Negli ultimi anni il panorama videoludico italiano si è arricchito di una serie di titoli che stanno lentamente muovendo i prodotti nostrani dal mercato più propriamente italiano ad un pubblico più ampio. Insidia è sicuramente tra questi: nato in seno a Bad Seed, un piccolo studio indie che si era fatto notare per titoli eccellenti, questo è un titolo ambiziosissimo che cerca di farsi strada in un panorama gremito di concorrenti con delle meccaniche di gioco su cui bisogna decisamente “farsi la bocca”.

Sin dai primissimi momenti di gioco, si intuisce che Insidia è stato creato strizzando l’occhio a produzioni sicuramente di calibro diverso dai soliti titoli indie con un’interfaccia di gioco richiama un misto di League of Legends e titoli Hi Rez (Paladins su tutti). Una mossa che ci ha lasciato da una parte piacevolmente sorpresi, mentre dall’altra dimostra come Bad Seed abbia voluto dare un’impronta di carattere al suo titolo, necessaria sopratutto per combattere sul mercato Free to play. Questa attenzione al dettaglio e alla caratterizzazione viene trasposta su tutto il titolo, creando un impatto visivo di eccellente qualità che da il benvenuto al giocatore e lo mette nello “stato d’animo” giusto. Un punto di partenza necessario sopratutto quando ci si scontra con le meccaniche di gioco che non sono propriamente intuitive.

Insidia si presenta come un tattico a turni nel quale i giocatori prendono il controllo di una squadra di quattro personaggi con l’obiettivo di sabotare la base avversaria. Diversamente da molti strategici a turni, il titolo di Bad Seed propone una gestione delle fasi sincrona. Ogni turno è diviso in due: nella prima parte entrambi i giocatori contemporaneamente decidono quale mosse fare per poi lanciare la fase di risoluzione nella quale i personaggi effettuano le loro azioni in base al loro grado di iniziativa. Questo è uno dei primissimi scogli con il quale il giocatore si deve confrontare: dover pianificare le mosse, anticipare l’avversario e visualizzare come entrambi i team eseguiranno le loro azioni nella fase di risoluzione rende la fase tattica sicuramente più profonda ma decisamente meno accessibile per quanti si avvicinano a questo tipo di gameplay per la prima volta.

Ad essere diviso in due non è solo la struttura a turni ma l’intero match: se in una prima fase di gioco infatti i due team si troveranno a darsi battaglia per conquistare il centro della mappa così da sferrare un colpo contro i bastioni nemici e aprirsi la strada per il sabotaggio; nella seconda invece i giocatori si troveranno a dover utilizzare i loro personaggi o per bloccare l’avversario che si è appena aperto il varco o per infilarsi nella breccia delle mura nemiche e sabotare la base avversaria conquistando la vittoria. Bad Seed ha fatto un buon lavoro per mettere a disposizione del giocatore una rosa piuttosto variegata di personaggi, ognuno con la propria classe e un set di abilità peculiari che da ampio spazio per scelte tattiche. Imparare a conoscere i punti di forza dei personaggi e le loro debolezze diventerà fondamentale sopratutto nei match competitivi per avere un vantaggio nei confronti dell’avversario. In generale  Bad Seed è riuscita a mettere in piedi un buon gameplay che dopo alcune sessioni risulta divertente e profondo, nonostante le limitazioni della curva di apprendimento.

Come dicevamo all’inizio, Insidia si presenta come un titolo free to play e Bad Seed sembra intenzionata a capitalizzare l’opportunità vendendo sopratutto skin e nuovi personaggi. Questo è un approccio piuttosto comune sopratutto se si tiene conto dell’eccellente qualità grafica e della caratterizzazione dei personaggi: abbiamo avuto modo di avere accesso al founder pack e la qualità dei contenuti aggiuntivi ci ha piacevolmente sorpreso, mettendo in risalto anche una inaspettata capacità di queste skin di dare un twist decisamente ironico alle battaglie nell’arena.

Insidia è sicuramente un prodotto che si presenta bene e ha il coraggio di innovare su meccaniche impegnative, cercando di farsi strada sul mercato strategico competitivo che presenta diversi titolo di spicco. È difficile prevedere se questo titolo riuscirà a ricavarsi una nicchia di fan e assicurarsi un successo che gli permetta di andare in contro a quella fase di evoluzione che tutti i titoli free to play necessitano di avere per trovare il proprio pubblico. Quello che è certo è che questo non è un titolo per tutti e la sua curva di apprendimento piuttosto impegnativa potrebbe alienare la maggior parte dei giocatori, sopratutto quelli in cerca di un passatempo da condividere con gli amici. La versione da noi analizzata è una beta nella quale abbiamo avuto la possibilità di dare uno sguardo al possibile futuro di questo titolo. Aspettiamo di vedere come Bad Taste evolverà non solo le meccaniche di gioco e le fasi di tutorial per rendere il titolo più accessibile, ma anche e sopratutto come Insidia si arricchirà di contenuti e come questi avranno un effetto sul gameplay.