L’annunciato ritorno del sicario perfetto

Tra gli innumerevoli titoli che quest’ultimo E3 ci ha anticipato, figura un nuovo capitolo dell’amata serie dedicata all’Agente 47. Non che fosse del tutto inaspettato come annuncio, la saga di Hitman è infatti tutt’altro che defunta, tra il successo del precedente Absolution ed il nuovo film d’imminente uscita. La presentazione ufficiale di un nuovo gioco per massimizzare i profitti dell’attuale popolarità del franchise era dunque piuttosto prevedibile; dopotutto, le prime indiscrezioni circa il titolo iniziarono a circolare più di un anno e mezzo fa. Vennero poi confermate dai ragazzi di IO Interactive, sviluppatori storici della serie, che conseguentemente diffusero – poco prima dell’E3 2014 – una concept art riguardante un palazzo definito “più grande di qualsiasi altra location presente in Hitman Absolution”. Non una sorpresa, dunque; ad aver al contrario lasciato praticamente tutti di stucco, è però la sostanza del titolo in sviluppo più che la mera esistenza (appunto già appurata). hitman anteprima

Del nuovo capitolo francamente non si è visto molto: dei due brevissimi trailer intravisti tra la conferenza Sony e quella di Square-Enix, uno era – rispettivamente – puramente cinematico, mentre l’altro mostrava quella che si suppone essere una serie di brevi sequenze di gioco riprodotte con inquadrature semi-cinematografiche (atte puramente ad alimentare l’hype già alto tra i fan della serie). Non figura dunque alcun HUD, ma lo stacco visivo tra il trailer in CG della conferenza Sony e quello di “gameplay” fa pensare che la grafica mostrata da Square sia effettivamente quella in-game (o almeno, che ci si avvicini, quantomeno su PC). Quello che però ha colpito – e confuso – quasi tutti, è il titolo: semplicemente, “Hitman”, senza sottotitoli o numeri di sorta. Le immediate indiscrezioni tra pubblico e stampa furono svariate; che si tratti di un remake del primo capitolo in salsa moderna? Oppure, più plausibilmente, di un reboot dell’intera serie, considerando quanto vada “di moda” la tanto detestata pratica? Magari in linea con “Hitman: Agent 47”, nuovo adattamento cinematografico della serie ad opera di 20th Century Fox (in uscita tra meno di un paio di mesi)? Il timore di un azzeramento della continuity o di una casualizzazione forzata della saga atta ad attirare nuovi fan – anche per mezzo dell’imminente film – è però svanito di fronte alla quasi immediata e ripetuta smentita da parte dagli sviluppatori. In un’epoca di reboot e guidatissime avventure videoludiche di stampo filmico, Hitman si distacca infatti dagli attuali trend, voltando le spalle al guadagno facile e guardando dritto in faccia ai veri – ed hardcore – fan dello stealth. Gli sviluppatori tornano dunque sui propri passi con l’obbiettivo di farsi carico dei quindici anni della serie per presentare al pubblico un titolo capace di incarnare degnamente tutto ciò che la saga ha sempre rappresentato ed offerto; il tutto, potenziato dalle possibilità concesse dalla potenza di calcolo della current-gen. Insomma, quello che i ragazzi di IO Interactive a tratti promettono, è essenzialmente l’Hitman definitivo, la summa della saga in tutto il suo splendore. Ma andiamo con ordine.

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Oltre le apparenze

Il primo trailer inizia in un’ambientazione probabilmente nordica, nel bel mezzo di una foresta innevata situata in una non meglio specificata catena montuosa. Assistiamo qui all’affannosa corsa verso un’ignota meta da parte di un individuo di cui non viene mostrato il volto; dopo mezzo minuto la fatica dell’uomo risulta intervallata da spezzoni di scene che richiamano frangenti di vita in qualche modo lussureggiante. Abbiamo modo dunque di vedere una macchina d’alta classe, una ragazza in bikini intenta a tuffarsi nella piscina di un probabile giovane milionario, un uomo in giacca e cravatta che gusta il caffè e prepara la propria valigia osservando una folla di manifestanti dalla propria finestra, una sfilata di moda e via dicendo. Notiamo inoltre una bottiglia di vino pregiato afferrata da un… uomo in tuta gialla da chimico (del tutto in stile Breaking Bad), pronto a portarla in un laboratorio. I vari spezzoni continuano ad alternarsi evolvendo il proprio svolgimento, fino ad un primissimo piano del nostro sicario preferito intento a prendere la mira nell’ombra. Ne consegue immediatamente la conclusione delle diverse scene, culminante con la morte dei principali soggetti (chi per avvelenamento, chi per esplosione, chi per annegamento, nonché ovviamente per un semplice colpo da arma da fuoco silenziata). Il teaser termina dunque con la sosta dell’uomo in corsa, rivelatosi essere ovviamente nientemeno che l’Agente 47, intento a constatare di aver battuto il proprio stesso record in quello che pare essere un addestramento estremo. Udiamo infine quella che sembra la voce di Diana Burnwood, vecchia conoscenza dei fan della serie.

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Insomma, tutto molto scenico, ma nulla di particolarmente mind-blowing. A mettere molta più carne al fuoco ci pensa il secondo trailer: ci viene infatti scaraventata addosso una valanga d’informazioni visive ed esplicite, capaci di dare una panoramica generale circa l’effettiva natura del titolo. Prendendo in esame il semplice video, notiamo come 47 utilizzi un piede di porco per forzare la porta di un edificio, scaraventandolo immediatamente dopo sulla vittima di cui ruberà l’identità; l’agente si traveste infatti da tecnico/membro della manutenzione per procedere nel suo omicidio silenzioso, venendo però controllato da svariate guardie, che avremo la possibilità di far fuori in maniera violenta (se scoperti). Qui entra in gioco il primo tra gli elementi innovativi del nuovo capitolo della saga: l’intelligenza artificiale è visivamente migliorata, alcuni NPC saranno infatti molto più “permissivi”, mentre altri risulteranno particolarmente sospettosi ed inclini a smascherare più facilmente l’identità del killer. Viene messa in gioco dunque una forma d’intelligenza dinamica atta a rispecchiare un eventuale approccio reale con individui differenti: ogni NPC si comporta in modo diverso, facendo sì che il giocatore non impari una singola strategia da applicare ad ogni missione. Ci viene infatti resa nota la futura necessità di improvvisare; tutto (tra la nostra strategia, il nostro travestimento, la situazione generale e via dicendo) può andare storto in qualunque momento, costringendoci a sperimentare nuovi stili di gioco vivendo la tensione dell’omicidio premeditato.

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Il teaser mette inoltre una notevole enfasi nel sottolineare la libertà d’approccio garantita dal titolo, permettendo di stabilire in maniera autonoma dove andare, come infiltrarsi e “cosa diventare” (?). Dovremo quindi stabilire, prima di iniziare ogni missione, quale equipaggiamento si sposi meglio con i nostri intenti, decidendo se agire nell’ombra o andare allo sbaraglio, puntando tutto sulla pura violenza. Non a caso, ci viene mostrata come esempio la medesima vittima uccisa con due dinamiche differenti: a sangue freddo (con un’accetta nel bel mezzo di una folla), ed al contrario in un “genuino capolavoro” di assassinio (tramite un cocktail letale offerto in veste di barista).
Hitman promette quindi di basarsi interamente sull’eliminazione di bersagli in livelli tanto vasti ed intricati da essere definiti “sandbox”, permettendo al giocatore una completa libertà d’azione. Hakan Abrak, direttore di produzione del titolo, ha infatti dichiarato che “rispetto ai titoli precedenti, le location saranno sei o sette volte più grandi. Sono le più vaste e complesse che abbiamo mai concepito”. Il prequel, Absolution, garantiva grandi possibilità (tra le meccaniche stealth ed il travestimento) ma il tutto pare ampliato, approfondito ed affinato nel sequel. Qui infatti, migliore sarà la performance nei propri omicidi più si sarà soggetti a bonus, avendo accesso a nuove e diverse armi nonché assistendo ad un’evoluzione delle skills capace di ampliare materialmente le proprie opzioni ed approcci possibili relativi alle varie missioni, permettendo quindi di pianificare omicidi sempre più perfezionati.

L’evoluzione dinamica dell’omicidio  

Il titolo, già promettente di suo, non smette però di stupire. Uscirà inizialmente in versione digitale (cercando di raggiungere dunque un pubblico più ampio, stando agli sviluppatori), tuttavia, dopo la release avremo modo di sperimentare una montagna di contenuti aggiuntivi gratuiti tali da farci visitare nuove location differenti; potremo inoltre suggerire e votare quali contratti far realizzare dai ragazzi di IO Interactive, permettendo un’esperienza più coinvolgente ed interattiva (tale da durare, stando alle informazioni rilasciate, anche più di un anno a seconda della partecipazione della community). Il Lead Producer del gioco ha fatto sapere che “Verranno rilasciate svariate grandi location e storie. Il gioco si approfondirà ed evolverà con più luoghi visitabili ed obiettivi da uccidere”.

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La posizione degli sviluppatori circa DLC e Season Pass è di fatto severa: viene criticata la tendenza a vendere un titolo di 60 dollari chiedendone poi altri 40 di contenuti aggiuntivi. Hitman di conseguenza non conterrà microtransazioni di sorta; ciò non toglie che il team di sviluppo intenda avvantaggiarsi delle recenti tecnologie disponibili (leggasi: internet) per creare un’esperienza mutevole, dinamica e più coinvolgente. Grazie ad un’intervista siamo infatti al corrente del fatto che “avremo cose come bersagli che appariranno per diciamo, solo due giorni”: insomma, se non si uccide l’obiettivo in quel determinato lasso di tempo, sarà perso per sempre.
Stando alle informazioni rilasciate, questo modello di esperienza in continua evoluzione permetterà a Hitman di “non smettere mai di mettere alla prova il giocatore”. Restano dubbi circa l’eventuale presenza di una modalità multiplayer (il trailer infatti invita a sfidare “un mondo di assassini”), nonostante ciò, vista la natura del titolo nonché tutto ciò che offre, difficilmente se ne sentirebbe la mancanza.

Una volta qui era tutto gameplay

Ammettiamolo: nonostante il successo di critica e pubblico, la piega presa con Absolution fece storcere il naso a parecchi fan storici. Le meccaniche approfondite erano infatti affiancate da una struttura che metteva al centro un impianto narrativo pensato per svecchiare la serie, ma che andava ad intervallare l’esperienza con una trama che alcuni hanno ritenuto in qualche modo a tratti limitante. Il focus sulla storia era infatti in linea con le serie di successo degli ultimi anni, allontanando però l’attenzione da quello che di fatto avrebbe dovuto rappresentare il core dell’esperienza. Con questo nuovo capitolo gli sviluppatori avrebbero potuto cavalcare il successo delle attuali esperienze “cinematiche” garantendo all’utente finale un’avventura lineare arricchita da un paio di DLC per approfondirne/completarne la storia, tentando di espandere il proprio pubblico ad una clientela più casual. Dopotutto, proprio seguendo quel modello la saga di Assassin’s Creed è stata capace di imporsi prepotentemente come pilastro del genere action/stealth durante la scorsa generazione (almeno, a livello di vendite), tra l’infinito butthurt diffuso dei puristi. Nulla impediva alla saga di Hitman di proseguire verso quella strada, in fondo.

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In conclusione…

A dispetto di tutto, invece, gli sviluppatori hanno deciso di fare un passo indietro concentrandosi su ciò che ha reso popolare la serie, tentando di regalare un titolo interamente incentrato sul puro gameplay tale da strizzare l’occhio ad una fanbase più hardcore ed in cerca di una complessa e profonda esperienza stealth. Il tutto, col supporto e l’amore di una software house per una volta non in cerca del guadagno facile, venendo quindi incontro al giocatore con una serie di contenuti aggiuntivi richiesti ed ideati dalla community stessa. Insomma, Hitman vuole essere il capitolo che comprende tutto il meglio che la serie di cui fa parte ha da offrire, pompato all’ennesima potenza. Varrà la pena di dare fiducia ai ragazzi di IO Interactive? A giudicare anche solo dai propositi, probabilmente meritano più appoggio della stragrande maggioranza delle software house attualmente in attività, avendo scelto di mettere il giocatore davanti a tutto, anche al profitto economico. Se siete fan sfegatati del genere, si preannuncia un possibile acquisto d’obbligo. Stiamo a vedere.