Alla Gamescom siamo tornati nell’universo degli Endless per provare con mano la prossima incarnazione della saga: Endless Dungeon

universo di Endless creato da Amplitude Studios probabilmente non è tra i più noti del mondo dei videogame, ciò non di meno ha saputo negli anni dimostrarsi un’ottima fucina di storie. Esplorata in quasi tutti i titoli di Amplitude, a partire dal primo Endless Space per passare attraverso Endless Legend, la lore che fa da sfondo ai vari 4X ha avuto anche una prima declinazione roguelike con Dungeon of the Endless (PC, Xbox One, PS4, mobile).

Endless Dungeon riprende proprio da quella prima – ben riuscita – intuizione di abbandonare la strategia su vasta scala e le vicende che riguardano gli imperi galattici per andare a esplorare le storie dei singoli esploratori, sempre in una struttura roguelike.

Struttura che, nonostante il passaggio verso meccaniche real time, mantiene gli stessi cardini di Dungeon of the Endless. Ci troviamo così di fronte a un twin stick in cui controlliamo una squadra di avventurieri che devono difendere una sfera da continue orde di nemici approntando un sistema di difesa da tower defense. La sfera deve arrivare da un punto A a un punto B, e non sapremo quale sarà il suo percorso effettivo fino a che non avremo esplorato tutta la mappa. L’apertura di ogni stanza ci donerà risorse che potremo spendere per costruire nuove difese, ma a cadenza regolare il livello ci vomiterà contro orde di nemici da punti di spawn precisi.

L’obiettivo è quindi quello di esplorare il livello cercando di sopravvivere e difendere la sfera nella sua posizione iniziale mentre cerchiamo di approntare un sistema di difesa che, una volta scoperto il percorso di movimento, ci permetta di arrivare alla fine integri nonostante il costante spawn di nemici che avviene quando la sfera si muove.

endless dungeon gamescom 2022

Le torrette che costruiamo possono essere potenziate e montate praticamente ovunque data la quantità enorme di punti di costruzione disponibili in ogni stanza, e oltre alle strutture offensive ne esistono anche di supporto. I nostri personaggi possono raccogliere equipaggiamento migliore nei livelli e quindi potenziarsi, così come è possibile decidere quali risorse raccogliere tra le varie presenti nella serie Endless, ognuna con utilità diverse e necessarie a dare una direzione precisa al proprio sistema di difesa.

Parallelamente possiamo dare ordini ai nostri compagni per fargli compiere azioni specifiche o pattugliare zone specifiche, così da eliminarci un po’ di lavoro.

In Endless Dungeon, insomma, ce n’è di roba da tenere sott’occhio, e così il ritmo di gioco rimane sempre serrato, mescolando bene la componente tattica a quella più “sparatutto” in un mix estremamente efficace, semplice da comprendere ma piuttosto difficile da gestire.

C’è poi un ultimo aspetto che mi ha colpito, ed è la stessa cosa che mi colpì quando avviai la mia prima partita in Endless Space 2: la direzione artistica. Chi conosce il lavoro di Amplitude sa che i menu, le interfacce di gioco, le illustrazioni e le musiche sono eccezionali non solo sotto il punto di vista funzionale ma anche e forse soprattutto su quello più banalmente estetico.

Costruire il proprio impero e scoprire le storie dell’universo in Endless Space 2 è un’esperienza radicalmente diversa del farlo in Stellaris, non perché il secondo gioco non sia a suo modo eccezionale, ma perché il senso di immersione regalato da Endless Space passa soprattutto per la delicatezza con cui l’esperienza è tratteggiata.

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Endless Dungeon non fa eccezione, e i ritratti dei personaggi bastano da soli a caratterizzarli con forza, così come le musiche ci calano in un’atmosfera sci-fi dalla forte identità difficilmente incasellabile o paragonabile con altri videogiochi, o film o serie, dello stesso genere. La speranza è che tutte queste suggestioni trovino compimento in un racconto degno di nota, visto che questa volta il numero di personaggi è più limitato e c’è un hub centrale in cui possiamo interagire con altri NPC.

Certamente è presto per dire se Endless Dungeon sarà un bel gioco, ma le carte sono in regola, le vibes sono quelle giuste e il curriculum dello sviluppatore parla da solo. Endless Dungeon dovrebbe uscire quest’anno, e spero di potervene parlare più approfonditamente, con il gioco completo per le mani, al più presto!

Luca Marinelli Brambilla
Nato a Roma nel 1989, dal 2018 riveste la carica di Direttore Editoriale di Stay Nerd. Laureato in Editoria e Scrittura dopo la triennale in Relazioni Internazionali, decide di preferire i videogiochi e gli anime alla politica. Da questa strana unione nasce il suo interesse per l'analisi di questo tipo di opere in una prospettiva storico-politica. Tra i suoi interessi principali, oltre a quelli già citati, si possono trovare i Gunpla, il tech, la musica progressive, gli orsi e le lontre. Forse gli orsi sono effettivamente il suo interesse principale.