Avete il pollice verde? No? Pazienza non serve…

In contemporanea con la pubblicazione di Cooking Mama: Bon Appétit! i fan dell’instancabile Mama (ma esistono?) hanno già l’occasione di mettere le mani sulla versione bucolica e campagnola del celebre brand: Gardening Mama: Forest Friends. Posiamo quindi il mestolo e prendiamo la zappa, che è il momento di sporcarsi un po’ le mani con la terra.

[youtube url=”https://youtu.be/EYFSuwfflpQ” autohide=”2″ fs=”1″ hd=”1″]

Come potete intuire quindi, siamo di fronte a un titolo che è spin-off della serie principale, ma che ne riprende lo spirito spensierato e infantile in tutto e per tutto. Non solo, anche la formula è più o meno la stessa, chiedendoci quindi principalmente di passare il tempo trascinando il pennino sullo schermo in tutte le maniere possibili per cogliere melanzane, sistemare fiori nei vasi, trasportare cocomeri, tosare pecore ecc.

gardening_mama_nplayer_51 Come in Cooking Mama, questi minigiochi sono a tempo e perciò non richiedono alcuno sforzo riflessivo, ma solo velocità di esecuzione. Arriviamo  subito al sodo in tal senso: l’aspetto più prettamente ludico di Gardening Mama non pecca di varietà rispetto alla controparte culinaria ma, se possibile, accresce ancora di più i problemi con il touch screen che già si erano palesati nelle nostre prove in cucina. L’interfaccia infatti ancora una volta e forse più che mai, interpreta malamente i nostri movimenti ed è abbastanza approssimativa nell’eseguire gli input impartiti. Niente di grave intendiamoci, ma la cosa si nota in maniera evidente e rappresenta l’unico reale motivo per il quale potreste mancare gli obiettivi dei minigiochi, che altrimenti sarebbero davvero di una semplicità disarmante.

ctr_g-mama_ts_scr06_ukvD’altra parte però, Forest Friends cerca di colmare la scarsa coesione tra le varie modalità che avevamo evidenziato in Bon Appétit! cercando di unire tutte le attività del gioco in un’unica, per quanto semplice e non troppo complessa, infrastruttura generale. Ci troviamo insomma di fronte ad una specie di gestionale, in cui servirà in qualche modo un minimo spirito organizzativo per progredire nel gioco, e che si articola nell’interazione con altri personaggi che di volta in volta vi faranno diverse richieste di aiuto in modo da portare avanti le proprie attività lavorative nei rispettivi negozi, soddisfatte le quali, sarete ricompensati con vari oggetti e sconti per comprare elementi di contorno e decorativi per la vostra fattoria.

Gardening-Mama-2-Forest-Friends-Screen006 In questa modalità, chiamata con un generico “Cura le piante!” dovrete seminare, innaffiare e in definitiva curare, tutti i tipi di piante che ritenete opportuno, sfruttando l’area di terreno fertile e la tipologia di semi a vostra disposizione. La produzione di verdure e fiori infatti vi servirà proprio per soddisfare alcune delle richieste sopracitate e andrà alternata ai minigiochi. La modalità è divisa in giornate, che dopo un certo numero di azioni giungeranno al termine, e scandiranno la crescita dei vostri ortaggi. Il problema è che questa necessità di dedicarvi alla coltivazione se da una parte rende l’intera esperienza più articolata e longeva, dall’altra dilata terribilmente il ritmo con azioni tutt’altro che divertenti e sempre uguali a se stesse.

ctr_g-mama_ts_scr03_ukvForest Friends compie dunque un passo deciso per variare e rendere più complessa l’esperienza di Cooking Mama ma lo fa donando alla solita sequela di minigiochi solo in parte riusciti, un contorno soporifero e ripetitivo. Fortunatamente la modalità “Aiuta!” mette insieme la cinquantina di minigame sbloccati per cimentarvi a piacere nel miglioramento dei vostri record (sempre determinati dalle famose medaglie bronzo, argento e oro). Questi giochi di fatto, soprattutto considerando la natura portatile del titolo, rappresentano la vera e unica “ciccia” dell’offerta. Una ciccia mordi e fuggi che abbiamo visto nell’epoca della generazione touch di Nintendo declinata molto meglio in tanti altri titoli (uno a caso il mitico WarioWare) e che come per tutti gli altri capitoli del “brand Mama” è destinata solo ad un pubblico totalmente casual e senza troppe pretese.

Davide Salvadori
Cresco e prospero tra pad di ogni tipo, forma e colore, cercando la mia strada. Ho studiato cinema all'università, e sono ormai immerso da diversi anni nel mondo della "critica dell'intrattenimento" a 360 gradi. Amo molto la compagnia di un buon film o fumetto. Stravedo per gli action e apprezzo particolarmente le produzioni nipponiche. Sogno spesso a occhi aperti, e come Godai (Maison Ikkoku), rischio cosi ogni giorno la vita in ridicoli incidenti!