindi, del suo repertorio di storie assurde da adattare per il fumetto.

Edoardo De Falchi è invece la mano dietro ai disegni. Illustratore, grafico, web designer, collage artist e freelance displacer. Ha prodotto progetti artistici con il gruppo “Studi e Ricerche Contemporanee” e progetti anti-musicali con i “Larsen Lombriki”, pubblicando due album. Ha realizzato illustrazioni e fumetti su “Frigidaire”, “Il Manifesto” “Nonzi” e per altre pubblicazioni.

In apparenza, il loro libro è molto semplice: 144 pagine in bianco e nero, un tratto essenziale che di più non si può, praticamente nessuna ambientazione se non un bancone di un bar e pochissimi personaggi in scena (nella maggior parte dei casi due, che interloquiscono tra di loro).

Partiamo proprio da questi ultimi, i personaggi. In realtà potremmo parlare più che altro di archetipi, visto che nessuno presenta caratteristiche fisiche precise: un volto appena abbozzato, niente occhi, niente naso, niente bocca. Tutto affidato al linguaggio del corpo, alle posizioni del capo e alle fulminanti battute o alle surreali situazioni che i due autori rendono vive sulla carta.

Ci troviamo, quindi, di fronte a una carrellata di uomini, donne, animali e dinosauri divisi nelle più disparate categorie, a partire da chi sta provando ad avere un bambino per finire col ribelle in moto, passando per il fumettista o il viaggiatore nel tempo. Tutti quanti accomunati da un’unica caratteristica: trovarsi immersi in situazioni al limite del paradosso.

Proprio questo secondo aspetto, la comicità surreale e paradossale, salta agli occhi e rimane impressa al lettore fin da subito. Facile il parallelo con Woody Allen e la sua cinica visione della vita, ma anche con Joan Cornellà per il nonsense e il pensiero laterale applicato allo svolgimento delle strisce.

Un libro composto interamente da strisce può essere paragonato a una raccolta di racconti: in apparenza, al lettore distratto potrebbe sembrare di più facile realizzazione ma in realtà il lavoro alle spalle prevede una padronanza della tecnica, dei ritmi e dei tempi particolarmente notevole.

I due autori sono riusciti, con Dove sono, a creare tante piccole perle, inanellate a comporre un libro, senza mai perdere né ritmo né humour. Certo, il volume ha delle parti meno interessanti o divertenti di altre ma, in ultima analisi, vale la pena leggerlo per passare qualche ora divertendosi.

dove sono recensione

Verdetto

Dove sono è l’ultimo volume della collana Fumetti Crudi, edita da Shockdom. I due autori, Daniele Mancini ai testi ed Edoardo De Falchi ai disegni, hanno raccolta una serie di strisce umoristiche che dipingono la nostra società dal loro particolare punto di vista, cinico, disincantato e a tratti surreale. Un’enorme seduta di analisi, in cui potremo scegliere in quale personaggio immedesimarci. Attenti, però, potreste prendere fuoco o finire a farvi rubare le idee dagli scarafaggi.

Felice Garofalo
Fin da quando riesce a ricordare è stato appassionato di fumetti, di cui divora numeri su numeri con buona pace dello spazio in libreria, sempre più esiguo. Ogni tanto posa l’ultimo volume in lettura per praticare rigorose maratone di Serie TV, andare al cinema, videogiocare, battere avversari ai più disparati giochi da tavolo, bere e mangiare schifezze chiacchierando del mondo. Gli piace portare in giro la sua opinione non richiesta su qualsiasi cosa abbia visto o letto. Sfoggia con orgoglio le sue magliette a tema.